Il colombiano segna due gol, fa un assist e si procura il rigore del primo vantaggio, l’Inter vince 4-1 a Bergamo e per la prima volta sotto la gestione Mancini ottiene due vittorie consecutive.
Da giocatore criticato e indigesto a perno insostituibile del centrocampo. La metamorfosi di Fredy Guarín nelle ultime settimane è tutta merito di Roberto Mancini, che dal suo arrivo tre mesi fa ha sempre puntato forte sul colombiano, schierandolo sempre titolare in campionato anche quando le cose non andavano affatto bene, e ora si trova fra le mani un giocatore forse ritrovato e sicuramente con maggiore autostima. Oggi, nel diluvio di Bergamo, il numero tredici è stato l’indiscusso migliore in campo, segnando una doppietta (la sua prima in Serie A) ed entrando nelle azioni degli altri due gol, con il rigore procurato dopo neanche un minuto di gioco e l’assist per Palacio nel definitivo 1-4, un successo rotondo come non capitava in trasferta da diverso tempo. La seconda vittoria consecutiva è diventata realtà, e sembrava quasi una chimera per l’Inter, che c’era riuscita quest’anno solo a fine ottobre (1-0 su rigore contro Cesena e Sampdoria), per giunta è arrivata su un campo tradizionalmente ostico, dove non vinceva dal 6 aprile 2008 quando in panchina c’era lo stesso tecnico ma tutt’altra squadra (0-2 con reti di Vieira e Balotelli), l’Atalanta spesso si era rivelata bestia nera per i nerazzurri di Milano ma stavolta, dopo due vittorie e tre 1-1 nei successivi scontri diretti di Bergamo, gli uomini di Colantuono si sono dovuti arrendere, con un passivo pesante maturato nella ripresa in dieci contro undici a seguito della stupidaggine colossale di Benalouane, andato a protestare contro l’arbitro dopo un fallo solare. Con Icardi assente dell’ultimo momento per un problema gastro-intestinale Mancini è riuscito a trovare nei centrocampisti le sue armi principali, perché Shaqiri ha segnato in avvio e Guarín è stato determinante, la prestazione odierna è una conferma che il 4-3-1-2 varato dopo il fallimentare esperimento del 4-2-3-1 è il modulo con cui l’Inter può uscire dalla crisi e approcciare anche l’Europa League, competizione che ora diventa basilare vista l’eliminazione dalla Coppa Italia e i dieci punti di distacco dal terzo posto.
PRIMO TEMPO
Cinquantatré secondi ed è rigore per l’Inter, su un pallone giocato da Shaqiri in area Guarín spalle alla porta viene sgambettato da Bellini. Nonostante le forti proteste orobiche Banti è irremovibile e manda Xherdan Shaqiri dal dischetto, conclusione non straordinaria che Sportiello riesce a toccare senza evitare il primo gol in Serie A dello svizzero, dopo aver respinto il penalty di Palacio nella gara d’andata. Il gol lo segna l’Inter ma la partita la fa l’Atalanta, la pressione dei bergamaschi è fortissima e al terzo calcio d’angolo Stendardo e Pinilla saltano entrambi di testa senza prendere la porta, al 18′ poi clamorosa occasione per il pari con un filtrante di Cigarini che pesca Zappacosta solissimo sulla fascia, l’esterno destro crossa in mezzo sull’uscita di Handanovic e Pinilla da pochi passi manda altissimo a porta vuota. Uno a uno rimandato al 27′, una punizione battuta a centrocampo pesca Pinilla al limite, sponda del cileno a sovrastare Ranocchia e Maxi Morález col sinistro raccoglie l’invito del compagno e pareggia. Ancora una volta difesa interista che fa acqua da tutte le parti, pessimo il capitano nel duello aereo, idem Juan Jesus che lascia un paio di metri al folletto atalantino per calciare peraltro col piede non preferito, nonostante ciò gli ospiti riescono ad andare all’intervallo in vantaggio perché al 37′ Fredy Guarín si libera di Carmona portandosi il pallone sul sinistro e fa partire una conclusione angolata sulla quale Sportiello non riesce ad arrivare in tuffo, per il colombiano si tratta del secondo gol consecutivo dopo quello di domenica scorsa al Palermo. Finale di tempo concitato: Shaqiri ci prova da fuori mandando alto, Cigarini col destro calcia dal limite su cross dal fondo di Gómez trovando il salvataggio nell’area piccola di Medel e Brozovic chiude una bella azione dell’Inter con un sinistro bloccato a terra da Sportiello.
SECONDO TEMPO
Fuori Maxi Morález per un infortunio muscolare avvenuto nell’ultimo minuto di gioco del primo tempo e dentro Germán Denis, col Tanque spesso a segno contro l’Inter l’Atalanta vorrebbe continuare a pressare gli avversari con furia come avvenuto prima dell’intervallo ma a rovinare tutto ci pensa Benalouane con una follia totale: fallo indiscutibilmente da giallo su Palacio a centrocampo e proteste reiterate senza senso andando a muso duro con Banti, che dopo un po’ non può far altro che ammonire per la seconda volta il difensore tunisino. In dieci contro undici l’Inter capisce che può far sua la partita e sfrutta la superiorità numerica, Guarín si porta a spasso la difesa bergamasca e crossa per Palacio che manda alto da buona posizione solo dentro l’area, visto che l’invitante assist non è stato sfruttato sulla seconda azione Fredy Guarín decide di fare tutto da solo e fa benissimo, prende palla a centrocampo e avanza ai venticinque metri senza opposizione, finta di tiro potente e destro invece morbido che vale la doppietta. Partita in ghiaccio a questo punto per la squadra di Mancini, Shaqiri impegna Sportiello con un sinistro a giro tolto dall’angolino basso, al 72′ i gol dell’Inter diventano quattro con Guarín ancora protagonista con un assist per Rodrigo Palacio, che segna il suo terzo gol stagionale con un po’ di fortuna visto il rimpallo sul tentativo di rinvio da parte di Stendardo. Ultimo quarto d’ora senza più nulla da dire, Guarín cerca la tripletta con un destro potente che Sportiello salva in maniera un po’ fortuita e sull’ultima azione Podolski prova a sbloccarsi in azione personale venendo stoppato al momento del tiro da Masiello.
Milan superato e zona Europa League che torna a farsi non più lontanissima, l’Inter comincia a risalire la classifica ma servirà ancora un po’ prima che rientri in pari con le altre (intanto però Mancini ha raggiunto i punti fatti da Mazzarri, seppur con una partita di ritardo), di certo questo successo non può che far bene a una squadra che adesso torna a competere su più fronti, perché giovedì è in programma la delicata trasferta di Glasgow contro il Celtic per l’andata dei sedicesimi di Europa League: lì si tenterà l’assalto a quella terza vittoria di fila che manca da un anno e mezzo. Situazione delicata per l’Atalanta che perde ancora dopo la sconfitta di Firenze e viene superata dal Chievo, il terzultimo posto è distante soltanto tre punti e in questo senso pesa tantissimo il gol di Pinilla contro il Cagliari che ha reso tale questo divario.
IL TABELLINO
Atalanta (4-4-1-1): Sportiello; Masiello, Stendardo, Benalouane, Bellini; Zappacosta, Cigarini (75′ Emanuelson), Carmona, A. Gómez (58′ Baselli); Maxi Morález (46′ Denis); Pinilla. Allenatore: Colantuono
Inter (4-3-1-2): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarín, Medel, Brozovic (82′ Kuzmanovic); Shaqiri (68′ Kovacic); Palacio (75′ Hernanes), Podolski. Allenatore: Mancini
Arbitro: Luca Banti della sezione di Livorno (Crispo – La Rocca; Stallone; Irrati – Pasqua)
Reti: 2′ rig. Shaqiri, 27′ Maxi Morález (A), 37′, 63′ Guarín, 72′ Palacio
Espulso: Benalouane (A) al 53′ per doppia ammonizione
Ammoniti: Juan Jesus, Shaqiri (I), Carmona, Maxi Morález, Pinilla (A)
[Immagine presa da quotidiano.net]