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Per la prima volta l’Inter vince due partite di fila in questa Serie A, come a Cesena il gol di Icardi dal dischetto vale i tre punti, arrivati quasi sulla sirena contro una Samp imbattuta fino a stasera.

 

Undici metri per stoppare i fischi. Al novantesimo l’Inter fa sua un’altra partita complicata e dà continuità al successo di Cesena, ma quanta fatica. È ancora 1-0 con rigore di Mauro Icardi, stavolta all’ultimo istante di una gara che la Sampdoria poco prima avrebbe potuto fare sua con Éder: l’ex di turno, fischiatissimo ad aprile quando si era nel bel mezzo della diatriba tra lui e Maxi López, ha fatto ancora male al suo passato, senza esultanza irrispettosa nei confronti dei suoi vecchi tifosi ma con un gol per loro molto più traumatico dei due di sei mesi fa, e pesantissimo per ridare fiato a una squadra che necessitava di un po’ di tranquillità al termine di un mese terribile. Il Meazza si era già fatto sentire all’intervallo (scatenando la reazione stizzita di Mazzarri) e durante la ripresa, un altro zero a zero avrebbe avuto il sapore amaro di una mezza sconfitta e la contestazione si sarebbe fatta sentire, gli errori di Palacio non erano un segnale positivo e a nessuno sarebbe interessato che la prestazione era migliore rispetto a tre giorni fa, il rigore segnalato a Russo da Valeri ha cambiato le carte in tavola e fatto tirare un sospiro di sollievo al contestato tecnico, sempre nell’occhio del ciclone. La sfida incrociata fra tanti ex, i due in panchina (e Mihajlovic aspira a sedere dalla parte opposta rispetto a stasera in un futuro non troppo remoto) più quelli in campo, vedeva anche il “duello” fra Ferrero e Thohir a seguito dell’infelice uscita del presidente blucerchiato di domenica scorsa, non è arrivata la risposta dell’indonesiano (e non filippino…) ma di certo il gol nel finale avrà avuto un sapore speciale per lui, di rivincita per tutte le critiche piovute senza motivo negli ultimi giorni non solo da Genova, oppure perché l’anno scorso alla sua prima dal vivo al Meazza la Samp pareggiò proprio al 90′. L’Inter ha incamerato l’intera posta in gioco pur dovendo fare ancora una volta la conta dei reduci, ossia di chi non è in infermeria, al lunghissimo elenco nelle ultime ore si è aggiunto anche Campagnaro (durante la partita tocca a Hernanes) e quindi Mazzarri ha l’undici già scritto, con il ritorno di Vidic unica novità rispetto a domenica. Duncan, cresciuto nel vivaio interista, vince il ballottaggio con Soriano e si prende la maglia da titolare, Silvestre non recupera e quindi per la Samp la coppia centrale è ancora Gastaldello-Romagnoli. In tribuna c’è anche il CT azzurro Conte, più per i giocatori blucerchiati visto che nell’Inter di italiano c’è il solo Ranocchia.

PRIMO TEMPO
Potrebbe segnare subito l’Inter, al terzo minuto di gioco, ma Palacio, liberato in area da una splendida palla di Kovacic, incredibilmente sceglie di passare il pallone a Icardi col sinistro anziché tirare e l’azione sfuma perché il suggerimento oltretutto è pure impreciso. Clamoroso l’errore del giocatore argentino, un attaccante come lui da lì non dovrebbe nemmeno pensare a quale scelta effettuare, al 12′ Hernanes gli dà una seconda chance e stavolta il tiro arriva col destro di prima intenzione ma Romero col piede salva tutto. Inter a un ritmo più alto del solito per metà tempo, non che ci volesse molto rispetto alle ultime uscite soporifere, ma Romero è attento e non si lascia superare, al 23′ l’ex AZ Alkmaar blocca un colpo di testa centrale di Icardi e sull’azione seguente c’è lavoro anche per Handanovic, chiamato al primo intervento di serata su tiro da fuori di Obiang, che prova senza fortuna a ripetere l’eurogol segnato dieci giorni fa a Cagliari. Cresce la Sampdoria dopo questa giocata e comincia a farsi più intraprendente, alla mezz’ora Éder lascia secco Obi e arriva sul fondo, Hernanes anticipa Okaka e dal limite Palombo, meteora interista nella seconda parte di stagione 2011-2012, manda alto. Icardi prova a sorprendere Romero dopo un bel movimento in area con un destro rasoterra sul primo palo ma il suo connazionale ci mette la mano e salva, l’Inter soffre nel finale sulle fasce e l’ultima palla gol del primo tempo è ospite, Gabbiadini si infila in area e tocca arretrato per Duncan, controllo e sinistro che batte Handanovic ma prende la traversa. Fischi all’intervallo e Mazzarri viene pescato dalle telecamere mentre si lascia andare a un gesto di stizza verso il pubblico rientrando negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO
Di nuovo Palacio contro il mondo, perché è dai Mondiali che l’argentino non ne azzecca mezza e prosegue nel suo momento negativo, il numero otto trova un flipper in area in mezzo alla difesa avversaria e dopo un tocco di Kovacic manda sul fondo. È però la Sampdoria ad andare ripetutamente vicina allo 0-1, prima Okaka da fuori calcia potente e Handanovic respinge di pugno, poi Gabbiadini su punizione quasi dalla stessa posizione supera la barriera e testa nuovamente lo sloveno. Certo non fortunata l’Inter con gli infortuni, va KO pure Hernanes e al suo posto entra Kuzmanovic, il serbo al 63′ si inserisce bene in area ma liscia completamente il tiro davanti a Romero, l’uno a zero se lo divora anche Kovacic qualche minuto più tardi mandando a lato col destro da buona posizione su sponda di Vidic, cominciano a essere tanti gli sprechi nerazzurri e il malumore è evidente, non tanto per la prestazione quanto per ciò che gli uomini di Mazzarri gettano al vento, Palacio al suo score già pessimo aggiunge un altro errore grave al 79′ quando, ancora su invito di Kovacic, davanti a Romero manda sul fondo scivolando al momento del tiro. Potrebbe vincerla la Samp grazie a una progressione di Okaka, l’ex romanista parte con Ranocchia e arriva sul fondo, cross in mezzo per Éder e miracolo di Handanovic sulla girata del brasiliano, i blucerchiati non passano e allora è l’Inter a segnare, a un minuto dal recupero Romagnoli ingenuamente tocca Kuzmanovic spalle alla porta, Russo inizialmente lascia correre ma poi indica il dischetto, consigliato dall’addizionale Valeri. Decisione corretta nonostante le forti proteste doriane, dal dischetto Mauro Icardi non si lascia intimidire e segna con Romero che va vicinissimo alla parata. Secondo rigore di fila trasformato e quinto gol in campionato per il bomber di Rosario, un penalty da tre punti.

Al fischio finale la Samp circonda Russo ma Mihajlovic manda via i suoi e calma gli animi, i genovesi perdono alla nona partita l’imbattibilità in campionato e si vedono raggiunti dal Milan al terzo posto, condiviso anche con l’Udinese; rifare punti domenica a Marassi contro la Fiorentina consentirebbe di lasciare alle spalle il finale concitato di stasera. Si è creato un gruppone che dal terzo al nono posto vede sette squadre tra quindici e sedici punti, c’è anche l’Inter che si avvicina al terzetto lì davanti e tiene il passo di Fiorentina e Genoa, vittoriose in contemporanea. Sabato al Tardini di Parma i nerazzurri proveranno a trovare quella terza vittoria consecutiva mai ottenuta in campionato sotto la gestione Mazzarri.

IL TABELLINO
Inter (3-5-2):
Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Obi (78′ Mbaye), Hernanes, Medel, Kovacic (93′ Krhin), Dodô; Palacio, Icardi. Allenatore: Mazzarri
Sampdoria (4-3-3): Romero; De Silvestri, Gastaldello (64′ Regini), Romagnoli, Mesbah; Obiang (91′ Rizzo), Palombo, Duncan (72′ Soriano); Gabbiadini, Okaka Chuka, Éder. Allenatore: Mihajlovic
Arbitro: Carmine Russo della sezione di Nola (Di Fiore – De Luca; Marzaloni; Valeri – Maresca)
Rete: 90′ rig. Icardi
Ammoniti: Gastaldello, Palombo (S), Kovacic, Medel (I)

[Immagine presa da legaseriea.it]