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Posticipo della terza giornata di Serie A. Grazie a tre gol arrivati dai nuovi Antonini, Calaiò e Lodi, il Genoa di Liverani si aggiudica il derby della Lanterna più precoce della storia.

 

Era appena la terza giornata ma era già una partita decisiva per il Genoa, ultimissimo in classifica nel derby più sentito d'Italia. Aspettative prontamente ripagate da un'intensa sfida in campo che ha scacciato le polemiche dei giorni precedenti e che ha confermato come il Genoa sia una squadra potenzialmente di ottimo livello e con un allenatore bravo anche se alla prima esperienza in Serie A. Samp rimandata, perché come dichiarato da Delio Rossi ha giocato male. Troppi giovani forse, ma soprattutto un approccio sbagliato, anche perché le prime due partite non erano andate così. I due allenatori avevano schierato i loro giocatori con un 3-5-2 (o 5-3-2 se preferite) con unica novità rispetto alla vigilia Emanuele Calaiò titolare nel Genoa. Nella Samp, a dispetto di un'esperta difesa, Rossi sceglieva i babies Pedro Obiang, Krsticic e Regini a centrocampo. Prima del fischio d'inizio spettacolo sugli spalti, con coreografie sia in Gradinata Nord sia in Gradinata Sud e fumogeni che hanno precluso una vista pulita del campo per un po' di minuti

PRIMO TEMPO 
I ritmi sono subito altissimi anche se nessuna occasione da gol arriva fino alla segnatura improvvisa di Luca Antonini al 9': l'ex Milan all'esordio con la maglia del Genoa finalizza un cross arretrato di Biondini con una girata al volo che trova Da Costa poco reattivo. L'intensità continua ad essere forte e la Sampdoria orchestra al 13' la sua azione più pericolosa con un taglio di Gabbiadini servito in qualche modo da Bjarnason, il suo tiro però è ribattuto da un ottimo Portanova. I blucerchiati continuano a cercare il pertugio giusto centralmente, sfruttando i movimenti congiunti di Eder e Gabbiadini, trascurando però gli esterni, soprattutto De Silvestri. Ancora al 16' l'attaccante in comproprietà con la Juve tenta il tiro stavolta dalla distanza, mandando di un metro a lato. Poi cominciano a fioccare i cartellini gialli, sempre costante dei derby, al 18' a Manfredini e al 21' a Regini. Il resto del primo tempo è una sostanziale fiera dell'errore negli ultimi 16 metri, che non offre nemmeno un'occasione reale se non l'azione fermata per fuorigioco al 23' con lo stesso Regini vicino al gol. Ammoniti nel finale anche Krsticic e Gilardino per due falli reciproci.

SECONDO TEMPO 
Ancora non si è dispersa la nuvola dei fumogeni che il Genoa raddoppia con Emanuele Calaiò, altro esordiente con la maglia rossoblù bravissimo a tradurre in rete un cross basso di Vrsaljko imbeccato perfettamente da una girata di Gilardino. Partita ora in discesa per gli uomini di Liverani, a cui basta difendersi per poi cercare di ripartire in contropiede. Cosa che succede più volte grazie al grande lavoro di sacrificio operato dai due attaccanti nonché dall'apporto sempre ottimo dei difensori. Al 66' viene addirittura chiusa la pratica, con una punizione del solito Lodi, bravo e coraggioso nel tirare e sorprendere il portiere avversario sul suo palo. Esultanza veemente di Liverani che corre sotto la Gradinata per abbracciare il suo centrocampista, venendo ripreso dal quarto uomo, alla fine clemente nel riconoscere la tensione che accompagnava questo match. Match ormai deciso e che ha ancora poco da raccontare se non le entrate in campo di Sansone, Pozzi (Samp), De Maio, Santana e Cofie (Genoa) e le altre ammonizioni capitate a Costa, Soriano (entrato in campo al 46' al posto di Bjarnason), Pozzi e Santana.

Grande vittoria per il Genoa, che dà tanto morale (dimostrato dalle esultanze durante e dopo) e che fissa Fabio Liverani sulla panchina, se mai Preziosi avesse avuto qualche dubbio prima su di questo. Ottimo gioco avanzato dai rossoblù grazie all'atteggiamento azzeccato e al cambio di modulo che sembra aver dato equilibrio e solidità alla squadra. Poche note positive per Delio Rossi, che infatti fa mea culpa a fine gara. Troppo verticale il gioco dei blucerchiati, che hanno servito poco gli esterni e che hanno impensierito veramente poco Perin, portiere confermato da Liverani nonostante i 7 gol subiti nelle prime due partite. Da esaltare le prestazioni di Calaiò, Gilardino e Lodi nel Genoa, con una nota per la fase difensiva operata ottimamente, mentre nella Samp si sono fatti apprezzare Obiang, Regini e Gabbiadini, che, nonostante qualche errore tecnico di troppo, si è mosso molto e bene in attacco.

TABELLINO E PAGELLE
Sampdoria (3-5-2): Da Costa 4.5; Gastadello 5.5, Palombo 5, Costa 5; De Silvestri 5.5, Obiang 6, Krsticic 5.5, Bjarnason 5.5 (46' Soriano 5), Regini 6 (67' Sansone 6); Eder 5 (76' Pozzi sv), Gabbiadini 6. All.: Delio Rossi. A disposizione: Fiorillo, Castellini, Mustafi, Barillà, Salamon, Renan, Gentsoglu, Rodriguez, Gavazzi.

Genoa (3-5-2): Perin sv; Gamberini 6 (69' De Maio sv), Portanova 6.5, Manfredini 6; Vrsaljko 6.5, Biondini 6.5, Lodi 7, Matuzalem 6 (65' Cofie sv), Antonini 6.5 (72' Santana 6); Gilardino 7, Calaiò 7.5. All.: Fabio Liverani. A disposizione: Donnarumma, Bizzarri, Blaze, Biondini, Fetfatzidis, Centurion, Stoian, Konate, Bertolacci.

Arbitro: Rizzoli

Marcatori: 9' Antonini, 50' Calaiò, 66' Lodi

Ammoniti: Manfredini, Gilardino, Santana (G), Regini, Bjarnason, Costa, Soriano, Pozzi (S)

(fonte immagine: melty.it)