Il tecnico dell’Atalanta Gasperini analizza la stagione dopo la vittoria sul Parma: omaggia Toloi, riflette sui traguardi raggiunti.
Dopo la sfida contro il Parma, il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini si è presentato in conferenza stampa per analizzare la stagione appena conclusa, tra bilanci emozionati e riflessioni profonde sul futuro della squadra.
Il primo pensiero è stato per Rafael Toloi, al passo d’addio con la maglia nerazzurra: “Perdiamo un grande giocatore e una grande persona. È stato un esempio per tutti, dentro e fuori dal campo. È rimasto qui da quando sono arrivato a Bergamo ed è stato un simbolo di appartenenza alla città. Questo mi emoziona molto”, ha dichiarato visibilmente commosso il tecnico.
Non è mancato un commento ironico sullo striscione esposto dai tifosi, che lo prendeva bonariamente in giro: “Non è stato un bello scherzo, ma avevano voglia di ridere (ride, ndr). Questa era una serata di festa”.
Gasperini ha poi tracciato un bilancio della stagione, sottolineando i grandi risultati ottenuti: “Fino all’anno scorso ero convinto di poter alzare l’asticella. A parte l’Inter, ce la siamo giocata con tutti. Abbiamo chiuso con 74 punti, un traguardo incredibile. Abbiamo superato squadre come Juventus, Roma, Lazio, Fiorentina e Bologna. È stato un percorso meraviglioso”.
Tuttavia, il tecnico ha ammesso che ripetersi sarà difficile: “Dopo tanti anni, credo che sarà molto complicato confermarsi a questi livelli. La Champions è un traguardo altissimo. Forse, per la prima volta in nove anni, dovrò abbassare l’asticella. Non so se sarà accettato, ma è la realtà. Forse si è creata qualche crepa, qualche visione diversa, ma tutto è superabile”.
Sul futuro, Gasperini ha anticipato possibili cambiamenti: “Dipenderà da molte cose. Scalvini rientrerà dopo un anno, ma alcuni titolari potrebbero partire. Non so se saranno tre o quattro, ma l’importante è essere chiari. Restare a questi livelli non è scontato, anzi, è molto difficile”.
Infine, il tecnico ha sintetizzato la stagione con tre aggettivi: “È andata oltre le aspettative, è stata durissima, ma i giocatori hanno fatto un finale straordinario”.
Una chiusura che, tra orgoglio e consapevolezza, apre a una nuova fase per l’Atalanta: quella della rifondazione.
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