I viola vogliono rivedere l’accordo, ma il Genoa prende tempo. Il nodo è il riscatto entro il 18 giugno. Pioli spinge per l’islandese
La Fiorentina e il Genoa si preparano a un incontro decisivo per il futuro di Albert Gudmundsson, attaccante islandese al centro di un intricato intreccio di mercato. Dopo settimane di contatti indiretti portati avanti soprattutto tramite gli agenti, le due società sono pronte a sedersi al tavolo per chiarire le rispettive posizioni. L’appuntamento è fissato entro il 18 giugno, data limite per esercitare il diritto di riscatto.
Al momento, non esiste una trattativa vera e propria: i viola, infatti, vorrebbero rivedere l’accordo economico precedentemente fissato, ritenendo i 17 milioni di euro richiesti troppo alti, soprattutto alla luce della stagione appena conclusa. La Fiorentina ha già investito 6 milioni nel luglio 2024 per assicurarsi il prestito del giocatore, ma ora cerca uno sconto o una formula alternativa, come un nuovo prestito oneroso.
La posizione del Genoa
Il Genoa, attraverso le parole del direttore sportivo Ottolini, ha fatto sapere pubblicamente di essere disposto ad ascoltare la Fiorentina ma, in assenza di un accordo, sarebbe pronto a riaccogliere Gudmundsson in rosa. In privato, però, la posizione del club rossoblù è più morbida: consapevoli della situazione giudiziaria del giocatore — coinvolto in un procedimento per cattiva condotta sessuale che si concluderà non prima di ottobre — i liguri sanno che sarà difficile trovare un acquirente in questa finestra di mercato.
Pioli lo vuole
A spingere per l’islandese è Stefano Pioli, che gradirebbe avere in rosa un giocatore con le qualità tecniche e la personalità di Gudmundsson. L’ex tecnico del Milan, ora alla guida della Fiorentina, non teme il carattere “complicato” del numero 10, avendo già gestito profili simili in passato, come Rafael Leão.
Il tempo stringe e l’incontro tra i club sarà determinante per capire se Gudmundsson resterà a Firenze o tornerà a Genova. L’interesse di club qualificati alla prossima Champions League è reale, ma con la questione legale ancora aperta, il futuro del fantasista resta per ora in bilico.