I toscani ci hanno preso gusto: secondo tris consecutivo in casa contro una squadra in lotta per l'Europa, dopo il 3-1 sull'Inter ecco il 3-0 alla Lazio che toglie i bianconeri dall'ultimo posto in classifica, consentendogli di agganciare il Pescara a quota ventuno punti.
Spazzata via dal campo la Lazio di Petkovic, forse con la testa all'impegno di Europa League (Giovedì il ritorno all'Olimpico contro i tedeschi del Borussia Mönchengladbach, si parte dal 3-3 dell'andata) ma in ogni caso incapace di opporre una resistenza agli attacchi degli avversari, anche a causa della grottesca prestazione da parte dell'intera retroguardia. Protagonista della serata è stato Innocent Emeghara, arrivato a quattro gol in altrettante partite giocate e autore di una doppietta che ha aperto e chiuso il tabellino dei marcatori, con in mezzo il momentaneo raddoppio di Rosina. Entrambi, assieme a Sestu, erano andati a segno anche contro l'Inter, e pertanto possono essere definiti senza troppi problemi i due protagonisti principali della risalita senese, formazione ancora a quattro punti dalla zona salvezza a causa della vittoria del Genoa sull'Udinese ma in netta ripresa.
PRIMO TEMPO
Il tecnico della Lazio sceglie il 3-5-2 per contrastare il 3-4-2-1 di Iachini ma la tattica di Petkovic si dimostra fin da subito un suicidio: Lulic e Konko arrancano sulle fasce, Biava, Ciani e André Dias in mezzo faticano terribilmente, peraltro il brasiliano non avrebbe dovuto giocare ma è in campo per dei problemi dell'ultim'ora occorsi a Radu. Non è un caso che il gol dell'1-0 nasca da gravi errori di posizione della difesa laziale: Sestu vicino alla bandierina del corner porta fuori dall'area Biava, scarico arretrato per Rubin che crossa senza opposizione, in mezzo Emeghara anticipa Ciani e di testa supera Marchetti per la rete del vantaggio, quando erano passati solo cinque minuti di gioco. Quasi in fotocopia il 2-0, al 23': stavolta è lo scatenato nigeriano naturalizzato svizzero Emeghara a portare fuori posizione uno dei tre centrali (Dias) e a servire di tacco il compagno che sovrappone (ancora Rubin), traversone in questo caso dalla linea di fondo sul primo palo, altra dormita di Ciani anticipato da Rosina, che di sinistro supera Marchetti non esente da colpe. Il difensore francese, autore di una mezz'ora da incubo e per di più ammonito, viene sostituito da Pereirinha al 32', ma senza che ci sia una sostanziale modifica dell'inerzia della partita, il modulo diventa 4-2-4 ma l'unica occasione è un tiro di Candreva parato con qualche difficoltà da Pegolo quando ancora la sostituzione non era stata ancora effettuata, dalle due punte Floccari e Kozák non si segnalano conclusioni verso la porta (il ceco si fa notare solo per un colpo ricevuto in testa che lo costringe a giocare con un vistoso turbante).
SECONDO TEMPO
Il Siena anche nella ripresa rimane indiscusso padrone del campo, sembra di rivedere (con le dovute proporzioni) una replica di Fiorentina-Inter, giocata ventiquattro ore prima nell'omonimo stadio di Firenze. La manovra laziale (Álvaro González centrale di centrocampo è un disastro) è lenta e prevedibile, Hernanes non punge né su punizione né su azione (un tiro addirittura finisce in fallo laterale) e non si può dare la colpa al caschetto in stile Chivu che lo protegge dopo il colpo in testa subito nella semifinale di Coppa Italia. All'ora di gioco arriva l'inevitabile tris del Siena: un pallone che spiove poco oltre il centrocampo viene mandato verso l'area da un colpo di tacco di Valiani che anticipa González, Biava è in netto vantaggio ma si fa rimontare e superare dall'incredibile sprint di Emeghara che beffa sia il centrale biancoceleste che Marchetti in uscita e di destro fa 3-0 per la sua prima doppietta italiana (la seconda in stagione ma l'altra era stata con la squadra riserve del Lorient). Per la Lazio non c'è neanche la soddisfazione del gol della bandiera, negato da Pegolo che vola all'incrocio per togliere dall'angolino una punizione di Hernanes e dalla traversa che respinge un destro, più o meno dalla stessa posizione, del nuovo entrato Ederson (in gol nel 2-1 dell'andata assieme a Ledesma, la cui assenza per squalifica si è sentita tantissimo, e Paci), che nel finale fallisce una chance molto più facile solissimo di testa a centro area colpendo debolmente e di fatto passando il pallone al portiere avversario.
Pesante KO della Lazio, raggiunta dal Milan al terzo posto in classifica e in piena crisi in campionato con soli due punti conquistati nelle ultime cinque giornate (in trasferta la vittoria nel 2013 non è ancora arrivata), per i biancocelesti può valere lo stesso discorso fatto per l'Inter: con questo ruolino di marcia raggiungere la Champions League è un'utopia e servirà un'inversione di rotta contro il Pescara, ancora di Lunedì, dopo il ritorno dei sedicesimi di Europa League. Non è più un'utopia invece la salvezza per il Siena dopo i sette punti in tre partite che hanno riportato i toscani a distanze ragionevoli, l'aver abbandonato l'ultimo posto in classifica è il primo passo di una risalita comunque molto difficile (e Domenica ci sarà la trasferta allo Juventus Stadium) ma dopo questi ultimi risultati non si può dare per spacciata la squadra di Iachini.
IL TABELLINO
Siena (3-4-2-1): Pegolo; Felipe, Teixeira, Terlizzi; Belmonte, Della Rocca, Vergassola, Rubin; Sestu (60' Valiani), Rosina (78' Bolzoni); Emeghara (76' Bogdani). Allenatore: Iachini
Lazio (3-5-2): Marchetti; Biava, Ciani (32' Pereirinha), Dias; Konko, Candreva (67' Saha), A. González, Hernanes, Lulic; Floccari (78' Ederson), Kozák. Allenatore: Petkovic
Arbitro: Antonio Giannoccaro di Lecce (Vuoto – Faverani; Paganessi; Banti – Merchiori)
Reti: 6', 61' Emeghara, 23' Rosina
Ammoniti: Ciani, Pereirinha (L)
[Immagine presa da repubblica.it]