All’ultimo minuto del recupero Džeko segna il goal vittoria che vuol dire tantissimo nella corsa Champions, il Frosinone si arrende dopo una grande gara.
Di Francesco pensa al derby con una settimana d’anticipo e lascia in panchina Florenzi, Fazio e Zaniolo diffidati: quindi difesa rivoluzionata con Santon e Marcano, ritorno al 4-2-3-1 con Pellegrini trequartista e, ai suoi lati, il ritorno di Perotti ed El Shaarawy. Baroni non recupera Ariaudo e ripropone gli stessi undici di Torino, con Ciano e Ciofani riferimenti centrali.
PRIMO TEMPO
L’avvio a mille all’ora del Frosinone manda fuori giri la Roma e la squadra di Baroni rompe la partita dopo soli cinque minuti: il centrocampo giallorosso balla clamorosamente e N’Zonzi apre la strada a Ciano, tiro dal limite su cui Olsen fa qualcosa che non è una parata e raccoglie il pallone oltre la linea con il Frosinone avanti. La Roma continua a non capirci nulla e, poco dopo, sempre Ciano raccoglie un cross di Beghetto e, da ottima posizione, spreca incredibilmente il goal del due a zero; ci vuole tutta la classe di Perotti a riportare la barra dritta, il suo cross da destra è un cioccolatino per El Shaarawy ma Sportiello vola a togliere la palla da sotto la traversa. Il Frosinone riesce ad amministrare e anche a far salire i nervi della gara, ma riesce nell’impresa di restituire l’enorme regalo alla Roma: Goldaniga è in enorme anticipo su una palla vagante in area ma si addormenta, Džeko compare dal nulla e gli ruba palla, calcia in porta e, con l’aiuto del palo, toglie la Roma dalle sabbie mobili; tempo poco più di un minuto e la gara si ribalta: Džeko stavolta fa il trequartista conducendo la ripartenza, allarga a destra per El Shaarawy che mette in mezzo, Sportiello sporca ma Pellegrini a un centimetro dal fuorigioco si allunga e tocca il pallone il giusto che vuol dire due a uno per la Roma. La partita è bellissima per merito di entrambe le squadre, anche perché il Frosinone non molla e, a dieci dalla fine, impegna ancora Olsen con un bel tiro da fuori di Ciano.
SECONDO TEMPO
Il secondo tempo non è per niente vibrante come il primo: la Roma controlla abbastanza agevolmente, aspetta un Frosinone che non affonda e il vento regala ogni tanto qualche emozione ma senza esagerare. La prima vera palla pericolosa arriva al minuto settanta sui piedi di Cristante, che però si fa sporcare la conclusione sul più bello; la svolta della gara a un quarto d’ora dalla fine: Manolas è costretto a uscire lasciando il suo posto a Fazio e, da qui in poi, la difesa della Roma diventa una sorta di circo che, al minuto settantanove, concede il pari al Frosinone: contropiede senza pretese condotto da Pinamonti che scarica per Ciano, in tre della Roma collassano tutti su di lui lasciando solissimo l’ex Inter che riceve, calcia e fa due a due. Ma non è finita perché Trotta, entrato al posto di Chibsah per l’assalto finale, arriva due volte al tiro, la prima pericolosissima con Olsen che vola a deciare in angolo; ma quando la barca di Di Francesco sembra sull’orlo di affondare, ci pensano i veterani a riportarla a galla: apertura da fantascienza di De Rossi per El Shaarawy, palle dolce al centro per Džeko che, di coscia, strappa tre punti fondamentali per la corsa Champions della Roma.
TABELLINO
FROSINONE (3-5-2): Sportiello – Goldaniga, Salamon, Krajnc – Zampano, Cassata, Viviani, Chibsah (78′ Trotta), Beghetto (59′ Molinaro) – Ciano, Ciofani (66′ Pinamonti). Allenatore: Baroni.
ROMA (4-2-3-1): Olsen – Santon, Manolas (76′ Fazio), Marcano, Kolarov – De Rossi, N’Zonzi (64′ Cristante) – Perotti (64′ Zaniolo), Pellegrini, El Shaarawy – Džeko. Allenatore: Di Francesco.
ARBITRO: Gianluca Manganiello di Pinerolo.
GOAL: 5′ Ciano (F), 29′ Džeko (R), 31′ Pellegrini (R), 79′ Pinamonti (F), 94′ Džeko (R).
AMMONITI: 38′ El Shaarawy (R), 41′ Džeko (R), 67′ Goldaniga (F), 77′ Cassata (F).
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