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Riuscirà l’olandese a non far rimpiangere il marocchino?

Finalmente dopo tanta attesa ecco atterrare sul pianeta Inter l’erede di Hakimi. Si tratta del giovane laterale di destra Dumfries del PSV, che in occasione di Euro 2020 si è distinto con la maglia dell’Olanda per le 2 reti segnate in 4 gare disputate. La vetrina internazionale di metà giugno è stata per lui importantissima perché ne ha messo in risalto le qualità. E quali sarebbero queste qualità? In primis la corsa, poi la facilità con cui sa sovrapporsi quando si proietta in avanti e, non da ultimo, la bravura con cui va sul fondo e crossa in mezzo.

A livello tecnico però deve ancora lavorare molto, ma siamo certi che grazie a Inzaghi farà un bel salto di qualità. Dunque Denzel – questo il nome del gigante classe 1996 – dovrà darsi da fare fin da subito con i colori nerazzurri perché la fascia che una volta era di proprietà di Hakimi ora sarà sua di diritto. Sì perché Darmian con l’arrivo del calciatore ex PSV dovrà fare per forza di cose un passo indietro, nel senso che giocherà in quella posizione solo per far rifiatare il suo nuovo compagno di squadra, a meno che quest’ultimo non si riveli essere un flop, e allora in quel caso cambierebbe tutto.

Questa cosa tuttavia non la crediamo possibile. Piuttosto ci chiediamo:” Dumfries sarà davvero il nuovo Hakimi?”. Secondo noi sì ma ci vorrà del tempo. Perché ne siamo così sicuri? Seguiteci e lo scoprirete.

Una caratteristica che l’ex numero 2 non aveva

inter Denzel Dumfries
Foto da Pixabay

Se Hakimi nell’Inter era un fortissimo centometrista, capace di segnare e di far segnare, Dumfries sarà invece un quattrocentista abile nel calciare in porta ma ancora acerbo per quanto riguarda la cura del pallone. Sì perché l’olandese talvolta ci litiga, soprattutto quando deve provare a stopparlo di prima. Per carità il gigante proveniente dal PSV si farà e in fretta, e secondo noi sarà in grado di non far rimpiangere il marocchino sulla fascia.

Se così dovesse essere, state certi che i tifosi accorreranno in massa allo stadio perché avranno voglia di godere di un po’ della sua magia, quella magia che solo i giocatori più forti sanno regalare trasformandola in emozioni sempre diverse e mai banali. Ma per quale motivo crediamo così tanto in Dumfries? Perché rispetto al marocchino ha un qualcosa in più, ossia quella fisicità che gli permetterà di proteggere il pallone. E questa è un’ottima cosa, visto che una volta raddoppiato potrà scaricarlo per i compagni presenti nelle vicinanze così da allargare il gioco. Hakimi, non essendo così prestante fisicamente, era solito galoppare in solitaria lungo la fascia provando a “bruciare” l’erba e gli avversari. E non sempre ci riusciva perché veniva fermato prima di raggiungere il fondo campo.

Ecco perché l’olandese può benissimo diventare l’erede del marocchino. Certo di strada ne avrà tanta da fare, ma lavorando su questa sua caratteristica che lo rende unico forse già a partire da quest’anno potrà non far rimpiangere il più forte numero 2 che abbia mai vestito la maglia interista negli ultimi venti anni.

All’occorrenza terzino in una difesa a 4

Dumfries è un calciatore polivalente perché può ricoprire più ruoli; prima abbiamo detto che è stato ingaggiato per fare il 5° di destra, e dunque per sostituire Hakimi, ma sappiate che all’occorrenza può giocare anche come terzino in una difesa a 4. Con Inzaghi, che ama schierare i suoi uomini con un 3-5-2 o al massimo con un 3-4-1-2, difficilmente lo vedremo mai agire in quella zona del campo, tuttavia può essere una soluzione quando ci sarà da difendere con le unghie e con i denti un risultato. Perché capiterà anche quest’anno, come è capitato lo scorso anno con Conte in panchina. Una big come l’Inter, che stavolta non parte con i favori dei pronostici, non potrà certo tenere premuto sull’acceleratore per ben 38 giornate! Dunque ben venga Dumfries e il suo essere versatile, caratteristica che alla lunga farà comodo ai nerazzurri, che con lui nel giro di qualche mese non si sentiranno più orfani di Hakimi.