Atalanta e Inter segnano un gol a testa e lo fanno nella propria porta, finisce 1-1 con le autoreti di Murillo e Tolói. Altra occasione sprecata dalla squadra di Mancini che ora rischia di finire quarta.
Un altro passo falso. L'Inter non riesce a ritrovare il passo della prima parte di stagione e ottiene solamente un punto a Bergamo, in un match segnato dalle autoreti. Male, a tratti malissimo la formazione di Mancini, decisamente confusionaria e poco attenta su certe situazioni: un'infinità di errori hanno caratterizzato la prestazione ospite, quasi tutti dovuti a frenesia o poca concentrazione, un qualcosa di imperdonabile per una squadra che deve puntare in alto. Aver evitato la terza beffa finale nelle ultime quattro partite non può essere una consolazione perché questa era una sfida da vincere per dare un segnale, invece non arrivato, e anzi si confermano tutti i problemi in fase realizzativa, visto che l'Inter ha quasi sempre sbagliato l'ultimo passaggio o la conclusione e il gol è arrivato su autorete di Rafael Tolói, che ha pareggiato lo svarione di Jeison Murillo. L'Atalanta ha fatto un'ottima partita per sessantacinque minuti e quando è calata non ha comunque sofferto (non si ricordano grandi parate di Sportiello, a differenza del super Handanovic), mostrando alcune individualità di spicco come Boukary Dramé (straordinario) e il Papu Gómez nonostante varie assenze importanti e un modulo nuovo proposto da Reja (3-5-2). Per essere una squadra reduce da quattro sconfitte consecutive non sembrava, anzi l'impressione era che fosse l'Inter quella più in difficoltà, trascinata in negativo dagli errori dei vari Murillo, D'Ambrosio e Fredy Guarín, quest'ultimo indicato in partenza per la Cina ma schierato a sorpresa titolare e nullo nei quasi sessanta minuti disputati.
PRIMO TEMPO
Doppia grande occasione per l'Atalanta tra il 4' e il 5', prima conclusione di Cigarini sulla quale Tolói non arriva di un soffio, poi parata di Handanovic su gran botta di Dramé a seguito di una girata di Monachello respinta e colpo di testa a lato di Kurtic. Il laterale sinistro ex Chievo è di gran lunga il migliore in campo del primo tempo e non a caso entra nell'azione del gol, ennesima percussione dalla fascia verso il centro e tiro-cross deviato in rete da Jeison Murillo, che anticipa Gómez (altrimenti in fuorigioco) e fa autorete. Pur rischiando il 2-0 con un altro svarione di Murillo in area che si fa rubare palla da Monachello (salva Handanovic) curiosamente anche l'Inter trova il pareggio sulla stessa situazione, al 25' bella combinazione tra Jovetic e Icardi con cross dalla destra di quest'ultimo messo sotto la traversa da Rafael Tolói. Due autogol in otto minuti, si torna in parità e dopo aver ripreso lo svantaggio l'Inter gioca meglio sfiorando due volte l'1-2 con un tiro di Brozovic salvato col corpo da Conti e una discesa di Jovetic con destro a giro alto, ma l'ultima occasione prima del riposo è nuovamente di marca orobica: assist geniale di Cigarini per Monachello, girata di prima intenzione e miracolo di Handanovic che mette in corner.
SECONDO TEMPO
Mancini non cambia e l'Inter continua ad andare male, tanto che l'Atalanta va a un passo dal 2-1 con un colpo di testa di Tolói su corner che Handanovic manda sopra la traversa col secondo (ma non ultimo) prodigio del pomeriggio, seguito all'ora di gioco dal terzo, il più clamoroso: cross da sinistra per Monachello che manca l'impatto di testa, rimpallo su Telles a liberare Cigarini che calcia sicuro di aver fatto gol ma lo sloveno si butta col corpo sul pallone e riesce a parare. Un intervento che vale quanto un gol e che toglie morale all'Atalanta, che inizia progressivamente a perdere metri, l'Inter si fa vedere al 66' con un cross di Perišic per la conclusione fuori misura di Icardi e un bel tocco di Ljajic per l'argentino che manda sul fondo, ma gli ospiti sono troppo imprecisi e sbagliano costantemente l'ultimo passaggio. Dopo oltre un quarto d'ora di sofferenza l'Atalanta prova a riportarsi in avanti, cross di Gómez sul secondo palo e Monachello non inquadra la porta da pochi metri, l'assalto finale interista non porta a nulla, nonostante un offensivo 3-2-5 con Biabiany, Icardi, Ljajic, Palacio e Perišic in campo contemporaneamente e i quattro minuti di recupero stavolta passano senza scossoni.
Quattro punti nelle ultime quattro partite: è un calo netto quello dell'Inter, che dopo aver trionfato a Udine si è seduta e ha vinto soltanto a Empoli. In caso di successi delle avversarie i nerazzurri scivolerebbero al quarto posto, fuori dalla zona Champions League, e adesso saranno impegnati nella difficilissima trasferta di Napoli martedì per i quarti di Coppa Italia. Torna a fare punti l'Atalanta dopo quattro sconfitte consecutive a seguito del 3-0 sul Palermo datato 6 dicembre, i bergamaschi non avranno la coppa in settimana e il prossimo impegno sarà a Frosinone.
IL TABELLINO
Atalanta (3-5-2): Sportiello; Masiello, Tolói, Cherubin; Conti (73' Bellini), Cigarini, de Roon, Kurtic (82' Migliaccio), Dramé; Monachello, A. Gómez (85' Diamanti). Allenatore: Reja
Inter (4-3-1-2): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Telles (70' Biabiany), Guarín (58' Perišic), Medel, Brozovic; Ljajic; Icardi, Jovetic (83' Palacio). Allenatore: Mancini
Arbitro: Nicola Rizzoli della sezione di Bologna (De Pinto – Longo; Preti; Russo – Gavillucci)
Reti: 17' aut. Murillo, 25' aut. Tolói (I)
Ammoniti: Tolói, A. Gómez, Monachello, Cigarini (A), Jovetic, Guarín, Brozovic, D'Ambrosio, Biabiany (I)
[Immagine presa da corrieredellosport.it]