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2-0 dei bianconeri sul Livorno nel primo dei due posticipi del lunedì di campionato, la Juve in casa non sbaglia mai e basta una doppietta del centravanti spagnolo per seppellire le speranze dei toscani, più che altro proiettati verso lo scontro salvezza di domenica col Chievo.

 

Una vittoria agevole e senza neanche spendere troppe energie: questo era quello che voleva Antonio Conte e questo è quello che è accaduto allo Juventus Stadium, dove la Juve ha tranquillamente superato il Livorno mettendo un doppio vantaggio fra sé e gli avversari prima dell'intervallo per poi amministrare nella ripresa. Le speranze ritrovate della Roma, nuovamente vicina alla vetta con il meno cinque dovuto al successo dei giallorossi per 3-1 sul Cagliari ieri (vedi articolo), sono durate poco più di ventiquattro ore, giusto il tempo di far scendere in campo i bianconeri e ribadire il ruolo di principale forza del campionato, ristabilendo le distanze e richiudendo di fatto i giochi: la Juve, visto il ritmo tenuto in stagione, dovrebbe suicidarsi per sprecare il vantaggio, facendo meno della metà dei punti disponibili nelle ultime sette giornate dopo averne fatti oltre due e mezzo di media a partita finora. Con il 2-0 sul Livorno di questo pomeriggio la squadra di Conte ha stabilito un nuovo record, quello delle vittorie consecutive casalinghe, raggiungendo quota sedici (su altrettante gare disputate allo Juventus Stadium) come il Torino del 47-48, mentre restano ancora intatte le possibilità di raggiungere i cento punti (vincendole tutte finirebbe a centodue) o il record dell'Inter 2006-2007 (novantasette). Per evitare distrazioni Conte ha schierato la formazione migliore possibile, ossia quella titolare a eccezione dell'infortunato Barzagli, sostituito da Cáceres, e dello squalificato Vidal, rimpiazzato da Marchisio, tutto il contrario per Di Carlo, il cui principale interesse è evitare problemi fisici e gialli pesanti in vista del decisivo match contro il Chievo, per questo sta fuori il bomber Paulinho, con Emeghara (preferito a Belfodil) e Siligardi in avanti.

PRIMO TEMPO
Dopo un avvio interessante da parte degli ospiti, soprattutto grazie alla velocità di Emeghara, la Juve prende il controllo della partita e Tévez, interessato a fare gol per il titolo di capocannoniere dopo che Immobile ha segnato anche ieri, sfiora il vantaggio al 5' portandosi avanti il pallone dentro l'area e saltando Valentini, Bardi respinge la conclusione dell'argentino e il punteggio rimane zero a zero. Al 19' ancora bianconeri, ora padroni del match, Pogba sfonda sulla linea di fondo e crossa rasoterra al limite, Chiellini non si coordina bene e calcia malamente fuori col sinistro, poco dopo su un tocco a centro area di Asamoah Lichtsteiner manda sul fondo. Il vantaggio è solo questione di tempo e arriva al 32', Fernando Llorente controlla dentro l'area e si gira, sinistro potente sotto la traversa e la Juve passa. Lo spagnolo ritrova il gol dopo cinque partite di campionato e tre di Europa League a secco (ma giovedì scorso contro il Lione era rimasto in panchina), ci vuole poco per vederlo migliorare ulteriormente il suo score, al 35' infatti ancora Fernando Llorente va in rete con un colpo di testa su angolo di Pirlo nel quale Bardi ha molte responsabilità perché non trattiene la non straordinaria incornata del centravanti basco. Tredicesimo gol in Serie A per l'ex Athletic Bilbao, il settimo di testa, un record per il campionato. Partita in ghiaccio per i bianconeri, Emeghara prova a riaprirla con un bello spunto con tunnel su Cáceres ma Bonucci rimedia, prima del riposo destro a giro di Tévez fuori di un soffio.

SECONDO TEMPO
Si riparte con ritmi molto bassi, la Juve non ripete l'errore dell'Inter di una settimana fa e non permette al Livorno di rientrare in partita, al 55' Pogba cerca Llorente che però è troppo defilato e non può trovare la porta, gli amaranto invece si fanno vedere soltanto con un tiro da trenta metri di Duncan sul quale Buffon deve distendersi per compiere la prima (e di fatto unica) parata della ripresa, dopo essere stato impegnato solo all'inizio da Emeghara. Conte comincia a pensare al ritorno dei quarti di Europa League e fa rifiatare alcuni titolari, mettendo dentro inizialmente Giovinco (per Tévez) e poi, nel finale di gara dopo un pallonetto alto di Pogba su imbucata di Pirlo, fuori anche Llorente e il francese per Vucinic e Padoin, tanto il risultato è ormai in cassaforte e il possesso palla prolungato permette alla capolista di arrivare al novantesimo senza scomporsi. Nell'ultima giocata del match da segnalare un episodio da moviola: Marchisio entra in area e viene affrontato in maniera chiaramente fallosa da Valentini, sarebbe rigore e pure piuttosto netto ma Gervasoni non se la sente e, anziché giudicare la situazione appena avvenuta, fischia la fine con venticinque secondi d'anticipo sui cinque minuti di recupero concessi.

La sconfitta di Napoli è ormai alle spalle, la Juve riprende la marcia trionfale e sale a ottantaquattro punti ricacciando la Roma indietro, ora sì che può cominciare l'avvicinamento al ritorno con il Lione (1-0 all'andata con rete di Bonucci, ieri i francesi hanno vinto 2-1 in casa del Valenciennes con le reti di Gomis e Ferri, rischiando nel finale con un rigore sbagliato dagli avversari all'87'). Nemmeno la presenza in panchina del presidente Spinelli, con tanto di giubbotto giallo, ha impedito al Livorno la sconfitta, per i toscani però sarà fondamentale non perdere domenica al Picchi contro il Chievo.

IL TABELLINO
Juventus (3-5-2):
Buffon; Cáceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba (84' Padoin), Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tévez (66' Giovinco), Llorente (77' Vucinic). Allenatore: Conte
Livorno (3-5-2): Bardi; Coda, Valentini, Mesbah; Ceccherini (59' Piccini), Benassi, Biagianti (74' Mosquera), Duncan, Castellini; Siligardi, Emeghara (64' Belfodil). Allenatore: Di Carlo
Arbitro: Andrea Gervasoni di Mantova (Longo – De Luca; Stallone; Tommasi – Aureliano)
Reti: 32', 35' Llorente
Ammonito: Castellini (L)

[Immagine presa da gazzetta.it]