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Battuta d’arresto per gli uomini di Siniša Mihajlovic, che non vanno oltre il pareggio a reti inviolate contro un’Atalanta combattiva e meritevole di questo punto strappato in uno stadio storico ormai diventato spesso terra di conquista per le provinciali.

 

PRIMO TEMPO

Partita che parte piuttosto contratta nell'umida serata milanese che fa da cornice a questo incontro. Il Milan cerca sempre di ripartire in velocità con Cerci e Niang, ma la difesa e il centrocampo atalantini sono assai attenti. Con le squadre concentrate a occupare la parte del centrale del campo arrivano moltissimi traversoni dalle fasce, spesso però sballati e poco efficaci. Gli ospiti si rendono pericolosi per primi, con Pinilla che va via bene sulla fascia e mette dentro un cross basso che nessuno riesce a spizzare in rete. Al 21' Niang è bravo a trovare Bacca con un filtrante che taglia fuori la difesa degli ospiti schierata, ma sorprende come nessuno, una volta che l’attaccante colombiano si è visto costretto a defilarsi sul lato corto dell’area di rigore, abbia seguito adeguatamente l’azione, lasciando così il tempo alla retroguardia di ripiegare. Tra uno sbadiglio e l’altro si arriva al 30', nel quale De Sciglio vede il cartellino giallo per fallo su Cigarini che gli costerà la sostituzione a fine primo tempo con Davide Calabria. Pochi minuti dopo, infatti, sarà protagonista di un fallo piuttosto duro a danno di Pinilla, che sarebbe dovuta costare l’espulsione. Niang cerca di dare la scossa ai rossoneri con la solita ripartenza sulla sinistra. Raimondi questa volta non lo tiene e il francese riesce a convergere e aprire il piattone, ma senza angolare. Sportiello blocca e rinvia malissimo sui piedi di Kucka che spara alle stelle. Primo tempo che vede uscire vittoriosi i terzini dal campo, notevole primo tempo anche del centrocampista classe ’95 Grassi, autore di undici palle recuperate in mezzo al campo.

SECONDO TEMPO

Il Milan riesce a uscire bene dal pressing dell’Atalanta e Poli lancia ancora Niang nello stretto che converge, ma calcia centrale e debole.
Altro episodio per la moviola nell’azione seguente: Calabria sembra stendere in area Gómez, ma al rallenty è chiaro come il contatto ci sia, ma sia cercato e iniziato dal attaccante ospite, giustamente ammonito per simulazione. Anche l’Atalanta si fa vedere in area dei padroni di casa, con un bel traversone di Morález che Cigarini incorna bene, ma trova la grande opposizione di Donnarumma. Sulla ribattuta è lo stesso centrocampista a sbagliare a porta vuota colpendo alto sopra la traversa. Ancora Atalanta e Milan in evidente difficoltà, Grassi trova bene Morález in area con uno “scavetto”, tiro di prima intenzione sul palo coperto ancora una volta bene dal portiere classe ’99 rossonero, che si supera pochi minuti dopo con un altro grande intervento di piede su Grassi servito bene da Morález dalla sinistra. Mihajlovic mischia le carte e lancia Luiz Adriano e il 4-2-4, faticando però moltissimo a creare gioco e occasioni. Arriva un’opportunità al neo entrato Luiz Adriano, che da calcio d’angolo trova bene il pallone di testa, salvato sulla linea dall’attentissima difesa bergamasca. L’ultima occasione arriva a tempo scaduto, con Poli, Cerci e Honda che ripartono in solitaria. Poli decide di servire centralmente Cerci che è costretto a defilarsi, chiudendosi l’angolo di tiro buono a segnare quella che sarebbe stata una rete importantissima (ma c'era fuorigioco).
 
Prestazione davvero pregevole quella dell’Atalanta, il Milan si salva grazie a un Donnarumma attento ma che non deve essere caricato di eccessive lodi e altisonanti paragoni. Il 4-4-2 finale non è sembrato essere la soluzione ai problemi del Milan, anche grazie a un pressing molto organizzato degli ospiti che hanno concesso poco e creato occasioni di qualità. Il Milan adesso deve guardarsi le spalle, con Lazio, Atalanta e Sassuolo che potrebbero sorpassare i rossoneri già nella giornata di oggi.

IL TABELLINO

Milan (4-3-3): G. Donnarumma; De Sciglio (46' Calabria), Mexès, A. Romagnoli, Antonelli; Kucka (63' Luiz Adriano), Montolivo, Poli; Cerci, Bacca, Niang (72' Honda). Allenatore: Mihajlovic
Atalanta (4-3-3): Sportiello; Raimondi, Tolói, Paletta, Dramé (64' Bellini); Grassi (71' Carmona), de Roon, Cigarini; Maxi Morález, Pinilla (90' Denis), A. Gómez. Allenatore: Reja
Arbitro: Piero Giacomelli della sezione di Trieste (Preti – Fiorito; Alassio; Di Bello – Baracani)
Ammoniti: De Sciglio, Mexès, Calabria, Bacca (M), Cigarini, Pinilla, A. Gómez, Carmona (A)

Articolo scritto da Edoardo DeLarge

[Immagine presa da scoopnest.com]