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Lorenzo De Silvestri e Luis Muriel infliggono ai giallorossi la prima sconfitta in campionato, adesso la Roma deve guardarsi alle spalle dal ritorno della Lazio e la qualificazione in Champions League non è più così sicura.

 

Prima almeno pareggiava, adesso nemmeno quello. La Roma continua la sua discesa verticale e cade per la prima volta in questa Serie A davanti al proprio pubblico, che ha fischiato senza pietà la squadra dallo 0-2 in poi. Nemmeno aver stabilito il record di tiri in porta nel corso di una singola partita, ben nove, è bastato ai giallorossi per tornare alla vittoria casalinga, che manca dal 4-2 all'Inter del 30 novembre, poi sono arrivati soltanto pareggi in campionato e adesso questo 0-2 segna il punto più basso della stagione romanista, con la Champions League in serio pericolo e il ritorno della Lazio che ora vede la possibilità del sorpasso. Roma-Bayern è stato il punto di svolta, in negativo: fin lì erano arrivate sette vittorie, un pareggio e il contestato 3-2 subito in casa della Juve, dopo l'umiliante 1-7 invece solo nove successi, ben quattordici pari e cinque sconfitte, come se la squadra e Garcia si fossero fermati alla drammatica serata dell'Olimpico. L'unico "romanista" a fare festa è stato Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria per un'ora retta dalle parate di un ottimo Viviano e poi capace di concretizzare con Lorenzo De Silvestri, ironicamente cresciuto nella Lazio, al primo tiro in porta della partita, quando i segnali dicevano tutto tranne che lo 0-1. Da lì in poi i blucerchiati hanno passeggiato sulle rovine di una squadra in disarmo, con il raddoppio di Muriel in contropiede e soprattutto la folle espulsione di Seydou Keita, quattro giorni fa uomo della provvidenza a Firenze e stasera espulso (da capitano, vista l'uscita di Totti) per aver applaudito l'arbitro Calvarese dopo un'ammonizione: segnali inquietanti su come la Roma si stia disunendo anche a livello mentale, e non certo un bel segnale in vista del ritorno di Europa League con la Fiorentina di giovedì.

PRIMO TEMPO
Meglio la Roma, pericolosa al 13' con un corner battuto corto per Pjanic il cui destro a seguito di una finta viene bloccato da Viviano. I giallorossi si fanno preferire rispetto alla Samp pur non creando tantissimo almeno per mezz'ora, al 28' azione lunghissima orchestrata in orizzontale al limite da Gervinho e Iturbe, l'argentino scarica su Totti (in fuorigioco non visto) che di sinistro impegna Viviano. Il portiere blucerchiato sale in cattedra in chiusura di tempo, al 41' esce con i tempi giusti per anticipare Gervinho su un lancio lungo prolungato all'indietro malamente da Regini, al 45' evita ancora al suo compagno di reparto l'autogol (deviazione maldestra su cross da sinistra) e nel recupero si oppone con un grande intervento a un esterno di Gervinho, lanciato magistralmente da Totti in profondità.

SECONDO TEMPO
Una punizione tagliata di Florenzi manda la Roma ancora vicina all'uno a zero, Totti tocca al limite dell'area piccola ma non riesce a indirizzare il pallone verso la porta. La pressione dei padroni di casa è forte fino all'ora di gioco, poi però accade l'episodio che segna il match: Eto'o sfugge a un pessimo Pjanic sul fondo e mette in mezzo, ne nasce una mischia nella zona del dischetto del rigore e la risolve Lorenzo De Silvestri battendo De Sanctis. Secondo gol consecutivo per l'ex Lazio, dopo essere rimasto quasi un anno e mezzo senza segnare. Garcia butta dentro Verde e Doumbia cercando di riprendere la gara ma la Roma si limita a un tentativo di Torosidis al 70', che riceve palla al limite e col sinistro calcia alto, di spazi per il contropiede blucerchiato ce ne sono a non finire ed Éder quasi ne approfitta con un tiro alto. Al 78' altra ripartenza e stavolta la Sampdoria raddoppia, Muriel parte in campo aperto, dribbla un avversario e calcia a giro colpendo il palo, subentra Duncan che serve Éder bloccato da Astori ma il pallone torna ancora a Luis Fernando Muriel e il suo sinistro, al secondo tentativo, è vincente, terzo gol del colombiano in cinque partite dal suo arrivo a gennaio. Viviano salva ancora su Verde e Pjanic ma ormai la Roma non c'è più, Keita protesta con Calvarese e si fa cacciare, al 91' Astori vede il suo colpo di testa respinto sulla linea da Palombo quando comunque il tempo per rimontare non c'era più: al fischio finale la festa è blucerchiata.

Terza vittoria consecutiva per la Sampdoria che tiene il passo della Fiorentina e mantiene il quinto posto assieme ai viola, allungando però su Genoa e Inter portando a ben otto punti il distacco tra la zona europea e il settimo posto, per Siniša Mihajlovic (portato in Italia proprio dalla Roma) è la prima vittoria da ex come allenatore e dovesse battere domenica prossima anche l'altra sua ex squadra, l'Inter, metterebbe in cassaforte la qualificazione almeno all'Europa League. Garcia in crisi vede il vantaggio sulla Lazio scendere a un solo punto e nel frattempo anche le altre si avvicinano, non vincere prima della sosta in casa del Cesena potrebbe significare addio al secondo posto e processo aperto anche nei confronti del tecnico francese.

IL TABELLINO
Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis (72' Ljajic), Astori, Yanga-Mbiwa, Holebas; Florenzi, Pjanic, S. Keita; Gervinho, Totti (63' Verde), Iturbe (68' Doumbia). Allenatore: Garcia
Sampdoria (4-3-3): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini; Soriano, Palombo, Obiang (64' Duncan), Éder (92' Wszolek), Okaka Chuka (74' Muriel), Eto'o. Allenatore: Mihajlovic
Arbitro: Gianpaolo Calvarese della sezione di Teramo (Passeri – Paganessi; Posado; Di Bello – Pairetto)
Reti: 60' De Silvestri, 78' Muriel
Espulso: S. Keita (R) all'81' per proteste
Ammoniti: Obiang, Silvestre, Palombo (S), Astori (R)

[Immagine presa da corrieredellosport.it]