La Serie A riparte con una sorpresa incredibile: il Parma si impone per 0-1 in casa dell’Inter con un gol favoloso di Federico Dimarco, graziato però in precedenza quando si era sostituito al suo portiere Sepe.
Federico Dimarco, professione terzino sinistro, oggi portiere e centravanti. Tutto in quarantacinque minuti per il difensore classe 1997, decisivo sia in una porta sia nell’altra ma fondamentale per permettere al Parma di espugnare il Meazza contro l’Inter, cosa che non accadeva addirittura dal 1999. Un successo eccezionalmente fortunato per i gialloblù, che per gran parte della partita sembravano in procinto di crollare e che alla fine invece lasciano Milano coi primi tre punti in tasca, una vittoria che in Serie A non arrivava dal 26 aprile 2015, a fallimento di fatto già avvenuto. Roberto D’Aversa ha usato le carte che aveva: difesa a protezione della porta di Luigi Sepe (pure lui graziato in più circostanze) e ripartenze sfruttando gli sprint di Gervinho, ma alla fine la differenza l’hanno fatta gli episodi con Dimarco protagonista: sul primo doveva essere espulso con annesso rigore (parata su tiro di Ivan Perišić che nemmeno il VAR ha visto, qui qualcuno all’AIA deve iniziare a riflettere…), sul secondo invece ha trovato il suo primo gol in gare ufficiali e il secondo in quattro giorni dopo quello a Cagliari con l’Italia Under-21. L’Inter è alla seconda sconfitta in quattro giornate ed è un ruolino di marcia imbarazzante per chi partiva con tutt’altre velleità: vero che la squadra di Luciano Spalletti le ha provate tutte ed è stata eccessivamente penalizzata da arbitraggio e sorte, ma il nervosismo arrivato a mezz’ora dal termine, quando c’era ancora tutto il tempo per provare a vincerla, non è certo da grande squadra. Se a questo ci si aggiunge Mauro Icardi ancora non in condizione (e chi l’ha sostituito da titolare nel primo tempo, Keita Baldé Diao, fra i peggiori in campo e bocciato all’intervallo) e Samir Handanović che ancora una volta è rimasto a guardare i tiri avversari ecco che la frittata è fatta, e sono altri punti persi che cominciano a essere tantissimi.
PRIMO TEMPO
Sepe impreciso all’8’ su un destro di Candreva ma la difesa lo salva spazzando, fa meglio trenta secondi dopo tenendo un tiro sempre da fuori stavolta di Brozović. Il Parma si vede soprattutto in contropiede, cosa che fa molto bene, al 10’ calcia on diagonale Inglese ma Handanović è attento sul suo palo. Al 16’ cross di Candreva per Keita (impalpabile) respinto, subentra Perišić ma il suo destro è altissimo, l’Inter fatica perché non attacca bene gli spazi in area ma qualcosa comunque costruisce, anche in maniera casuale come al 26’ quando Nainggolan sbaglia malamente il cross ma Sepe quasi lo mette in porta da solo (presa pessima, è fortunato che non finisce nello specchio), dal corner sponda di Perišić e da mezzo metro né Škriniar né D’Ambrosio riescono a toccare quanto sarebbe bastato per fare centro. Al 31’ sinistro di Keita su assist di Dalbert e Sepe respinge, poi mezza chance per il Parma con discesa di Gervinho, assist di tacco di Inglese per l’ivoriano murato centralmente da Handanović, l’assistente dà fuorigioco ma non c’era e in caso di gol il VAR avrebbe convalidato. L’Inter ci prova anche da fuori con tentativi sul fondo di Nainggolan e Brozović (il secondo deviato), al 40’ contro-ripartenza e volata di Perišić sulla sinistra con mancino respinto da Sepe.
SECONDO TEMPO
Un cambio per parte: fuori Gobbi per un taglio al piede, dentro Dimarco ma soprattutto c’è Icardi per Keita nell’Inter. La prima occasione però è del Parma, con un tiro dal limite di Štulac respinto non benissimo da Handanović (i portieri questo pomeriggio più che rivedibili). L’Inter col passare dei minuti aumenta la pressione, al 57′ la palla buona capita a Nainggolan sul cui tiro si immola Dimarco, che trenta secondi dopo però si sostituisce al suo portiere Sepe e para un tiro di Perišić destinato in porta: sarebbe rigore ed espulsione, ma tra Manganiello, il secondo assistente De Meo e il VAR Rocchi incredibilmente nessuno dei tre se ne accorge e si prosegue. Entra anche Politano per Candreva ma, dopo un’interruzione per presunto infortunio di Sepe, l’Inter comincia a sentire la fatica e il nervosismo, riducendo d’intensità le sue giocate. Ne ha mezza Icardi, ma si vede che l’argentino non è al 100% e non ha lo spunto per anticipare il portiere, che salva di piede. Sepe si salva come può su tiro di Nainggolan, un minuto dopo su cross lungo Perišić salta di testa e Gagliolo rischia incredibilmente l’autogol, ma nella porta del Parma è come se ci fosse uno specchio. È comunque un assedio, seppur sterile, e perciò è ancor più incredibile il fatto che a segnare sia il Parma: al 79′ Federico Dimarco raccoglie un pallone vagante, salta Brozović e con un esterno sinistro fulminante prende l’angolino da oltre venticinque metri, con Handanović che come troppo spesso gli accade resta fermo a guardare. Una prodezza entusiasmante del terzino in prestito proprio dall’Inter, Meazza gelato. Resta un quarto d’ora recupero incluso all’Inter, ma il Parma si barrica dietro e mura tutte le occasioni, anzi ha pure la palla del raddoppio in contropiede con Gervinho murato da Handanović e Inglese contrastato che calcia sempre centralmente.
Secondo KO per l’Inter dopo quello all’esordio a Reggio Emilia col Sassuolo, non certo un gran biglietto da visita per i nerazzurri che martedì alle ore 18.55, sempre al Meazza (dove la vittoria manca dal 17 aprile e poi sono arrivate tre sconfitte e un pareggio), arriverà il Tottenham sconfitto oggi dal Liverpool per il ritorno in Champions League dopo sei anni e mezzo. Il Parma invece festeggia: dopo tre promozioni consecutive è il risultato del lavoro svolto per riportarsi fra i grandi a seguito del fallimento.
IL TABELLINO
Inter (4-2-3-1): Handanović; D’Ambrosio (71′ Asamoah), de Vrij, Škriniar, Dalbert; Gagliardini, Brozović; Candreva (59′ Politano), Nainggolan, Perišić; Keita (46′ Icardi). Allenatore: Spalletti
Parma (4-3-3): Sepe; Iacoponi (77′ Sierralta), Bruno Alves, Gagliolo, Gobbi (46′ Dimarco); L. Rigoni, Štulac, Barillà; Gervinho, Inglese, Di Gaudio (63′ Deiola). Allenatore: D’Aversa
Arbitro: Gianluca Manganiello della sezione di Pinerolo (Peretti – De Meo; Sacchi; VAR Rocchi; A. VAR Liberti)
Rete: 79′ Dimarco
Ammoniti: Štulac, Dimarco (P), Brozović, D’Ambrosio (I)
[Immagine presa da corrieredellosport.it]