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Vecino Fiorentina-Inter

Sembra una partita di calcetto invece è di Serie A: Fiorentina-Inter finisce 5-4 con un’infinità di orrori difensivi. Ennesimo crollo dei nerazzurri, Europa League ora lontanissima e per colpe proprie.

Indifendibili. Fiorentina e Inter fanno nove gol ma dimostrano di avere evidenti lacune nel pacchetto arretrato, visto tutto quanto accaduto nei novanta minuti del Franchi. Il risultato alla fine dice 5-4 per i viola, un successo che riproietta una squadra all’apparenza svuotata in zona Europa League, dalla quale oggi probabilmente si è staccata l’Inter. Imbarazzante ancora una volta l’atteggiamento della squadra di Stefano Pioli: nel derby aveva rinunciato a difendere al 97′, sull’ultimo corner della partita, stavolta invece ha fatto peggio e si è completamente dimenticata di coprire per tutto il secondo tempo, dove ha regalato quattro gol facilissimi agli avversari più un rigore, sbagliato malamente da Federico Bernardeschi. Il bello è che, dopo aver beccato quattro reti in un quarto d’ora da situazione di vantaggio, l’Inter avrebbe pure potuto non perderla, con Mauro Icardi che fra l’88’ e il 91′ ha portato il punteggio da 5-2 a 5-4 e un’occasione nel recupero con salvataggio sulla linea di Davide Astori (autore del 2-2) su Marcelo Brozović, ma quando le annate vanno male la fortuna difficilmente gira nel verso giusto. Vince Paulo Sousa, tecnico destinato a salutare a fine campionato e con il suo avversario odierno, oggi più che mai lontano dalla riconferma, fra i papabili per sostituirlo, vince senza Gonzalo Rodríguez e Nikola Kalinić e pure senza Bernardeschi, tolto con i viola sotto, a fare la differenza sono stati Matías Vecino (non segna mai, quando lo fa sono doppiette) ed El Khouma Babacar, che quando vede l’Inter si trasforma in un cecchino infallibile. Forse non basterà per il sesto posto, ma la Fiorentina ha dimostrato di esserci fra mille difficoltà, tutto il contrario dell’Inter che si è buttata via per l’ennesima volta e ora sarà durissima ripartire.

PRIMO TEMPO

Partita aperta e divertente, anche se molto è dovuto al fatto che le difese facciano acqua quasi da tutte le parti. Buon avvio dell’Inter, al 3′ cross di Perišić sul quale Candreva non ci arriva di un soffio e al 6′, su rimpallo da corner, Gagliardini calcia quasi dal fondo con Tătărușanu attento sul primo palo. Sale di tono la Fiorentina, che inizia a macinare gioco al 9′ con un colpo di testa alto di Bernardeschi su cross di Milić, i viola rapidamente prendono possesso del centrocampo e cominciano a far girare a vuoto l’Inter, quasi sempre incapace di stoppare il possesso palla gigliato. Al 23′, proprio a conclusione di una manovra prolungata, la Viola passa in vantaggio: Borja Valero allarga per il solissimo Milić in una giocata già vista più volte in precedenza, cross basso a tagliare la difesa ospite e inserimento vincente a rimorchio di Matías Vecino col sinistro. Primo gol in campionato per l’uruguayano, che non segnava dall’ultima giornata della passata stagione, doppietta alla Lazio nella sua unica gara a segno. Inesistente l’Inter in difesa ma in soccorso di Pioli arriva Ivan Perišić al 28′, perché il croato fa tunnel proprio a Vecino e apre bene sulla destra per Candreva, rientro per mettere a sedere Milić e assist molto intelligente in mezzo per la battuta a rete del compagno, che apre e chiude un’ottima azione manovrata. Perišić diventa il secondo giocatore in questa stagione interista a raggiungere la doppia cifra, dietro solo a Mauro Icardi che non vuole essere da meno e al 34′ si iscrive a referto pure lui, gran filtrante di João Mário per la corsa dell’argentino che tiene il rientro di Carlos Sánchez e piazza alla destra di Tătărușanu, tornando al gol su azione in trasferta dopo sette mesi. Inter che ribalta la situazione in appena cinque minuti e ventinove secondi ma la Fiorentina ha comunque un sussulto e, dopo un tentativo di gol Olímpico di João Mário, chiude bene la frazione, con un tiro dal limite di Borja Valero sul primo palo messo in corner da Handanović e un maldestro tentativo di autogol di testa di Miranda sventato dal portiere sloveno.

SECONDO TEMPO

L’Inter decide di non giocare e di farsi male da sola: al 51′ inguardabile colpo di testa in orizzontale di Nagatomo, D’Ambrosio si fa superare da Babacar e poi lo trattiene in maniera troppo plateale per non invitare Valeri a fischiare il calcio di rigore. Il senegalese vorrebbe tirare, invece Federico Bernardeschi gli dice di andare via e si incarica lui della battuta, ma tenta un altrettanto orribile mezzo cucchiaio che Handanović respinge senza faticare. Poco dopo Paulo Sousa leva il numero 10, fischiato dallo stadio con lui che chiede scusa, entra Josip Iličić e la musica cambia, perché lo sloveno è molto più ispirato. Handanović respinge un tiro di Borja Valero, sul corner palla a centro area e colpo di testa di Davide Astori che fa 2-2. Si riparte e l’Inter non c’è più, ha ancora subito il contraccolpo psicologico e ne prende un altro, Matías Vecino scambia con Borja Valero e avanza fino ai venti metri per piazzare un destro angolato, partita nuovamente capovolta con la difesa ospite ben oltre i limiti della decenza. Ogni tiro un gol perché l’Inter non difende, al 70′ diventano tre le reti subite nello spazio di appena otto minuti, Vecino lancia El Khouma Babacar che parte in campo aperto, Medel non lo chiude abbastanza e gli concede un facile colpo da biliardo col destro sul secondo palo. Solo dopo la quarta sberla Pioli si ricorda di avere i cambi, fa entrare Éder e Brozović in rapida successione ma non succede nulla, anzi in contropiede con la difesa che pensava a tutt’altro la Fiorentina fa cinque, Salcedo mette in mezzo per El Khouma Babacar (in fuorigioco) e il senegalese fa doppietta. Finita? Sembrerebbe, ma non per Mauro Icardi. All’88’ l’argentino raccoglie un cross di Perišić da sinistra, si gira e piazza il pallone nell’angolino, palo e rimbalzo sulla linea che entra. Ci sarebbero due minuti più recupero per tentare una rimonta in stile Barcellona-PSG, Mauro Icardi fa pure tripletta al 91′ di testa su calcio d’angolo e sul Franchi cala il silenzio (ancor più di prima, visto lo sciopero del tifo, stavolta è per la paura di non vincere), c’è anche un’occasionissima per il 5-5 con corner sul quale Handanović salito in attacco non ci arriva, respinta sui piedi di Brozović che calcia a fil di palo e Astori salva sulla linea.

Domani rischiano di essere cinque i punti che separano l’Inter dall’Europa League, e sei quelli per la Fiorentina rinfrancata e attesa dalla trasferta di Palermo. È un risultato che a conti fatti serve a poco a entrambe, ma che dà al Milan la possibilità di scappare via e ipotecare almeno il sesto posto. I nerazzurri non vincono da quaranta giorni e chiuderanno un mese allucinante ospitando il Napoli: non proprio la squadra migliore da affrontare in questo momento per chi è senza difesa e senza testa.

IL TABELLINO

Fiorentina (3-4-2-1): Tătărușanu; Tomović (54′ Salcedo), Sánchez, Astori; C. Tello (82′ Cristóforo), Vecino, Badelj, Milić; Bernardeschi (58′ Iličić), Borja Valero; Babacar. Allenatore: Paulo Sousa
Inter (4-2-3-1): Handanović; D’Ambrosio, Miranda, Medel, Nagatomo (73′ Éder); Gagliardini, Kondogbia (76′ Brozović); Candreva, João Mário, Perišić; Icardi. Allenatore: Pioli
Arbitro: Paolo Valeri della sezione di Roma 2 (Meli – Crispo; Costanzo; Banti – Giacomelli)
Reti: 23′, 64′ Vecino, 29′ Perišić (I), 34′, 88′, 91′ Icardi (I), 62′ Astori, 70′, 79′ Babacar
Ammoniti: Sánchez, Astori, Cristóforo (F), Handanović (I)
Note: al 52′ Handanović (I) ha parato un rigore a Bernardeschi (F)

[Immagine presa da corrieredellosport.it]