L’ex centrocampista azzurro Di Livio duro sul momento dell’Italia e fiducioso sul futuro del Perugia. Apprezzamenti per Gasperini e Ranieri, sorpresa Chivu all’Inter
Presente alla festa per i 120 anni del Perugia, Angelo Di Livio ha parlato con passione del club umbro e, senza giri di parole, della difficile situazione della Nazionale italiana. L’ex centrocampista della Juventus e della Fiorentina, campione d’Europa nel 2000, ha espresso il desiderio di rivedere il Perugia ai vertici del calcio italiano: “Spero di vedere questo stadio tornare ai massimi livelli, è importante e ha una tifoseria meravigliosa. Bisogna darci dentro, ma stimo molto il direttore sportivo Meluso e so che sta già lavorando per riportare in alto questa società”.
Più dura, invece, la sua analisi sul momento della Nazionale. Dopo la pesante sconfitta per 3-0 contro la Norvegia, Di Livio non ha nascosto il suo disappunto: “Ridicola. Non solo in campo, perché perdere così è umiliante, ma soprattutto per quanto successo con Spalletti: esonerato e poi in panchina. Non mi sembra una cosa da Nazionale”.
Sulla possibilità che Claudio Ranieri diventi il nuovo commissario tecnico, Di Livio si è detto favorevole: “È una garanzia per tutto. Sarei contento, ma spetta a lui: ha già fatto una scelta, anche di cuore. Vuole stare tranquillo dopo tanti anni di grandissimo lavoro”. E se Ranieri accettasse un doppio ruolo? “Se se la sente, ben venga”.
Parlando delle panchine di Serie A, Di Livio ha indicato Gian Piero Gasperini come il suo preferito: “È una garanzia e si vuole confrontare con una piazza importante”. Sorprende invece la scelta dell’Inter di puntare su Cristian Chivu: “Ha fatto bene al Parma, ma non mi aspettavo questo doppio passo. In bocca al lupo”.
Infine, un pensiero sulla Fiorentina, società a cui è molto legato: “Pioli è un grande professionista. Firenze merita rispetto e di provare a sognare qualcosa ogni tanto”. E su Moise Kean: “Deve essere grato alla Fiorentina, ha fatto la sua miglior stagione. Se arriverà una proposta importante, la valuteranno. Ma è difficile trovare una piazza migliore di Firenze”.