L’ex capitano della Juventus Del Piero ha concluso il percorso a Coverciano, presentando una tesi che racconta la sua visione del calcio.
Da oggi, Alessandro Del Piero può essere chiamato anche “Mister”. Con un post pubblicato sui suoi canali social, l’ex capitano della Juventus ha annunciato con orgoglio il completamento del percorso formativo a Coverciano, ottenendo ufficialmente l’abilitazione da allenatore. Il traguardo raggiunto con la discussione della sua tesi intitolata “Uno per tutti (tutti per uno)”, un elaborato che riflette la sua visione del calcio e il valore del lavoro di squadra, maturato in anni di carriera ai massimi livelli.
IL MESSAGGIO
Nel suo messaggio, Del Piero ha ringraziato sentitamente la FIGC e i docenti che lo hanno accompagnato in questo viaggio formativo, sottolineando quanto sia stato importante condividere questo cammino con colleghi e professionisti del settore. Un ringraziamento speciale è stato poi rivolto alla sua famiglia: la moglie e i figli, che lo hanno sostenuto durante gli anni di studio e che lo hanno sorpreso presentandosi a Firenze il giorno della discussione della tesi. Un momento emozionante che ha suggellato un passaggio significativo nella sua vita professionale e personale.
Il nome di Del Piero, ancora amatissimo dai tifosi bianconeri, ha immediatamente riacceso i sogni dei supporter juventini. Sotto al post pubblicato dall’ex numero 10 si sono moltiplicati i commenti di affetto e speranza: in molti lo vorrebbero presto sulla panchina della Juventus, magari al fianco di Antonio Conte in un futuro progetto tecnico. Per i tifosi, il ritorno di Del Piero in un ruolo operativo rappresenterebbe un legame ideale tra passato glorioso e una nuova era da costruire.
L’ex fuoriclasse, che ha sempre mantenuto un profilo elegante e rispettoso nei confronti del club, non ha ancora annunciato i suoi piani futuri. Ma ora, con il patentino in tasca e una visione chiara del calcio moderno, Del Piero è pronto a iniziare una nuova avventura, questa volta in panchina. E chissà che il suo cammino da allenatore non lo riporti proprio lì dove tutto è cominciato: a Torino, con la maglia bianconera nel cuore.