Il tecnico salentino invita i suoi a non sottovalutare gli avversari, vincere ancora sarà molto difficile.
Si avvicina il debutto in campionato contro la Sampdoria e Conte suona la carica, cercando di mantenere alta la tensione: “La mentalità vincente si acquisisce vincendo. Quando vedi il percorso che hai fatto per arrivare al successo, provi sensazioni uniche, che ti ripagano dei sacrifici. Chi vince vuole continuare a farlo”. Il tecnico bianconero è quindi conscio del fatto che la Vecchia Signora debba ricoprire il ruolo di favorita in virtù dei risultati ottenuti nelle ultime due stagioni, ma riconosce anche la forza degli avversari: “Quest’anno sarà molto dura, abbiamo diverse concorrenti che si sono rinforzate, spendendo di più rispetto alla Juventus”. L’allenatore invita poi i suoi a non sottovalutare i blucerchiati, che nella stagione scorsa sono stati gli unici a sconfiggere i bianconeri sia all’andata che al ritorno: “Mi auguro che domani vada diversamente. Affrontiamo un’ottima squadra composta da elementi giovani e alla guida c’è un maestro come Delio Rossi, ma noi dobbiamo vincere”.
La condizione fisica dei giocatori bianconeri non è ancora al top, ma Conte non fa drammi: “In questo periodo sarei molto preoccupato se la Juve stesse bene fisicamente, significherebbe che non si è lavorato tanto”. Secondo il tecnico nessuna squadra, al momento, può essere al 100%, facendo notare a tal proposito come per la sfida di Supercoppa si sia dovuto affidare per dieci undicesimi alla formazione dell’anno scorso, l’unica in grado di garantirgli una certa sicurezza tattica.
Sul fronte mercato, l’allenatore bianconero si è detto contento dei tre nuovi arrivati e convinto del fatto che potranno dare una grossa mano, smentendo così l’esistenza di un “caso Llorente”. Il tecnico sa però che la rosa è incompleta e anche se mancano pochi giorni alla chiusura del calciomercato, si è detto fiducioso sull’operato della dirigenza: “C’è tutto il tempo per centrare gli obiettivi di cui abbiamo parlato con la società”.
Conte ha poi detto la sua anche sull’annoso problema del razzismo negli stadi: “Tutto il movimento si deve ribellare di fronte a qualsiasi gesto violento o atto di intolleranza da parte dei tifosi. I media per primi non dovrebbero dare importanza a questi episodi”. Secondo il tecnico salentino si parla tanto, ma nessuno sembra disposto a cambiare veramente le cose. Per questo, l’unica soluzione è chiudere le curve di qualsiasi stadio: “Dopo due, tre o quattro volte senza curva, i tifosi ci penseranno bene prima di rifarlo”.