Antonio Conte alla vigilia di Napoli-Udinese: focus sulla crescita del club, sull’importanza delle infrastrutture e sulla necessità di affrontare ogni partita con determinazione, senza guardare ai risultati delle altre squadre.
Alla vigilia della sfida contro l’Udinese, il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa dal centro tecnico di Castel Volturno, affrontando diversi temi: dal momento della squadra alle prospettive future del club, fino alla sua visione sul progetto partenopeo.
Conte ha ribadito il suo obiettivo principale: far crescere il Napoli a livello strutturale, oltre che tecnico. “Ovunque sono stato, il club è migliorato sotto tutti i punti di vista. Qui voglio lasciare qualcosa di importante, proprio come dicono gli All Blacks: lascia la maglia migliore di come l’hai trovata. Non dobbiamo pensare solo a chi comprare per 50-60 milioni, ma a costruire infrastrutture, un settore giovanile, una vera Casa Napoli”.
Il tecnico ha poi elogiato il lavoro del direttore sportivo Manna, sottolineando che il suo compito è supportare la crescita del club e dare consigli, senza pretendere spese esorbitanti. “Non sono qui per chiedere giocatori, ma per costruire un progetto solido e duraturo”.
La sfida contro l’Udinese
Parlando della partita, Conte ha messo in guardia la squadra: “Non temiamo nessuno, ma rispettiamo tutti”. L’Udinese, secondo il tecnico, è una squadra fisica, forte sulle palle inattive e pericolosa in ripartenza. “Servirà grande attenzione per portare a casa i tre punti”.
Su alcuni nuovi innesti, Conte ha chiarito la loro situazione:
- Buongiorno sta recuperando ma partirà dalla panchina, con Juan Jesus titolare.
- Billing ha svolto un’amichevole per trovare ritmo e sta entrando nei meccanismi della squadra.
- Okafor, arrivato da pochi giorni, sarà in panchina ma con un minutaggio molto limitato.
Sulle recenti sconfitte delle rivali, Conte ha ribadito che la squadra non deve farsi influenzare dai risultati degli altri. “Guardiamo solo alla nostra crescita. Ogni gara va sudata e affrontata con il massimo impegno”.
Il metodo Conte e i margini di crescita
Infine, ha parlato del suo approccio metodologico: “Nella vita bisogna sempre voler imparare. Anche il mio anno di stop mi ha permesso di studiare e migliorarmi. La squadra sta crescendo, gioca un calcio importante e ha ancora margini di miglioramento. Serve tempo, ma il percorso è quello giusto”.
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