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RANIERI ROMA

Il tecnico giallorosso Ranieri si racconta ai microfoni di Rai Radio 1: dal futuro lontano dalla panchina al legame con la Roma

Claudio Ranieri, attuale allenatore della Roma, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio 1 durante la trasmissione Un Giorno da Pecora, affrontando con il consueto stile schietto e ironico diversi temi, dal suo futuro professionale al calcio italiano, passando anche per considerazioni personali e politiche.

Alla domanda su cosa farà una volta conclusa la carriera da allenatore, Ranieri ha risposto con la passione che lo contraddistingue: “Quando smetterò di allenare, dovrò pensare a fare il bene della Roma in un altro modo. Sarà un compito importante e difficile, ma voglio continuare a dare il mio contributo”.

Colpisce la sua immagine pubblica di “persona normale”, un aspetto che oggi viene apprezzato più che mai. “È vero, mi vedono come uno normale. Evidentemente, oltre all’allenatore, piace anche l’uomo. E questo mi fa piacere”, ha detto. Un paragone curioso è stato fatto con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anch’egli molto stimato per la sua sobrietà. Ranieri ha sorriso: “Forse abbiamo bisogno di più normalità, in mezzo a tutti questi social e meme”.

Parlando del suo futuro, ha escluso un coinvolgimento in politica: “No, grazie. So quali sono i miei limiti. Allenare e fare politica sono due mestieri diversi. In panchina studi l’avversario, in politica a volte ce l’hai dentro casa”. E aggiunge con ironia: “Sono molto democratico, purché si faccia quello che dico io”.

Sulla corsa scudetto tra Inter e Napoli, Ranieri si è mantenuto neutrale: “Li ho allenati entrambi, che vinca il migliore”. E a proposito della partita Torino-Roma, ha commentato: “Giusto giocare domenica. Non è stata spostata per noi, ma per altri. Va bene così”.

Alla domanda sul giocatore più forte mai allenato, ha preferito non sbilanciarsi: “Non voglio fare torti a nessuno, mi astengo. Da buon democristiano”, ha scherzato. E sul referendum ha aggiunto: “Il voto è segreto, me lo hanno insegnato i miei genitori”.

Infine, parlando del futuro della Roma, ha rivelato con un sorriso: “Il prossimo allenatore? Posso dirvi solo che sarà più giovane di me”.