Falcinelli mette paura al Napoli con un rigore ma ci pensano Callejón e una doppietta del Pipita a calmare gli animi e tranquillizzare Sarri dalla panchina. Napoli solo al primo posto a +4 sull’Inter
L’Inter si è fermata nuovamente, i napoletani sono speranzosi innanzi a questi numeri, sognare è bello ma lungi da loro esclamare la frase ”Lo scudetto è nostro” perché regna la superstizione tra la gente di Napoli, e bisogna chiarire sempre che l’obiettivo è la Champions League che manca da due anni. L’altra faccia invece è sicura, vogliosa di festeggiare il tricolore dopo ben ventisei anni, siamo a gennaio, troppo presto per tirare le somme ma intanto le tira Maurizio Sarri con il suo Napoli che ha chiuso in bellezza il girone di andata con quarantuno punti laureandosi Campione d’Inverno. Questa sera era cruciale, contro quel Sassuolo che il 23 agosto siglò quella sconfitta amara per un nuovo Napoli, già stroncato sul nascere, già a inneggiare l’esonero di Sarri. Ma per lui non è stata che altro una svolta dopo quella sera, una svolta che sappiamo tutti come si è evoluta, prendendosi anche una rivincita personale su chi aveva criticato gli azzurri senza dargli tempo.
PRIMO TEMPO
Nella serata c’è voglia di festeggiare ma il brivido e lo sgomento arriva al 3′ di gara con il rigore di Diego Falcinelli, procurato da Sansone che salta Hysaj e viene atterrato da Albiol. Giacomelli è sicuro, il sostituto di Berardi spiazza Reina e sigla il suo primo gol in Serie A, altro nome nel taccuino del Napoli, squadra favorita per giocatori che segnano le loro prime reti contro gli azzurri. Sarri e squadra non si danno già per vinti, c’è tempo e al 19′ arriva il primo gol, attesissimo, di Jose Callejón: passaggio di Hamšík per Insigne che salta la difesa grazie al filtrante del compagno, punta un difensore romagnolo, aspetta l’inserimento dello spagnolo il quale con un semplice tocco fulmineo con la fronte, batte Consigli sul primo palo e firma il pareggio. Callejón non segnava dal 18 aprile in campionato, contro il Cagliari, e si porta a sette gol stagionali. Al 35′ ci prova Insigne con il suo destro a giro che sibila di poco fuori sul secondo palo. Ma a tre minuti dall’intervallo c’è il meritato vantaggio che parte da Hamšík sulla destra, chiurgico passaggio in mezzo per Gonzalo Higuaín, per quest’ultimo semplice tocco con il piatto, Consigli è spiazzato ed è 2-1.
SECONDO TEMPO
Il secondo tempo è del Napoli, ma conclude poco e più che altro pensa a contenere la comunque ottima squadra ospite. Bisogna aspettare l’87 con l’azione più pericolosa da parte degli undici di Di Francesco: Sansone mette in mezzo, Reina smanaccia, controcross per Pellegrini, frustata al pallone che sfiora il primo palo di Reina, brividi soprattutto per il mancato intervento in scivolata di Sansone. Ma si chiude alla fine, con azione da Real Madrid orchestrata da Callejón verso Gonzalo Higuaín, lo spagnolo suggerisce per l’argentino dalla linea di fondo, il Pipita salta tutti e con sinistro violento trova il secondo palo negli spazi stretti, Consigli tocca con la punta ma è 3-1.
Triplice fischio e tutti contenti, il Napoli continua la sua camminata solitaria per la vetta, almeno per ora. Higuaín fenomenale: venti gol in altrettante giornate di campionato.
[Immagine presa da tuttosport.com]