Capello elogia la professionalità di Frattesi, sottolinea l’esperienza vincente di Ranieri e analizza il mancato feeling tra Fonseca e la squadra.
Fabio Capello, intervenuto a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, ha analizzato diversi temi legati al calcio italiano, soffermandosi in particolare su alcune figure chiave come Claudio Ranieri e Davide Frattesi. Capello ha sottolineato il valore dell’esperienza nei tecnici come Ranieri, elogiandolo per la capacità di riportare serenità a squadra e tifosi: “Ranieri è una persona anziana, ma la sua esperienza è un pregio, non un limite. I giocatori lo ascoltano perché sa toccare le corde giuste e capisce profondamente il calcio. I risultati ottenuti sono una logica conseguenza di questa competenza”.
L’ex tecnico di Roma, Milan e Real Madrid ha respinto le critiche basate sull’età di Ranieri, paragonandolo a Carlo Ancelotti: “Dicevano che Ancelotti era bollito, ma al Real Madrid sta vincendo tutto. Lo stesso vale per Ranieri, che sta dimostrando il suo valore a Roma. L’esperienza è una qualità importante e non va sottovalutata”.
FRATTESI
Capello ha poi parlato di Davide Frattesi, centrocampista dell’Inter, che negli ultimi tempi ha trovato meno spazio rispetto alle attese: “Frattesi è un ottimo giocatore, ma stare in panchina non piace a nessuno. Potrebbe chiedere di andare via se questa situazione dovesse continuare”. Tuttavia, Capello ha elogiato l’atteggiamento del giovane centrocampista: “È un ragazzo serio, sempre pronto e positivo. Anche quando entra dalla panchina, non fa smorfie o si mostra seccato, ma dà sempre il massimo. Questo è molto positivo per la squadra, soprattutto per una come l’Inter, che punta a tanti obiettivi e ha bisogno di tutti i suoi giocatori”.
FONSECA
Sul tema dell’addio di Fonseca, Capello ha attribuito il fallimento del tecnico alla mancanza di sintonia con la squadra: “Quando si sceglie un allenatore, si spera sempre di fare la scelta giusta, ma con Fonseca il feeling con i giocatori non è mai nato. Si sono viste situazioni che non si erano mai viste prima al Milan. Senza il rispetto reciproco tra tecnico e squadra, è difficile ottenere risultati”.
Infine, Capello ha ribadito l’importanza del rispetto e della credibilità, affermando che un allenatore costruisce la fiducia del gruppo giorno dopo giorno, attraverso il lavoro quotidiano.