Con l'ultima giornata di campionato, coincisa con una sconfitta sul campo del Chievo per 2-1, si chiude la storia di quattro grandissimi eroi della storia recente interista, per Esteban Cambiasso, Diego Milito e Javier Zanetti la gara del Bentegodi è stata l'ultima in maglia nerazzurra.
Stasera a Verona si è chiusa un'epoca: dalla prossima stagione nell'Inter non ci saranno più giocatori della squadra che nel 2010 ha conquistato cinque indimenticabili trofei. Gli ultimi reduci del triplete con Mourinho e delle due successive coppe con Benítez hanno terminato il loro percorso e si apprestano a una nuova avventura, o in un'altro club o in un ruolo fuori dal campo. Per Cambiasso, Milito, Samuel e Zanetti non si tratta di un semplice addio, quanto di un commosso saluto alla squadra di cui sono stati grandissimi protagonisti nel corso della propria carriera: 858 partite per il capitano, arrivato nel 1995; 431 gare per El Cuchu, uno dei primi del ciclo vincente avviato da Mancini nel 2004; 236 per il Muro, straordinario leader difensivo dal 2005; 172 con 75 gol, tra cui i due della notte di Madrid, per il Principe arrivato giusto in tempo per vincere tutto nel 2009. Con loro si congedano anche Luca Castellazzi e MacDonald Mariga, il primo arrivato dopo la vittoria in Champions e il secondo già presente nella prima parte del 2010, in questo modo la rosa della prossima stagione sarà composta solamente da giocatori che con l'Inter hanno vinto al massimo la Coppa Italia del 2011. La rivoluzione annunciata da Erick Thohir sarà inevitabile, perché si chiude realmente una lunghissima e felice pagina di storia dei colori nerazzurri, e non sarà certo facile non vedere più un campo un totem come Zanetti, l'unico dei quattro leader argentini che si ritira. L'ultima presenza per tre di loro (Samuel non è stato impiegato, reduce da un fastidio muscolare accusato in settimana) è coincisa con una sconfitta, ma il risultato aveva ben poco valore visto che il quinto posto era stato già raggiunto la scorsa settimana battendo 4-1 la Lazio. Anche per il Chievo la gara di stasera non contava praticamente nulla, con la salvezza in tasca da sette giorni grazie al successo di Cagliari, è stata quindi una serata tranquilla per celebrare al meglio il dodicesimo campionato di Serie A della storia gialloblù, con una sola retrocessione datata 2007: un piccolo miracolo sportivo. Corini ha lasciato spazio a varie seconde linee, dal terzo portiere Squizzi (capitano) all'esterno Lazarevic, Mazzarri nemmeno nell'ultima di campionato si priva del suo 3-5-2, con Cambiasso al centro della difesa e la prima da titolare di Rubén Botta. Arbitra un debuttante, Gianluca Manganiello della sezione AIA di Pinerolo.
PRIMO TEMPO
Ritmo non così basso per essere una tipica gara di fine stagione, nonostante le occasioni da gol latitino. Primo squillo di marca veronese al decimo minuto, quando Paloschi stacca di testa a centro area e colpisce la traversa, per l'Inter invece un paio di tentativi frutto di giocate personali, la prima di Botta (sinistro alto) e la seconda di D'Ambrosio (rasoterra dopo una buona giocata sull'esterno, Squizzi in angolo). Rischia tanto Carrizo quando esce in maniera scriteriata dall'area di rigore e deve ringraziare Cambiasso che anticipa Paloschi liberando in fallo laterale, il portiere argentino è fortunato un paio di minuti dopo quando il diagonale di Lazarevic sbatte sul palo e gli finisce tra le braccia, altrimenti sarebbe stato 1-0. In chiusura di tempo, al 41', passa l'Inter con l'ex di giornata Marco Andreolli, bravo a buttare dentro un calcio di punizione battuto dalla destra da Taïder e respinto corto da Rubin, per il difensore che ha trovato poco spazio in questa stagione si tratta del primo gol stagionale, l'unica altra precedente rete in maglia nerazzurra risaliva al 29 novembre 2006, in un 4-0 al Messina di Coppa Italia.
SECONDO TEMPO
Ranocchia sostituisce Campagnaro, per venti minuti e più non succede assolutamente nulla, con i tifosi presenti al Bentegodi interessati più che altro ai risultati dagli altri campi (quelli del Chievo festeggiano i cinque gol subiti dal Verona a Napoli, nel settore ospiti si esulta per le reti di Parma e Torino che escludono il Milan dalle coppe europee). Dopo un bello strappo di Kovacic che si infila in un varco e poi serve all'indietro Taïder, il cui tiro viene ribattuto, Corini azzecca la mossa vincente inserendo in campo Victor Obinna, che al primo pallone toccato pareggia con un sinistro da posizione angolata sul primo palo non coperto da Carrizo, per il nigeriano (portato in Italia proprio dall'Inter nel 2005 e girato al Chievo, giocò in nerazzurro nella stagione 2008-2009 segnando alla Roma) primo gol stagionale con tanto di capriole. Obinna è scatenato e ci prova da tutte le posizioni, il suo ingresso dà la scossa al Chievo, ora molto più propositivo, all'Inter invece il risultato importa relativamente e c'è spazio per il giovane Federico Bonazzoli, classe 1997 già visto per qualche minuto in Coppa Italia contro il Trapani a dicembre e al debutto in Serie A. Al 90' bel duetto tra Dramé e Victor Obinna, conclusione dell'attaccante neanche troppo centrale, Carrizo ancora una volta dorme e si fa sorprendere e così il Chievo la vince con la doppietta del nigeriano subentrato negli ultimi venti minuti.
Finisce 2-1, il Chievo chiude a trentasei punti superando il Sassuolo per la sedicesima posizione, Inter quinta a quota sessanta. I quattro grandi campioni al passo d'addio salutano i propri tifosi sotto la curva trattenendo a stento le lacrime, da domani in casa nerazzurra sarà tempo di pensare a una nuova stagione inevitabilmente molto diversa da quella appena conclusa.
IL TABELLINO
Chievo (5-3-2): Squizzi; Frey, Dainelli (72' Obinna), Bernardini, Dramé, Rubin; Radovanovic (62' Kupisz), Hetemaj (86' Calello), Bentivoglio; Lazarevic, Paloschi. Allenatore: Corini
Inter (3-5-2): Carrizo; Campagnaro (46' Ranocchia), Cambiasso, Andreolli; Zanetti, R. Álvarez, Taïder, Kovacic (82' Guarín), D'Ambrosio; Botta (85' Bonazzoli), Milito. Allenatore: Mazzarri
Arbitro: Gianluca Manganiello di Pinerolo (Di Iorio – Fiorito; Meli; Banti – Russo)
Reti: 41' Andreolli (I), 73', 90' Obinna
Ammoniti: Andreolli (I), Dramé, Frey (C)
[Immagine presa da inter.it]