Con Vincenzo Italiano in panchina, il Bologna si conferma la squadra più letale nei secondi tempi: intensità, cambi decisivi e un Dall’Ara infuocato
Nel panorama della Serie A 2025, c’è una squadra che più di tutte si trasforma dopo l’intervallo: è il Bologna di Vincenzo Italiano. I rossoblù, soprattutto tra le mura amiche del Dall’Ara, cambiano volto nei secondi 45 minuti, diventando una macchina da guerra capace di ribaltare partite e travolgere gli avversari con intensità, organizzazione e un legame sempre più forte con il proprio pubblico.
Il dato è inequivocabile: nel 2025 solo Roma e Napoli sono riuscite a strappare un punto al Bologna, ma molte delle vittorie rossoblù sono nate proprio nella seconda metà di gara. L’1-0 inflitto all’Inter nel finale, il pareggio acciuffato contro il Napoli, le rimonte contro Cagliari e Milan: sono tutti esempi di una squadra che cresce col passare dei minuti e che ha costruito la propria corsa alla Champions League proprio nella ripresa.
Le statistiche, riportate dal Corriere di Bologna, confermano questa tendenza: i felsinei hanno guadagnato ben 18 punti solo nei secondi tempi, grazie a 36 gol segnati e 20 subiti nella seconda frazione. Se le partite finissero al 45’, il Bologna sarebbe decimo con 42 punti. Ma è proprio nella parte finale dei match che la squadra di Italiano trova la sua vera identità, risalendo la classifica fino a lottare per un posto in Europa che conta.
Un ruolo fondamentale lo giocano anche i cambi, spesso decisivi nel cambiare l’inerzia delle partite. Contro l’Inter, ad esempio, Cambiaghi ha acceso la scintilla, mentre Orsolini ha messo la firma sulla vittoria con una giocata da campione. La profondità della rosa permette a Italiano di mantenere alto il ritmo e l’intensità, caratteristiche che stanno diventando il marchio di fabbrica del suo Bologna.
Alle spalle dei rossoblù, in questa speciale classifica dei punti guadagnati nella ripresa, ci sono Napoli e Roma con +15, seguite da Genoa, Atalanta e le big Juventus, Inter e Milan. Ma nessuna ha la continuità e la forza mentale del Bologna nel secondo tempo.
La corsa alla Champions passa da qui: dalla capacità di non mollare mai, di colpire quando gli altri calano, e di trasformare ogni secondo tempo in un’occasione per sognare in grande.