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Alle ore 18, allo stadio Dall’Ara di Bologna, si terrà “il derby dell’ Appennino”, tra felsinei e viola valevole per la trentacinquesima giornata di campionato, una sfida storica fatta di ricordi in bianco e nero.

 

L’incontro tra Bologna e Fiorentina ha sempre un sapore speciale, quel retrogusto di entroterra tosco – emiliano, farcito di ricordi sfocati.
Erano gli anni ’60 quando le due compagini, separate da quella striscia di terra fatta di montagne e vigneti, lottavano per i traguardi più ambiziosi, sospinte da campioni immortali e guidate da presidenti gentiluomini.
Il Bologna del compianto Dall’Ara, nel ’64 riusci a riportare lo scudetto all’ombra di San Petronio dopo ben 23 anni di attesa, battendo nello spareggio decisivo, la grande Inter di Herrera, grazie ad un’autorete di Facchetti e un gol del bomber Harald Nielsen (capocannoniere quell’anno con ben 21 centri):
La viola replicò al successo felsineo nella stagione ’68 – ’69, sotto la guida tecnica di Bruno Pesaola, trascinata dalle marcature del brasiliano Amarildo e dalla sapiente regia di De Sisti.
Per quasi cinquant’anni, poi, i successi hanno lambito altri lidi, specie quelli delle grandi tre del nord, lasciando alle due storiche città dell’Appennino, nient’altro che poche briciole.
Il Bologna da “squadra che tremare il mondo fa” (il motto che accompagnava i rossoblu di Arpad Weisz nel 1937, quando surclassarono il Chelsea all’ Expo universale di Parigi) ha visto parecchio ridimensionata la propria caratura internazionale, spostando il proprio baricentro dall’Europa delle grandi alla  provincia che lotta serratamente per rimanere nella massima serie.
Sorte ben più controversa quella della Fiorentina, che ha sfiorato il successo sia in campionato nel 1982( quando concluse la stagione ad un solo punto di distanza dalla Juventus di Rossi, Scirea, Gentile, Cabrini e Zoff) , che in Europa, fermata ancora dalla Juve nella finale tutta italiana di Coppa UEFA del 1990.
Bologna e Fiorentina ad oggi si affrontano senza ambizioni di vertice: I felsinei sono alla disperata ricerca di un successo in chiave salvezza, nella speranza che il Sassuolo, che è terzultimo con gli stessi punti dei rossblu, non riesca a superare l’ostacolo Juventus, lanciatissima verso la conquista del terzo scudetto di fila.
Diversa è invece la situazione dei viola che, ormai, hanno ben poco da chiedere a questa annata, con un piazzamento in Europa League già in cassaforte e, la zona Champions, troppo distante per poter essere anche solo sognata.
Non rimane che aspettare il verdetto del campo tornando anche se per poco e con un pizzico di nostalgia, a quei glorosi anni patinati di miracoli sportivi.

 

 

LE FORMAZIONI UFFICIALI

Bologna (3-5-1-1): Curci; Antonsson, Natali, Cherubin; Garics, Khrin, Pazienza, Christodoulopoulos, Morleo; Kone, Acquafresca.
A disp.: Stojanovic, Mantovani, Sorensen, Cech, Friberg, Laxalt, Ibson, Moscardelli, Paponi, Bianchi, Cristaldo. All.: Ballardini
Fiorentina (4-3-1-2): Neto; Tomovic, Rodriguez, Diakite, Vargas; Aquilani, Pizarro, Borja Valero; Ilicic; Cuadrado, Joaquin.
A disp.: Rosati, Lupatelli, Roncaglia, Compper, Savic, Bakic, Anderson, Wolski, Ambrosini, Matos. All.: Montella

[fonte immagine: ilrestodelcariìno.it]