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Secondo pareggio consecutivo per gli azzurri: dopo lo stop di Bologna, con il pari subito al novantesimo, è 1-1 contro il Chievo, ma in questo caso la rete nel finale è servita a ottenere un punto quando ormai la sconfitta stava materializzandosi.

 

Il Chievo ha fatto lo "scherzo" al Napoli, per usare le parole della vigilia di Rafa Benítez, e per poco non è riuscito a portare a casa il bottino pieno. Per oltre un'ora i gialloblù sono stati in vantaggio al San Paolo, con lo 0-1 segnato ironicamente proprio da un napoletano (Gennaro Sardo, non nuovo a certi exploit contro le sue origini) e una resistenza che con il passare dei minuti sembrava essere vincente, prima del nuovo errore di Puggioni costato ancora una volta punti al fotofinish. È stato un Napoli pessimo, e in casa azzurra non ci si deve neanche aggrappare troppo alla sfortuna rappresentata dai tre legni colpiti perché la prestazione è stata estremamente negativa, soprattutto nel primo tempo. A Bologna la delusione c'era stata per come erano sfumati i due punti, questo pomeriggio invece a creare malumore è stato quasi tutto, visto che quella risposta attesa da società e tecnico non è arrivata, e ora la qualificazione alla Champions League comincia a essere messa in discussione: la Juve è ormai irraggiungibile, la Roma potrebbe portarsi a più cinque (ma domani mattina dovrà vincere a Verona contro l'Hellas e non sarà una passeggiata) e la Fiorentina, quarta, ha una grande occasione per mettersi in scia (favorita nonostante le assenze in casa col Genoa). Nemmeno il ritorno di Marek Hamšík dall'inizio (non giocava titolare dalla sconfitta contro la Juventus del 10 novembre) è servito a dare la scossa giusta, lo slovacco è stato schierato nel tridente dietro a Higuaín assieme a Callejón e Mertens, mentre in difesa la squalifica di Federico Fernández ha ridato spazio dal primo minuto a Miguel Ángel Britos, solo panchina per Jorginho. Corini si presenta con un 3-5-2 che in realtà sembra più un 5-3-2 vista la posizione bassa dei due esterni Dramé e Sardo.

PRIMO TEMPO
Il fatto che il Napoli non sia in una gran giornata si capisce fin dalle prime battute, perché l'avvio dei padroni di casa è piuttosto lento e senza la giusta concentrazione per cercare di sfondare la difesa avversaria. Un colpo di testa alto di Mertens su cross dalla destra di Maggio è la prima occasione del match, ma la seconda è molto più importante perché è quella che sblocca la partita: al 18' uno-due tra Gennaro Sardo e Cyril Théréau, l'esterno nato a Pozzuoli avanza qualche metro e fa partire un gran tiro all'angolino solo sfiorato da Rafael Cabral per il vantaggio del Chievo. Primo gol in campionato segnato dal giocatore campano, il secondo in carriera al "suo" Napoli (aveva dichiarato di non voler esultare in caso di marcatura ma i festeggiamenti ci sono invece stati) dopo uno del 2 febbraio 2011 al Bentegodi. La reazione azzurra si concretizza al 25' e in maniera evidente, solo che Higuaín riesce nell'incredibile impresa di sbagliare un gol fatto da un metro, mandando addirittura il pallone in fallo laterale con la porta davanti su tiro-cross di Callejón, è un erroraccio che pesa tantissimo sull'economia della partita specialmente per il giocatore argentino, nell'ultimo quarto d'ora il Napoli va vicino due volte al pareggio ma al 36' la conclusione di Mertens, al termine di uno scambio tra Callejón e Džemaili, finisce sul palo e al 43' Puggioni blocca a terra un destro ancora dell'esterno offensivo spagnolo prelevato dal Real Madrid.

SECONDO TEMPO
La carica prova a darla Hamšík, subito al tiro dopo poco più di due minuti con un sinistro dal limite deviato in calcio d'angolo, nell'azione successiva cross di Higuaín con Puggioni a vuoto ma Albiol manda alto da dentro l'area. Il Chievo capisce di doversi esclusivamente difendere per portare via qualcosa dal San Paolo e rispetto al propositivo primo tempo se ne sta arroccato dietro a copertura della porta, è normale che siano gli azzurri a fare la partita e al 51' Higuaín non riesce a trovare la porta girando sul fondo col mancino un cross di Mertens. La pressione dei padroni di casa non è insistente ed è data quasi solo dalle iniziative del belga, l'unico continuo per tutto l'arco dei novanta minuti, è proprio l'ex AZ Alkmaar a procurarsi una punizione dal limite al 67' e colpire il palo con Puggioni immobile. Il terzo legno di giornata lo colpisce Lorenzo Insigne, subentrato a Maggio (fischiatissimo dopo una serie di errori al momento dell'uscita dal campo) poco prima, scheggiando la traversa dopo un lancio sul quale Higuaín non era potuto arrivare, a due minuti dalla fine l'ennesima giocata importante di Mertens fa pervenire il pallone in area a Raúl Albiol, il difensore spagnolo la controlla in qualche modo e calcia verso la porta, Puggioni non interviene con la giusta decisione e il Napoli pareggia. Primo gol in Serie A per l'ex Valencia ma secondo grave errore di fila del portiere clivense, già autore di una papera su tiro-cross di Alessandro Lucarelli domenica scorsa nel recupero del match contro il Parma. Nei pochi minuti rimasti per tentare il ribaltone finale (il pareggio arriva all'88') Insigne ha una palla discreta dentro l'area ma calcia debolmente e stavolta Puggioni può bloccare.

Dopo quattro vittorie consecutive in casa contando tutte le competizioni si ferma il Napoli, pari sanguinoso perché la classifica non sorride più ai partenopei dopo qualche passaggio a vuoto di troppo fatto da novembre in poi, sarà necessaria una svolta fra una settimana con la trasferta di Bergamo e magari qualche accorgimento negli ultimi giorni di mercato: la tifoseria ha criticato durante e dopo la partita il presidente Aurelio De Laurentiis e lo stesso Benítez chiede rinforzi, l'innesto di Jorginho (entrato nella ripresa senza incidere) non può bastare. Punto invece preziosissimo per il Chievo, sempre a caccia di risultati importanti per allontanarsi dalla zona retrocessione, così i gialloblù si portano a diciotto punti, uno in più di Bologna e Sassuolo che però devono ancora giocare, il prossimo impegno sarà al Bentegodi contro la Lazio.

IL TABELLINO
Napoli (4-2-3-1):
Rafael Cabral; Maggio (79' Insigne), Albiol, Britos, Réveillère; Džemaili (57' Jorginho), Inler; Callejón, Hamšík, Mertens; Higuaín. Allenatore: Benítez
Chievo (3-5-2): Puggioni; Frey, Dainelli, Cesar; Sardo, Bentivoglio (72' Radovanovic), Rigoni, Hetemaj, Dramé; Paloschi (79' Estigarribia), Théréau. Allenatore: Corini
Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia (Stallone – Ghiandai; Petrella; Giacomelli – La Penna)
Reti: 18' Sardo (C), 88' Albiol
Ammoniti: Maggio (N), Cesar, Dainelli (C)

[Immagine presa da gazzetta.it]