L’Inter cambierà proprietà nelle prossime ore. Manca soltanto l’annuncio del passaggio da Suning a Oaktree, con Steven Zhang che non è riuscito a rendere il prestito.
Il comunicato di sabato, con Steven Zhang che anticipava le difficoltà nel restituire il prestito a Oaktree, era sembrato tanto un messaggio d’addio all’Inter. E così sarà, perché dopo quasi otto anni si chiude l’esperienza di Suning alla guida del club che ventinove giorni fa ha vinto lo scudetto. Sette i trofei, tutti dal 2021 a oggi, con due volte la Serie A e la Coppa Italia più tre volte di fila la Supercoppa Italiana. Nelle prossime ore il fondo americano formalizzerà il passaggio del 99,6% delle azioni dell’Inter, complice la mancata restituzione del prestito da 275 milioni (più interessi maturati negli anni, per un totale di circa 375 milioni) sottoscritto nel 2021. Oaktree aveva già due uomini nel Consiglio d’Amministrazione della società, Carlo Marchetti e Amedeo Carassai. Per Zhang fino a una settimana fa sembrava in dirittura d’arrivo un nuovo finanziamento, con Pimco, che gli avrebbe permesso di tenere l’Inter. Poi la situazione non si è chiusa a buon fine, portandolo a esternare il suo disappunto nella giornata di sabato. E ora sarà avviata la procedura di escussione del pegno, ossia delle azioni della società come da accordi stabiliti tre anni fa al momento della definizione del prestito. L’Inter era diventata di Suning nel 2016, con l’acquisto dal precedente prioritario Erick Thohir. Ora, per la prima volta nella sua storia, sarà americana.