Approvato questa sera l’emendamento Mulè, che dà più autonomia alle leghe rispetto alla FIGC. Un qualcosa su cui UEFA e FIFA sono contrarie, tanto da aver minacciato in una lettera l’esclusione delle squadre italiane dalle coppe europee e l’organizzazione degli Europei del 2032. Ma la Lega Serie A per il momento esulta, con il commento da parte del presidente Lorenzo Casini.
«L’approvazione dell’emendamento al decreto sport in Commissione cultura e sport della Camera darà maggiore rappresentatività alla Lega Serie A nel sistema federale – ha commentato Lorenzo Casini – . Ciò rappresenta, dopo anni, un primo traguardo importante. Viene infatti affermato un principio cardine delle democrazie contemporanee, quello della “no taxation without representation” – su cui i vertici della Figc erano stati da me sollecitati già nel marzo 2022, purtroppo senza alcun seguito fino ad oggi – per cui la Serie A vedrà finalmente riconosciuto un ruolo adeguato rispetto al sostegno economico che fornisce all’intero movimento del calcio. La norma è un primo passo, indispensabile, del percorso di riforme che la Serie A ha chiesto da tempo.
L’attenzione rivolta dalle massime istituzioni del Paese alla definizione di misure e strumenti necessari per una riforma profonda del settore mostra che il calcio inizia finalmente a essere considerato un comparto industriale, alla stregua di altri settori che contribuiscono alla crescita economica e sociale del Paese.
Oggi è un nuovo giorno – ha proseguito il Presidente della Lega Serie A –, che deve portare all’evoluzione e alla crescita del nostro movimento di cui la Serie A è, e deve essere, parte trainante a beneficio anche dei giovani, dello sport di base e delle nazionali.
Ringrazio il Governo, con il Ministro Andrea Abodi, e il Parlamento per l’indagine conoscitiva del Senato e per il lavoro svolto dalla Camera sull’emendamento dell’On. Giorgio Mulè, per quanto fatto per raggiungere questo primo, importante, risultato».