Scene assurde dalla Serie C, che ancora una volta dimostra tutte le sue difficoltà nel regolare svolgimento del campionato. Cuneo-Pro Piacenza si è regolarmente giocata, ma undici contro sette (per qualche minuto in otto) e il punteggio finale è 20-0 (non è un refuso).
Sedici gol in un tempo e venti in una partita riscrivono i libri di storia del calcio italiano, ma è un’altra pagina nera per la Serie C. Si è conclusa da pochi istanti Cuneo-Pro Piacenza, gara valida per la ventiseiesima giornata del Girone A, e il risultato finale è 20-0 perché gli ospiti si sono presentati con soli sette giocatori fra cui Picciarelli, massaggiatore del club che è uscito nel secondo tempo per infortunio quando nel frattempo era entrato Isufi, inizialmente presente in distinta ma poi non in campo per la prima ora di gioco. La motivazione è semplice anche se folle: con la FIGC che ha disposto la ripresa delle partite del Pro Piacenza, in gravi difficoltà societarie, una mancata presentazione della squadra avrebbe comportato la quarta rinuncia e l’esclusione dal campionato. In attesa di risolvere la situazione fuori dal campo (potrebbe sbloccarsi nei prossimi giorni, tesserando degli svincolati per chiudere il campionato) sono stati mandati letteralmente allo sbaraglio i pochi tesserati presenti, con il classe 2000 Nicola Cirigliano che oltre a essere capitano è stato anche individuato come allenatore, non essendocene uno vero. Una situazione incresciosa che sta falsando un campionato già devastato a inizio stagione da rinvii, sospensioni e richieste di ripescaggio in Serie B, con inevitabili ripercussioni sulla classifica per la differenza reti: Cuneo-Pro Piacenza si chiude 20-0 con cinque gol di Edoardo Defendi, sei di Hicham Kanis, tre a testa per Francesco De Stefano e Michele Emmausso e uno per Nicola Alvaro, Giuseppe Caso e Francesco Ferrieri. I sette giocatori avuti in campo dal Pro Piacenza per gran parte del match peraltro erano il minimo previsto dal regolamento: se uno di loro fosse stato espulso, o avesse lasciato il campo nel periodo in cui non erano saliti a otto, la partita sarebbe stata interrotta, assegnata a tavolino al Cuneo ma non conteggiata come rinuncia in quanto effettivamente disputata (il Pro Piacenza non scendeva in campo dal 16 dicembre).