Tra fallimenti, penalizzazioni e società fantasma, il calcio di provincia italiano affonda sotto il peso dei debiti.
Per capire la crisi del calcio italiano non basta guardare alla panchina vacante della Nazionale. Bisogna scendere più in basso, tra le pieghe di un sistema che, dalla Serie B in giù, sta collassando sotto il peso di una crisi economica strutturale. Le cosiddette squadre “di provincia”, un tempo orgoglio del calcio tricolore, oggi rappresentano il volto più fragile di un movimento che non riesce più a sostenersi.
Secondo quanto riportato da Radio Goal su Kiss Kiss Napoli, la Lega Pro ha bruciato in media 120 milioni di euro l’anno nelle ultime cinque stagioni. La Serie B non se la passa meglio, con un deficit medio superiore ai 15 milioni per club. Complessivamente, il rosso delle due categorie ha toccato quota 1,5 miliardi, contenuto solo grazie ai contributi provenienti dalla Serie A.
I FONDI STRANIERI
Spariti i mecenati di un tempo, a colmare i buchi di bilancio sono arrivati investitori stranieri, fondi o imprenditori improvvisati. Il risultato è un sistema fragile, in balia di avventurieri pronti a ritirarsi al primo ostacolo. Le conseguenze? Fallimenti, penalizzazioni, squadre escluse a stagione in corso e campionati sempre più squilibrati.
La situazione è talmente drammatica che la Serie B 2024/25 non è ancora partita. A causa della penalizzazione (e probabile esclusione) del Brescia, Sampdoria e Salernitana dovranno disputare uno spareggio tra il 20 e il 25 giugno. La Salernitana ha già annunciato ricorso, chiedendo l’allargamento a 21 squadre.
In Serie C, intanto, si fa fatica a trovare 60 club in grado di iscriversi. Lo scorso campionato è stato segnato da un’ondata di penalizzazioni: dieci squadre hanno perso punti per mancati pagamenti. La Lucchese è fallita per la quarta volta in 17 anni, la Spal non è riuscita a reiscriversi, e il Messina ha lanciato una colletta per pagare gli stipendi. La Triestina, il Novara, il Rimini, la Ternana e il Catania sono stati tutti sanzionati.
Per la prossima stagione sono già state comunicate penalizzazioni: 14 punti al Messina, 9 alla Triestina, sanzioni in arrivo per Trapani e Foggia. La Covisoc ha bocciato diverse domande d’iscrizione: i ricorsi si chiuderanno il 17 giugno, mentre il Consiglio Federale deciderà il 19. Entro il 24, serviranno fideiussioni da 800mila euro per la B e 700mila per la C.