Battuta di misura una Lazio poco pretenziosa, per il Napoli sarà semifinale contro la Roma.
Al San Paolo una sfida fra “azzurri”, con un Napoli che ormai insegue il trofeo da diversi anni visto il blasone raggiunto (ultima vittoria due anni fa) ed una Lazio che, in una stagione da raddrizzare, vuole difendere il titolo d’attuale detentrice in quanto la Coppa Italia potrebbe rivelarsi la via più facile per accedere alla prossima Europa League. E’ uno scontro di ex: Reja, neo-allenatore dei capitolini, è stato l’uomo che riportò i partenopei nel “calcio che conta”, e Pandev e Behrami, due giocatori fondamentali nei salvataggi di una Lazio sull’orlo del tracollo societario di 10 anni fa. Inoltre, il Napoli batté la Lazio all’Olimpico nel girone d’andata, con un sonoro 4-2 più per demerito biancoceleste che per merito proprio, una partita che sa di rivincita.
Senza dimenticare che il vincitore andrà a sfidare la Roma in semifinale (il ché significherebbe, per la Lazio, giocare ben tre derby in un solo mese) in un mese di Febbraio che sarà ricchissimo d’impegni.
Qui Napoli – Benitez vuole il passaggio del turno, non esita a schierare la miglior formazione: 4-2-3-1, con Insigne al posto di Mertens come unica eccezione.
Ritorna in porta Reina, fuori da quasi un mese, l’esperto portiere spagnolo viene subito schierato in campo. In difesa, sulla sinistra il neo-acquisto Reveillere, l’esperto terzino sinistro francese si è già guadagnato il posto da titolare per via della stima del tecnico spagnolo nei suoi confronti; sulla destra agirà Maggio, al centro Abliol e Fernandez. In mediana Inler sarà spalleggiato da Jorginho, altro colpo di mercato di De Laurentis che è chiamato a mostrare tutte le sue qualità. Sulla trequarti, oltre a Callejon, giocheranno Hamsik e Insigne, il primo rientrante dopo un lungo stop, il secondo ormai in discussione con il talentuoso belga Mertens. Unica punta Higuain, chiamato ancora a castigare la Lazio dopo la doppietta all’Olimpico.
Qui Lazio – Emergenza per Reja: Radu non recupera, Klose è influenzato. Turnover forzato, viene confermata la formazione delle ultime settimane, 3-4-2-1 nell’attesa di rinforzi.
Sesta apparizione da titolare per Berisha, che ha convinto a tutti gli effetti piazza e società e tarda sempre più il ritorno di Marchetti. In difesa spazio a Ciani e Novaretti, assieme all’inamovibile Dias, riposano Biava e Cana, gioca invece il brasiliano in vista della sua diffida che gli risparmierà la prossima trasferta a Verona (probabilmente Reja lo terrà a disposizione per il derby). A centrocampo stringe i denti Konko, in mediana agiranno Ledesma e Onazi (Biglia, malgrado l’ottima prestazione con la Juve, è alle prese con una contusione), torna disponibile sull’out mancino Lulic. Spazio ai giovani in avanti: Keita e Felipe Anderson trequartisti alle spalle di Bryan Perea, mattatore negli ottavi contro il Parma. Esclusi Candreva ed Hernanes, il tecnico goriziano predica l’importanza della Coppa Italia, ma non la disdegna come banco di prova per i giovani talenti biancocelesti.
Primo Tempo – Le squadre partono subito forti, ritmi alti nei primi minuti e si presentano entrambe con palle vaganti in area e buoni spunti. Callejon e Keita sono i più propositivi nelle rispettive squadre; più Napoli che Lazio, Hamsik ed Higuain fanno paura, sondano il terreno nei primi dieci minuti, l’argentino al decimo s’invola in profondità e prova un tiro defilato che trova la respinta dell’attento Berisha. Fatica il Napoli sulle palle alte, Ciani e Novaretti svettano sempre più in alto degli attaccanti partenopei, è la Lazio che ci prova da calcio piazzato: Ledesma scodella al centro un insidioso pallone sul quale Reina, per non rischiare, respinge di pugni fuori area. Jorginho detta i ritmi a centrocampo, fantasia e qualità, tutte le azioni più pericolose partono dai suoi piedi. Al quarto d’ora un’ottima ripartenza napoletana, con Callejon che serve ad Higuain una palla che è un rigore in movimento, ma Ciani è portentoso nell’anticipo in scivolata con un intervento che vale un gol. La Lazio non riesce ad attaccare, è sempre Ledesma l’unico con qualche idea che va al tiro, tenta il jolly da centrocampo vedendo Reina fuori dai pali, ma la palla finisce in curva. Non è serata per gli uomini di Reja, alla mezz’ora Konko accusa un problema al polpaccio, sino ad ora uno degli uomini chiave nel chiudere Insigne e ripartire, entra Cavanda. L’apice però è l’occasione sprecata di Onazi sul finire della prima frazione: contropiede della Lazio con il nigeriano che s’invola verso la porta, può servire Keita o Cavanda al seguito dell’azione e liberi ai vertici dell’area, ma prova la soluzione personale che si conclude con un nulla di fatto. Segue la rabbia di Keita e Reja.
Il Napoli insiste, Cavanda non riesce a contenere come faceva Konko e proprio da quella fascia Jorginho ci prova due volte: prima trova i guantoni di Berisha, poi, con schema da calcio d’angolo, fa partire un destro a giro da posizione defilata che si stampa sul palo. Ultimo brivido, tutti negli spogliatoi.
Secondo Tempo – All’inizio della seconda frazione non si presenta in campo Onazi, al suo posto c’è già Gonzalez. La freschezza dei giovani biancocelesti si fa sentire, Ketia e Felipe Anderson creano spazi e profondità, ma non arrivano mai al guizzo finale; il brasiliano, soprattutto, spreca molto e fa sgolare Reja.
Dopo cinque minuti c’è un episodio in area laziale: Higuain s’invola sul fondo, Novaretti tenta una scivolata della disperazione e lo travolge, tutto lo stadio chiede il rigore che non arriva. La partita si congela: il Napoli fatica a superare il muro difensivo della Lazio, Ciani, Novaretti e Dias sono i migliori in campo ed è grazie a loro se Berisha è ancora imbattuto; d’altro canto, i giovani attaccanti capitolini non riescono ad impensierire Reina, ancora a secco d’interventi. Smuovono la partita solo i cambi: per Benitez, dentro Mertens e fuori Insigne, che non la prende bene per via di alcuni fischi dei tifosi, poi fuori anche un impalpabile Hamsik e dentro l’ex Pandev; altra tegola invece per Reja: Dias non ce la fa a proseguire, avverte fastidi muscolari e crampi, chiamato in campo Biava ed esaurite tutte le sostituzioni. Noia per quasi tutto il secondo tempo, si combatte a centrocampo e gli errori individuali in avanti fanno da padroni. La Lazio accusa la stanchezza e la forma non ottimale dei giocatori che scendono in campo a rotazione, il Napoli ha una marcia in più e nel finale colpisce: sempre Callejon prova un tiro da fuori che carambola contro Higuain, spiazzando Berisha. E’ il meritato vantaggio dei partenopei negli ultimi dieci minuti di gioco e l’ultima azione della partita. Napoli in semifinale, Lazio eliminata.
Il Napoli passa il turno con un pizzico di fortuna, ma meritatamente per i valori mostrati in campo. Ottima la prestazione di Jorginho che, oltre al palo colpito, ha dimostrato buoni colpi, fantasia e voglia di fare bene. Per Higuain, terzo gol alla Lazio in due partite, è lui il mattatore dei capitolini.
La Lazio abbandona la Coppa Italia con una buona prestazione in fase difensiva, la più critica nello scorso anno, a dimostrazione dell’ottimo lavoro che sta svolgendo Reja (prima sconfitta nella sua gestione); paga la mancanza di una fase offensiva, tutti giocatori giovani e che giocano con discontinuità, visto anche il passaggio di Floccari al Sassuolo soltanto da formalizzare e le insistenti voci sul futuro di Hernaes è doveroso che il reparto avanzato venga rinforzato.