Succede tutto dopo il 90’: la Lazio si porta in vantaggio con Ciro Immobile al terzo del secondo tempo supplementare ma subisce il pari addirittura al 125’. Poi però Nainggolan calcia in curva l’ultimo rigore e l’Inter è eliminata.
Il fallimento di Radja Nainggolan è quello dell’Inter e di Luciano Spalletti. L’acquisto più importante dello scorso mercato estivo nerazzurro, quello preteso dal tecnico e per cui è stato sacrificato Nicolò Zaniolo, butta alle stelle il nono rigore nella serie conclusiva, di fatto eliminando i suoi dalla Coppa Italia e mandando avanti la Lazio. Dopo sei mesi passati più in infermeria che in campo, dove è riuscito comunque a farsi notare per atteggiamenti tutt’altro che da professionista, Nainggolan ha avuto la bella pensata di calciare un rigore fuori da ogni logica, prevedibilissimo, che Thomas Strakosha ha tranquillamente accompagnato sopra la traversa dando a Lucas Leiva la palla della redenzione: il brasiliano aveva sbagliato il rigore decisivo un anno fa contro il Milan, e adesso ha ridato ancora la semifinale e sempre contro i rossoneri. È stata una partita infinita, lunghissima: brutta nel primo tempo, piena di occasioni da gol fallite nella ripresa (in ordine cronologico Antonio Candreva, Felipe Caicedo e Lautaro Martínez, con un miracolo di Samir Handanović su Ciro Immobile al 90′) e tiratissima nei tempi supplementari, dove l’Inter protesta a giusta ragione per un netto rigore ignorato da arbitro e VAR e la Lazio non ci vede più quando a cinque secondi dalla fine del recupero un contatto (evidente e indiscutibile) fra Sergej Milinković-Savić e Danilo D’Ambrosio viene punito prima con la punizione ma poi, condannato dalle immagini, trasformato in rigore messo dentro da Mauro Icardi al 125′. Lì sembrava che un’Inter molto discontinua e imprecisa, ma anche sfortunata nelle situazioni chiave (sul gol di Immobile al 108′ c’è la decisiva deviazione ancora di D’Ambrosio, come contro il Torino), potesse spuntarla per l’inerzia emotiva che il pari a tempo scaduto aveva dato, invece il suo acquisto di lusso dell’estate l’ha condannata a una dolorosissima eliminazione e – presumibilmente – a un altro anno senza trofei (salvo impresa in Europa League). Accolto con gusto il regalo dell’ex nemico da derby Simone Inzaghi si gode questo successo: con le big saltate ai quarti ora la Lazio può dire la sua.
PRIMO TEMPO
Partita molto disordinata da parte di entrambe le squadre, un po’ più dell’Inter che però ha la prima occasione al quarto d’ora, con Gagliardini che scende centralmente ma non se la sente di tirare e scarica su João Mário (titolare all’ultimo per un problema accusato da Borja Valero nel riscaldamento), cross respinto e battuta al volo alta di Brozović da fuori. Questa però rimane l’unica palla creata dai padroni di casa, la Lazio è più performante e trova il primo tiro in porta con uno scarico da sinistra di Correa per il piatto di Luis Alberto bloccato in due tempi da Handanović. Occasionissima alla mezz’ora: cross di Lulić per Correa il cui colpo di testa di Škriniar è murato, subentra Immobile che si gira e di sinistro chiama Handanović alla risposta di piede. Al 33’ cross da sinistra per il colpo di testa di Milinković-Savić a lato, finire di frazione scialbo.
SECONDO TEMPO
Un destro a giro di Luis Alberto impegna Handanović al 52’, che poi para anche su tiro al volo di Milinković-Savić al 58’. L’Inter cresce e al 62’ ha la palla per passare, ma su tiro di João Mário mal respinto da Strakosha Candreva calcia altissimo e butta via la chance del gol dell’ex. Pochi minuti dopo prova a riscattarsi con un bel gioco di gambe e destro da fuori a lato, al 76’ Vecino di testa manda alto su cross di Politano. Mezz’ora di grossa pressione Inter, poi la Lazio riappare nel finale e all’89’ potrebbe farla sua con contropiede e assist di Immobile per Caicedo appena entrato, sul suo destro Handanović sfodera un grande intervento e un minuto dopo replica levando dall’angolino basso una battuta di Immobile dal vertice sinistro dell’area. I supplementari potrebbe evitarli l’Inter al 94’: cross con sponda di Vecino, Politano controlla e sinistro salvato da Strakosha col subentrato Lautaro Martínez che scoordinato butta alto.
TEMPI SUPPLEMENTARI
Novantatré minuti di nulla di Icardi, poi va di testa su cross da sinistra e Strakosha blocca in tuffo. Al 97’ ci sarebbe rigore, su punizione di Brozović, perché Milinković-Savić lo spinge con due mani nell’area piccola impedendogli di prenderla di testa, ma inspiegabilmente Abisso non solo non dà fallo in diretta ma non va nemmeno a rivedere al VAR, probabilmente mal consigliato da Banti che chissà cosa stava guardando. Così il risultato si sblocca al 108′: grande scambio multiplo fra Caicedo e Ciro Immobile, destro toccato da D’Ambrosio che diventa imparabile per Handanović, primo gol all’Inter del numero 17. I padroni di casa non sembrano avere la forza per reagire, non creano nulla finché a cinque secondi dalla fine del recupero D’Ambrosio viene abbattuto in area da Milinković-Savić, Abisso sbaglia ancora e dà punizione dal limite ma è in area, il VAR stavolta funziona (come poco prima che aveva levato un rosso esagerato ad Asamoah) e dà calcio di rigore fra le proteste insensate della Lazio con Radu espulso per questo. Dal dischetto Strakosha intuisce pure e tocca, ma il tiro di Mauro Icardi finisce dentro.
TIRI DI RIGORE
Segnano Brozović e Immobile, Strakosha e Handanović parano su Lautaro Martínez e Durmisi. In gol Icardi, Parolo, Cédric Soares (al debutto) e Acerbi, poi Nainggolan calcia un rigore incomprensibile che Strakosha alza sulla traversa. Lucas Leiva spiazza Handanović: la Lazio elimina l’Inter e tornerà al Meazza per le semifinali col Milan.
Come un anno fa sarà Lazio-Milan la semifinale di Coppa Italia, stavolta a campi invertiti perché l’andata si giocherà all’Olimpico. L’Inter si ferma ai quarti come l’anno scorso, non ci sarà un altro derby ed è un KO psicologicamente pesantissimo, dal quale solo una vittoria domenica alle 18 col Bologna (nell’esordio di Siniša Mihajlović) potrebbe in parte far ritrovare i nerazzurri che chiudono un altro mese di gennaio da horror.
INTER-LAZIO 4-5 DOPO I TIRI DI RIGORE (0-0, 1-1) – IL TABELLINO
Inter (4-3-3): Handanović; D’Ambrosio, Škriniar, Miranda, Asamoah; Gagliardini (46′ Vecino), Brozović, João Mário (81′ Martínez); Politano (106′ Cédric Soares), Icardi, Candreva (106′ Nainggolan). Allenatore: Spalletti
Lazio (3-5-2): Strakosha; Wallace (70′ Bastos), Acerbi, S. Radu; Marušić, Luis Alberto (101′ Parolo), Lucas Leiva, S. Milinković-Savić, Lulić (80′ Durmisi); Immobile, Correa (88′ Caicedo). Allenatore: S. Inzaghi
Arbitro: Rosario Abisso della sezione di Palermo (Vuoto – Manganelli; Calvarese; VAR Banti; A. VAR Vivenzi)
Reti: 108′ Immobile (L), 125′ rig. Icardi
Espulso: S. Radu (L) al 124′ per proteste
Ammoniti: Gagliardini, Vecino, Brozović, Asamoah (I), Wallace, Marušić, S. Milinković-Savić, Lucas Leiva, Immobile (L)
Sequenza rigori: Brozović (I) gol, Immobile (L) gol, Martínez (I) parato, Durmisi (L) parato, Icardi (I) gol, Parolo (L) gol, Cédric Soares (I) gol, Acerbi (L) gol, Nainggolan (I) parato, Lucas Leiva (L) gol
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