L’Inter riesce a ribaltare il 3-0 dell’andata e solo ai calci di rigore cede alla Juventus, che come da pronostico va in finale contro il Milan ma dopo aver faticato in maniera incredibile. Di Rodrigo Palacio l’unico errore dal dischetto.
La Juventus butta via tutto ciò che di buono aveva fatto un mese fa ma riesce lo stesso ad approdare in finale di Coppa Italia. L’Inter va a un passo dall’impresa leggendaria, vince 3-0 al Meazza e porta la gara prima ai supplementari e poi ai rigori, ma dagli undici metri cade per una traversa di Rodrigo Palacio, dimostrando ancora una volta di non avere la buona sorte dalla sua parte. La prestazione dei bianconeri è stata al limite del grottesco: impensabile come una squadra forte ed esperta come quella di Massimiliano Allegri, fino a stasera imbattuta nel 2016 e reduce dall’aver recuperato due gol al Bayern Monaco, sia riuscita a farsi riprendere con una gara d’andata in cui sembrava tutto già scritto. Si è complicata la vita da sola la finalista, con l’1-0 regalato da Hernanes che ha ridato speranze all’Inter, senza più nulla da perdere e capace di arrivare fino al 3-0 che ha annullato il match dello Juventus Stadium. Stavolta a Roberto Mancini non si può imputare nulla: i suoi sono stati perfetti e solo il tiro dagli undici metri di Palacio ha negato la possibilità di giocarsi fino in fondo un derby contro il Milan, ma da questa partita il tecnico nerazzurro può trarre indicazioni finalmente positive per l’ultima parte di stagione, dove adesso ha un solo obiettivo in testa e cioè rimontare su Fiorentina e Roma per riaprire il discorso terzo posto in campionato. L’Inter c’è, è viva e con lo spirito messo in campo oggi, specialmente dai due croati Marcelo Brozovic e Ivan Perišic, può tornare a essere protagonista anche in Serie A, dove da due mesi colleziona prestazioni molto lontane da quanto visto stasera in campo, dove la Juve è stata messa sotto come non si vedeva da anni.
PRIMO TEMPO
L’Inter si installa stabilmente nella metà campo avversaria ma per vedere un tiro bisogna attendere dieci minuti e un sinistro di Perišic a lato. Alla prima conclusione in porta però è gol: pallaccia dal portiere a Hernanes che la perde pressato ai limiti del fallo da Medel, destro piazzato dalla linea dell’area di Marcelo Brozovic e Neto riesce solo a sfiorare. Secondo gol del croato alla Juventus, l’altro era arrivato nella sconfitta interna per 1-2 del 16 maggio 2015. Bianconeri nervosi che sbagliano e rischiano, al 25′ altro errore, stavolta di Rugani, che sbaglia un lancio preda di Éder, tocco verso Ljajic che entra in area e fa partire un destro, forse deviato (ci sono molte proteste, Gervasoni assegna rimessa), che finisce sulla parte alta della traversa. Dopo quest’occasione stranamente l’Inter arretra il suo baricentro e la zona di gioco, tornando a farsi vedere dalle parti di Neto solo sul finire di frazione con una conclusione di Ljajic a lato e un destro al volo di Brozovic alto.
SECONDO TEMPO
Fuori Kondogbia per un colpo subito a fine primo tempo, dentro Biabiany. L’Inter trova subito il raddoppio, al 49′ fuga di Éder sulla destra e gran cross basso preciso per l’inserimento di Ivan Perišic sul secondo palo che fa 2-0. La Juve ha un sussulto, Zaza viene liberato centralmente in posizione regolare e a tu per tu con Carrizo, pressato da Juan Jesus, colpisce il palo con rimpallo sul portiere, dal corner ne nasce un contropiede con buco di Asamoah, Ljajic arriva fino al limite e incrocia col destro, Neto è immobile ma la palla esce di mezzo metro. Fa più l’Inter ma la Juventus quando spinge crea pericoli soprattutto con Zaza, che costringe Carrizo a un’uscita quasi disperata. Con l’ingresso di Palacio ci sono forze fresche per l’Inter, che sfiora il 3-0 con un colpo di testa di D’Ambrosio su punizione. All’82’ l’episodio che riporta tutto in parità: grande spunto di Perišic che dalla fascia sinistra arriva sul fondo, rientra verso il centro e salta Rugani che lo spinge giù, Gervasoni fischia il calcio di rigore e dal dischetto con enorme brivido Marcelo Brozovic segna nonostante il tocco di Neto. L’Inter avrebbe persino due opportunità per il 4-0, entrambe con Perišic pericolosissimo soprattutto con una girata rasoterra sul primo palo che Neto mette in corner proprio al 90′.
TEMPI SUPPLEMENTARI
Primo quarto d’ora di gioco: una chance per l’Inter con cross di Éder e testa di Perišic alzata in angolo da Neto, due per la Juventus entrambe con Zaza, che prima anticipa D’Ambrosio e calcia in diagonale mandando a lato di un soffio e poi tira sul primo palo un metro alla destra di Carrizo. Secondo quarto d’ora: corner sul secondo palo al primo minuto, girata di Pogba e palla a lato. Nel recupero succede qualcosa di stranissimo: si sente il triplice fischio, le squadre si fermano ma non è di Gervasoni, la Juve riparte e Cuadrado trova al limite Morata, Carrizo si supera sul destro piazzato e si ripete su un colpo di testa ravvicinato sempre dello spagnolo. Solo dopo questo si va sul serio ai rigori.
CALCI DI RIGORE
La Juventus è perfetta, anche perché Carrizo non azzecca nemmeno un angolo e in due circostanze rimane fermo. Per l’Inter Rodrigo Palacio manda il secondo rigore di cinque sulla traversa e il rimbalzo è ben prima della linea: è l’unico rigore della serie, dopo la trasformazione di Leonardo Bonucci i bianconeri possono esultare.
Sarà Juventus-Milan l’ultimo atto della Coppa Italia 2015-2016, un accoppiamento che per un mese era sembrato scontato ma poi tutto è stato rimesso in discussione. I bianconeri saranno nuovamente di scena in campionato domenica a Bergamo, mentre per l’Inter c’è il posticipo serale col Palermo.
IL TABELLINO
Inter (4-3-3): Carrizo; Santon, D’Ambrosio, Juan Jesus, Nagatomo; Brozovic, Medel, Kondogbia (46′ Biabiany); Éder (113′ Manaj), Ljajic (75′ Palacio), Perišic. Allenatore: Mancini
Juventus (4-3-3): Neto; Lichtsteiner (55′ Barzagli), Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Sturaro, Hernanes (71′ Lemina), Asamoah (86′ Pogba); Cuadrado, Zaza, Morata. Allenatore: Allegri
Arbitro: Andrea Gervasoni della sezione di Mantova (Giallatini – Dobosz; Giacomelli)
Reti: 17′, 82′ rig. Brozovic, 49′ Perišic
Ammoniti: Juan Jesus, D’Ambrosio, Perišic, Éder, Santon (I), Sturaro, Bonucci, Cuadrado, Lemina, Pogba, Zaza (J)
Sequenza rigori: Barzagli (J) gol, Brozovic (I) gol, Zaza (J) gol, Palacio (I) traversa, Morata (J) gol, Manaj (I) gol, Pogba (J) gol, Nagatomo (I) gol, Bonucci (J) gol
[Immagine presa da tuttosport.com]