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Il Palermo perde faccia e Coppa Italia cedendo in casa all’Alessandria, il Verona ringrazia Winck che segna nel recupero, un super Di Natale trascina l’Udinese.

 

Palermo – Alessandria 2-3
3′ rig. Loviso (A), 22′ Marconi (A), 54′ Trajkovski (P), 81′ Nicco (A), 84′ Gilardino (P).

A Palermo arriva l’Alessandria, prima squadra di Lega Pro a giocare questo turno di Coppa Italia. Inizio sprint al Barbera: Iunco salta Rispoli che la prende di braccio in area, Nasca assegna il rigore e Loviso spiazza Colombi portando incredibilmente in vantaggio la squadra di Gregucci. Il Palermo è in confusione, sembra bloccato davanti a un’Alessandria ben messo in campo e a Vázquez saltano i nervi: gomitata in faccia a Sirri e rosso diretto per El Mudo al minuto ventuno. Passano sessanta secondi, Marconi scappa sul filo del fuorigioco e spara un destro che supera Colombi e manda al tappeto gli uomini di Ballardini. In campo c’è solo l’Alessandria, che rischia di andare al tris più volte, mentre il Palermo si arena nella metà campo grigia, con gli uomini di Gregucci che, quando serve, non esitano a sparare il pallone in tribuna. Nella ripresa il Palermo si gioca tutto, Ballardini mette dentro Gilardino e la squadra prova a costruire qualcosa di più; al decimo Quaison trova Trajkovski, sassata del Macedone e rosa-nero che tornano in partita. Il Palermo arremba e dopo cinque minuti ancora Trajkovski gira verso la porta un bel pallone di Gilardino ma centra il palo, poi l’Alessandria riprende campo e sfiora due volte il tris con il neo entrato Fischnaller. A venti dalla fine Bocalon trova il goal ma Nasca annulla per fuorigioco, poi è ancora Fischnaller a concludere ma Colombi compie un vero e proprio miracolo. A nove dalla fine Nicco sembra chiudere il match con un gran tiro che muore sotto l’incrocio, ma un minuto dopo Sirri si fa espellere e sulla susseguente punizione Gilardino trova il tap-in vincente che riapre tutto. Ma il Palermo è stanco, ci prova solo coi nervi, il tempo scade e l’Alessandria può festeggiare la sua grande impresa: gli ottavi di Coppa Italia contro il Genoa.

Verona – Pavia 1-0
90′ Winck (V).

L’altra squadra di Lega Pro, il Pavia di Marcolini, va a far visita al nuovo Verona di Luigi Delneri, all’esordio sulla panchina giallo-blu. Il primo squillo è del giovane Tupta dopo due minuti, ma Facchin devia in corner. Poi sono solo sbadigli fino alla mezz’ora, quando Gollini si supera su una fucilata di Bellazzini. Il secondo tempo è la sintesi della noia: il Verona non riesce mai a spingere, il Pavia controlla e riparte senza convinzione e il risultato è zero emozioni. La prima arriva a tredici dalla fine con lo schema più classico del Verona: cross di Souprayen e colpo di testa di Toni, ma Facchin respinge di piede. Sembra tutto orientato verso i supplementari, ma nel recupero Souprayen mette in mezzo un altro pallone, Ghiringhelli buca e Winck ne approfitta mettendo alle spalle di Facchin. Una beffa per il Pavia, che già assaporava l’extra time, ma all’undici di Delneri il merito di averci creduto fino alla fine, conquistando così gli ottavi di finale al San Paolo contro il Napoli.

Udinese – Atalanta 3-1
4′ rig. Di Natale (U), 47′ Monachello (A), 56′ Perica (U), 75′ Di Natale (U).

Unico match di questo turno tra squadre di Serie A, si affrontano al Friuli Udinese e Atalanta. Esattamente come a Palermo, fallo di mano e rigore subito in avvio, anche se in questo caso l’intervento di Grassi sembra molto meno evidente; Di Natale è una sentenza dal dischetto e Udinese avanti dopo quattro minuti. Intorno al ventesimo due grandi interventi di Meret a salvare la porta friulana, prima su Monachello e poi su D’Alessandro. La partita è divertente, Perica e Monachello si divorano un goal a testa e a dieci dalla fine show di Di Natale, che porta a scuola Masiello ma il suo destro a giro sfiora l’incrocio dei pali. Poi è il turno di Conti a divorarsi il pareggio, con una palla al miele di Cigarini che l’esterno mette alta da un metro, e questo è l’ultimo highlight di un bel primo tempo. La ripresa si apre col botto: azione rugbistica dell’Atalanta, Brivio mette in mezzo un bel pallone e Monachello deve solo spingere in porta il goal del pari. Tre minuti dopo azione fotocopia a lati invertiti, Raimondi appoggia in mezzo ma Meret stavolta è bravissimo su Estigarribia; ma nel momento migliore dei nerazzurri, Adnan mette al centro un cioccolatino per Perica, Bassi sbaglia l’uscita e l’Udinese torna avanti. A un quarto d’ora dalla fine il lampo che chiude la partita: altro cross di Adnan e un infinito Di Natale in spaccata volante la sfiora il tanto che basta per metterla all’angolino con un tocco dolce. Con il 3-1 finale l’Udinese conquista gli Ottavi, dove andrà a far visita alla Lazio.

[Foto da www.lastampa.it]