Conceicao, allenatore del Milan, in conferenza stampa: “Serve compattezza e determinazione contro la Juve”.
Sergio Conceicao si prepara a vivere il suo esordio come allenatore del Milan nella semifinale di Supercoppa Italiana contro la Juventus, presentando il match in conferenza stampa. Il tecnico portoghese ha mostrato determinazione e consapevolezza delle difficoltà, ma anche fiducia nel lavoro svolto con la squadra.
Una squadra pronta a imparare
Conceicao ha elogiato l’atteggiamento del gruppo: “Ho trovato una squadra umile, che vuole imparare e capire cosa chiede l’allenatore. È la base per costruire un lavoro di qualità. Anche se abbiamo avuto poco tempo, siamo stati incisivi nel trasmettere cosa serve per affrontare la Juve”.
Un debutto senza paura
Affrontare subito una sfida contro i bianconeri è un banco di prova significativo. “Il timing non è ideale, avrei voluto più tempo e tutti i giocatori disponibili, ma non ci sono scuse. Affronteremo la Juve a testa alta, cercando di capire cosa è importante per vincere”. Conceicao ha insistito sull’importanza di lavorare insieme per cambiare il momento difficile del Milan: “In questi grandi club contano solo i risultati, e dobbiamo ottenerli, a partire da domani”.
L’emozione di affrontare il figlio
Un aspetto insolito della partita sarà la sfida diretta con il figlio, calciatore avversario: “Domani sarà mio avversario, e voglio batterlo come lui vuole battere me. A casa sono suo padre, ma in campo sono un professionista”.
La Juventus di Thiago Motta e le chiavi tattiche
Sul piano tattico, il tecnico ha evidenziato la solidità della Juve: “È la squadra che ha subito meno gol in Serie A, compatta e ben organizzata. Dobbiamo trovare il modo di smontare questa organizzazione senza rinunciare al talento, ma lavorando compatti come squadra”.
Il Milan e il futuro
Conceicao ha preferito concentrarsi sul presente piuttosto che su visioni a lungo termine: “Non mi piace parlare da visionario, penso al lavoro quotidiano. Dobbiamo ringraziare il talento che abbiamo e cambiare il momento difficile”.
L’allenatore ha concluso con un pensiero sulla responsabilità di guidare un club come il Milan: “Non è un rischio, ma un piacere e un orgoglio. La vita è fatta di sfide, e sono qui per affrontarle”.