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Edinson Cavani Uruguay-Ecuador

Dura appena un tempo Uruguay-Ecuador, partita della prima giornata del Gruppo C di Copa América: al Mineirão di Belo Horizonte la Celeste vince facilmente per 4-0, con Edinson Cavani a illuminare la serata con un gol in rovesciata.

Il Brasile bene solo dopo un tempo, l’Argentina malissimo, l’Uruguay convince del tutto. È la Celeste la squadra che ha dato le migliori impressioni nel debutto in Copa América, con un 4-0 senza alcuna discussione su un Ecuador mai in partita. Óscar Washington Tabárez, maestro di nome e di fatto, continua a puntare sullo stesso gruppo e riesce magnificamente ad avere sempre risposte di spessore da uomini che da tempo fanno parte di questa nazionale: prendere a esempio Nicolás Lodeiro, sparito per qualche anno dai radar (dal 2016 è stato convocato poche volte) ma da marzo tornato in pianta stabile e oggi determinante nello sbloccare il risultato, provocare l’espulsione di José Quintero e creare l’azione del 2-0. Questa merita un discorso a parte, perché Edinson Cavani in Copa América (alla quarta partecipazione) non aveva mai segnato, un’anomalia per uno come lui sempre sfortunatissimo in queste situazioni: al 32′ sembrava che la maledizione continuasse, con un suo colpo di tacco respinto da Alexander Domínguez, ma sull’angolo seguente una doppia sponda ha favorito il Matador che si è inventato una meravigliosa rovesciata, interrompendo la striscia negativa. Imbarazzante difensivamente l’Ecuador, e il fatto di essere rimasto in dieci pesa solo fino a un certo punto. Hernán Darío Gómez doveva far ripartire il ciclo dopo la mancata convocazione ai Mondiali, l’inizio non sembra affatto favorevole: emblematico l’autogol di Arturo Mina a chiudere il conto, un orrore che non macchia la prestazione solo perché già gravemente insufficiente dall’inizio.

PRIMO TEMPO

Bastano cinque minuti alla Celeste per sbloccarla: cross da destra di Suárez, Nicolás Lodeiro controlla superando un avversario e salta poi con un sombrero Quintero, sinistro a incrociare e Domínguez non può fare nulla. Gran gol del centrocampista offensivo dei Seattle Sounders, la cui carriera dieci anni fa prometteva tantissimo salvo poi avere dei passaggi a vuoto, che però non hanno mai fatto calare la sua classe. Gli stessi protagonisti si scontrano, letteralmente, anche al 20′, con una manata (quasi un pugno) di Quintero a Lodeiro che lo fa sanguinare, l’arbitro Daronco inizialmente mostra il giallo ma poi, richiamato dal VAR, tira fuori il rosso diretto. In dieci l’Ecuador ha poco da fare, dopo un destro di Cavani deviato che Domínguez mette in angolo il Bolillo Gómez prova a cambiare la situazione mettendo Velasco per Mena, ma serve a poco: il Matador di tacco su cross di Nández chiama alla gran parata il portiere ecuadoriano, dal corner palla rimessa in mezzo e sponda di Godín per la splendida rovesciata ancora di Edinson Cavani, fino a stanotte mai andato a segno in Copa América e sbloccatosi con un golazo. Nández avrebbe subito la chance del 3-0, si libera bene in area ma calcia malissimo, poco male per i suoi perché a un minuto e mezzo dal lungo recupero (si gioca fino al 50′) su corner da sinistra sponda di Cáceres e sul secondo palo Luis Suárez fa tris, Uruguay sul velluto.

SECONDO TEMPO

La partita non esiste più, l’Ecuador pensa soltanto a evitare l’imbarcata (nonostante entri subito Romario Ibarra) e l’Uruguay è tranquillo dopo aver già fatto il suo. Suárez si invola ma Alexander Domínguez lo anticipa fuori area di un soffio, evitando anche il fallo, entra anche Gastón Pereiro e il giocatore del PSV Eindhoven al 78′ partecipa al poker, ricevendo un cross di Cavani e facendo sponda al centro per Suárez, solo che ci pensa Arturo Mina con un goffissimo intervento a fare un imbarazzante autogol. All’inizio l’assistente prova a salvarlo, segnalando un fuorigioco inesistente, ma il VAR non può far altro che convalidarlo. A cinque minuti dalla fine carambola a favorire Suárez, ma il Pistolero in precaria coordinazione non può inquadrare la porta.

La prima goleada di questa Copa América è dunque dell’Uruguay, già leader solitario del Gruppo C e squadra più convincente vista sinora. Per l’Ecuador tanto da migliorare.

URUGUAY-ECUADOR 4-0 – IL TABELLINO

Uruguay (4-4-2): Muslera; Cáceres, Godín, Giménez, Laxalt; Nández (64′ Pereiro), Bentancur, Vecino (81′ Valverde), Lodeiro (75′ Torreira); L. Suárez, Cavani. Commissario tecnico: Tabárez
Ecuador (4-2-3-1): A. Domínguez; Quintero, A. Mina, Achilier, Caicedo; Intriago, Orejuela; L. Valencia, Mena (29′ Velasco), Preciado (46′ Ro. Ibarra); E. Valencia. Commissario tecnico: H. Gómez
Arbitro: Anderson Daronco della federazione brasiliana (Van Gasse – Gil; Gallo; VAR Wilton Sampaio; A. VAR Correa – Rapallini)
Reti: 6′ Lodeiro, 33′ Cavani, 44′ L. Suárez, 78′ aut. A. Mina
Espulso: Quintero (E) al 24′ per grave fallo di gioco
Ammoniti: Lodeiro, Giménez (U)

[Immagine presa da twitter.com]