La sesta giornata della Superliga argentina è quella del Superclásico, la partita più sentita al mondo: alla Bombonera fa festa il River Plate, 0-2 al Boca Juniors con due gol strepitosi.
Un Superclásico che rimarrà per molto tempo in testa ai tifosi del River Plate, per il modo con cui è arrivata la vittoria. I Millonarios espugnano la Bombonera e raggiungono al quarto posto in classifica i rivali di sempre del Boca Juniors a quota dieci punti, con uno 0-2 che ha visto come al solito qualità, intensità, colpi proibiti e il 100% messo in campo per avere la meglio sull’avversario. Al 15′ una serie di rimpalli in area fa pervenire il pallone sulla sinistra, dove Gonzalo Martínez si coordina alla perfezione e col mancino trova una traiettoria imprendibile per Agustín Rossi. Il Pity fa venti minuti clamorosi, poi però è costretto a uscire per un infortunio muscolare: è il momento che rende la partita molto più spezzettata, con diverse interruzioni che rallentano il ritmo. La ripresa inizia con diverse recriminazioni arbitrali (pesantemente insufficiente la direzione di Mauro Vigliano): Edwin Cardona rifila una gomitata volontaria a Enzo Pérez e viene solo ammonito, gli Xeneizes chiedono per ben tre volte un calcio di rigore e in un paio di circostanze le proteste sono abbastanza fondate. Finché, al 69′, Quintero (entrato per Gonzalo Martínez) mette dentro per Santos Borré, tocco arretrato verso il subentrato Ignacio Scocco e strepitoso tiro sotto l’incrocio, un altro capolavoro. Nel terzo dei quattro minuti di recupero su punizione battuta sul secondo palo il difensore Carlos Izquierdoz di testa colpisce la traversa e poco dopo Franco Armani (miglior portiere sudamericano per distacco) compie un miracolo su Emmanuel Mas: è il segnale che la serata per il Boca Juniors è stregata, e al triplice fischio il River Plate fa festa in mezzo al campo.
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