Il nuovo difensore dell’Inter decide la sfida dell’Estadio Monumental di Santiago, la Colombia si impone sul Brasile e rimette tutto in discussione nel Gruppo C di Copa América.
La vendetta cafetera. Un anno dopo la sconfitta ai quarti di finale dei Mondiali e le lacrime di James Rodríguez la Colombia si prende la rivincita sul Brasile e dimostra di poter ambire a un ruolo da protagonista in questa Copa América. Chiamata a fare la voce grossa dopo la sconfitta di domenica contro il Venezuela la formazione di Pekerman non si è lasciata intimidire dall’avversario più quotato e ha ottenuto un successo di grande valore, che rimescola le carte nel girone e mette addirittura in dubbio la qualificazione della Seleção, costretta a giocarsi la gara decisiva contro il Venezuela senza Neymar, espulso a partita finita per una testata ai danni di Jeison Murillo, futuro interista e autore del gol da tre punti nel corso del primo tempo. Tutta un’altra Colombia rispetto a tre giorni fa, con Carlos Sánchez monumentale in mezzo al campo e Teófilo Gutiérrez molto utile nel lavoro di sponda, il Brasile ha fatto una fatica immensa a creare gioco nel primo tempo e di fatto l’unica vera occasione in novanta minuti da parte dei verde-oro è arrivata per un pasticcio difensivo non sfruttato da Roberto Firmino, che ha calciato alto a porta vuota. Dunga ha rimesso Thiago Silva al centro della difesa al posto dell’impresentabile David Luiz e dato fiducia al già citato talento dell’Hoffenheim per l’altro fattore negativo contro il Perù, Diego Tardelli, ma in campo la sua squadra è apparsa disunita e senza idee: urge trovare qualche contromisura, perché Neymar dovrebbe prendere più di una giornata (era già stato ammonito e in diffida, ha ricevuto il rosso diretto) e tutti si ricordano come finì l’anno scorso senza di lui (ah, stavolta Zúñiga non c’entra niente).
PRIMO TEMPO
Guidata da un superlativo Carlos Sánchez nella linea mediana la Colombia si installa nella metà campo avversaria, il Brasile viene messo in chiara difficoltà dal palleggio cafetero e quasi mai riesce a organizzare azioni d’attacco degne di nota, anche perché spesso i verde-oro, Neymar incluso, sbagliano l’ultimo passaggio, quello determinante. Primo tiro della partita al 23′ con un destro senza troppe pretese di Cuadrado terminato a lato, molto più pericoloso il tiro di Carlos Sánchez al 31′ leggermente sporcato da Miranda e finito fuori di poco. Al 36′ la Colombia concretizza una netta supremazia con il gol del vantaggio, Cuadrado batte una punizione dalla fascia destra verso il centro, la palla staziona in area per diversi secondi e a risolvere la situazione è una girata di sinistro di Jeison Murillo, al suo primo centro con la maglia della nazionale. Decisamente ottimo il primo tempo della squadra di Pekerman, poco dopo lo 0-1 arriva un’altra occasione con cross di Armero solo sfiorato da Falcao e con Teo Gutiérrez in ritardo, poi al 43′ su traversone di James l’attaccante del River Plate libera di tacco Cuadrado che spreca tutto ciccando di sinistro. La Seleção si fa vedere in avanti solo all’ultimo minuto di gioco, Dani Alves mette in mezzo per Neymar, colpo di testa in tuffo e grande risposta di Ospina, poi il giocatore del Barça tocca con la mano e il gioco viene giustamente fermato con tanto di ammonizione.
SECONDO TEMPO
Dentro Philippe Coutinho per Fred, totalmente fuori dal gioco, ma è ancora la Colombia a gestire i ritmi, con Cuadrado vicino al raddoppio al 51′ con una serpentina chiusa da un sinistro fuori di un soffio. Il Brasile crea veramente poco, una cosa insolita visti i suoi standard, ma nonostante ciò la palla dell’uno a uno arriva lo stesso, perché un retropassaggio corto di Murillo mette in difficoltà Ospina che svirgola pressato da un avversario, Firmino si ritrova così a porta vuota senza avversari nelle vicinanze e fa l’unica cosa che non dovrebbe fare, ossia calcia forte sopra la traversa buttando via la possibilità di riscrivere la storia della partita. Di varchi del genere i colombiani non ne lasceranno più, Murillo si riscatta con un grande intervento in area su Douglas Costa, subentrato nel tentativo di dare una scossa come contro il Perù e autore al 79′ di un cross sul quale Firmino si avventa di testa mandando a lato. Nel finale James Rodríguez va a centimetri dal raddoppio con un sinistro insidioso in diagonale dopo averne saltati due, dopo quattro minuti di recupero Enrique Osses fischia la fine ma poi è costretto a tirare fuori il cartellino rosso per una rissa che si accende subito dopo il triplice fischio, ne fanno le spese Neymar per una testata a Murillo e Bacca per aver spinto il giocatore del Barcellona.
La Colombia lascia lo zero in classifica e riprende il Brasile, con a questo punto il Venezuela che ha in mano il suo destino e battendo domani il Perù potrebbe diventare la prima squadra qualificata ai quarti. Seleção in grossa difficoltà a causa della prima sconfitta della seconda era Dunga: all’ultimo turno sarà dentro o fuori con il rischio di trovare l’Argentina fin da subito.
IL TABELLINO
Brasile (4-2-3-1): Jefferson; Dani Alves, Thiago Silva, Miranda, Filipe Luís; Elias (76′ Diego Tardelli), Fernandinho; R. Firmino, Fred (46′ Coutinho), Willian (68′ Douglas Costa); Neymar. Commissario tecnico: Dunga
Colombia (4-4-2): Ospina; Zúñiga, C. Zapata, Murillo, Armero; Cuadrado, C. Sánchez II, Ed. Valencia (80′ Mejía), Ja. Rodríguez; T. Gutiérrez (76′ Bacca), Falcao (69′ Ibarbo). Commissario tecnico: Pekerman
Arbitro: Enrique Osses della federazione cilena (Astroza – Barraza; Pitana)
Rete: 36′ Murillo
Espulsi: Neymar (B) e Bacca (C) a fine partita per comportamento non regolamentare
Ammoniti: T. Gutiérrez (C), Fernandinho, R. Firmino (B)
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