Accusato di frode e riciclaggio, il presidente della Federcalcio peruviana Agustín Lozano arrestato: ombre inquietanti su possibili legami tra calcio e criminalità organizzata.
Un terremoto senza precedenti potrebbe sconvolgere il calcio peruviano: Agustín Lozano, presidente della Federcalcio del Perù, è stato arrestato dalle autorità a seguito di un’operazione che ha coinvolto la sua abitazione a San Borja, Lima. L’accusa è pesantissima: Lozano sarebbe il presunto leader di un’organizzazione criminale denominata “Los Galacticos” e dovrà rispondere a una serie di gravi accuse, tra cui frode, riciclaggio di denaro e corruzione.
Durante l’arresto, Lozano ha rilasciato dichiarazioni rivolte alla famiglia e ai sostenitori, chiedendo calma e esprimendo fiducia nel sistema giudiziario: “Chiedo solo alla mia famiglia e a coloro che credono in me di restare tranquilli. Mi auguro che ci sia giustizia e che la emerga la verità. Desidero solo serenità per i miei cari e per chi ha sempre creduto nel mio lavoro.”
Questa vicenda getta ombre sulla gestione della Federcalcio peruviana e apre scenari inquietanti su eventuali connessioni tra il mondo del calcio e attività criminali. L’arresto di Lozano arriva in un momento delicato per il calcio sudamericano, spesso al centro di scandali legati a corruzione e cattiva gestione, e pone seri interrogativi sul futuro della Federazione. “Los Galacticos,” secondo le accuse, sarebbe responsabile di operazioni illecite di grande portata, il cui impatto potrebbe estendersi ben oltre il solo ambito sportivo.
Mentre si attende l’evolversi delle indagini, il calcio peruviano si trova ad affrontare una crisi senza precedenti, con la possibilità di cambiamenti strutturali nella governance e nel controllo delle attività federative. Lozano, intanto, attende che la giustizia faccia il suo corso, ma l’arresto segna un duro colpo per l’immagine della Federazione e lascia il Paese in attesa di chiarezza.