Dopo gli episodi durante la sfida di Champions League contro l’Arsenal, il club spagnolo riceve una multa dalla Uefa
Il Real Madrid è stato sanzionato dalla UEFA con una multa di 15.000 euro per comportamenti razzisti tenuti da alcuni suoi tifosi durante la partita di andata dei quarti di finale di Champions League contro l’Arsenal, disputata lo scorso 8 aprile all’Emirates Stadium. L’incontro, terminato con una pesante sconfitta per 3-0 per la squadra di Carlo Ancelotti, ha segnato anche l’eliminazione del club spagnolo dalla competizione. Oltre alla sanzione economica, il massimo organo calcistico europeo ha imposto al Real Madrid una misura disciplinare sospensiva: in caso di recidiva nella prossima stagione, il club sarà soggetto al blocco della vendita dei biglietti per le trasferte europee.
ALTRI CASI
Non è la prima volta in questa stagione che il Real Madrid finisce nel mirino della UEFA per episodi legati al razzismo. Già lo scorso febbraio, infatti, l’organismo etico e disciplinare aveva inflitto al club una multa di 30.000 euro per “comportamenti razzisti, discriminatori e propaganda” durante il match di ritorno dei playoff contro il Manchester City, disputato al Santiago Bernabéu. In quell’occasione, era stata anche minacciata la chiusura parziale dello stadio in caso di ulteriori infrazioni.
Il caso del Real Madrid si inserisce in un contesto più ampio che vede coinvolti anche altri grandi club spagnoli. Sia il Barcellona che l’Atlético Madrid, infatti, sono stati sanzionati dalla UEFA nel corso di questa stagione per il comportamento scorretto dei propri sostenitori. Questi episodi mettono in evidenza un problema ancora lontano dall’essere risolto e che continua a macchiare l’immagine del calcio europeo.
La situazione appare ancora più delicata alla luce della battaglia personale che Vinícius Júnior, attaccante brasiliano del Real Madrid, sta portando avanti da tempo contro il razzismo negli stadi, in particolare in quelli spagnoli. Il fatto che proprio i tifosi del suo club si siano resi protagonisti di episodi discriminatori rappresenta un duro colpo e un segnale preoccupante: il fenomeno non risparmia nessuno, nemmeno le società più prestigiose. La speranza è che queste sanzioni possano servire da monito e spingere i club a intensificare gli sforzi per prevenire e combattere ogni forma di discriminazione dentro e fuori dal campo.