Bookmaker Bonus Benvenuto Visita
Betnero Bonus Scommesse del 100% fino a 70€ Info Bonus
Betway Fino a 100€ Bonus Benvenuto Scommesse sul Primo Deposito Info Bonus
Casinomania Bonus Scommesse del 100% fino a 50€ Info Bonus
888sport Bonus Sport del 100% fino a 25€ sulla Prima Ricarica Info Bonus
SNAI Bonus Sport 300€ + Bonus Casino 300€ Info Bonus
William Hill Triplo Bonus Scommesse da 300€ – Codice: ITA300 Info Bonus

Grande partita a Glendale: finisce 3-1 per il Messico, che fa suoi i tre punti nel finale col vantaggio decisivo di Rafa Márquez. All'Uruguay non basta il solito centro di Diego Godín.

 

Il Messico fa sul serio. El Tricolor rafforza la sua candidatura come una delle favorite per la vittoria della Copa América e lo fa battendo chi questa competizione l'ha vinta per il maggior numero di volte, ossia l'Uruguay. Un successo arrivato al termine di una partita dura, intensa e soprattutto divertente, dall'esito incerto fino a tre minuti dal termine quando Rafa Márquez, trentasettenne intramontabile capitano dei messicani, ha piazzato un destro terrificante sotto la traversa non lasciando scampo a Muslera e all'Uruguay, che pensava quantomeno di aver evitato la sconfitta grazie al suo referente difensivo, Diego Godín, capace ancora una volta di farsi trovare pronto al momento del bisogno con un cabezazo su calcio piazzato. La Celeste esce con le ossa rotte da una partita che nessuna delle due poteva permettersi di perdere, e lo fa con un nervosismo eccessivo (Vecino espulso al 45', male il viola) e una serie di episodi sfavorevoli, dall'autogol di Álvaro Pereira (un disastro e non è la prima volta) all'errore assurdo di Rolán sull'1-0, al povero Tabárez è girato quasi tutto storto e per il Maestro non c'è stata nemmeno la possibilità di usare Luis Suárez, formalmente in panchina ma di fatto ancora non recuperato dopo l'infortunio in finale di Copa del Rey col Barcellona, un'assenza che ha pesato perché il suo sostituto non si è rivelato all'altezza. Festeggia il Messico complici le intuizioni di Juan Carlos Osorio, che ha sorpreso molti con la formazione iniziale ma ha avuto ragione, perché Jesús Corona e Javier Aquino hanno imperversato sulle fasce e quando li ha dovuti cambiare all'ora di gioco in quanto esausti ha trovato forze fresche dalla panchina, con Hirving Lozano e Raúl Jiménez (quest'ultimo entrato più tardi) decisivi sia sul 2-1 sia sul 3-1. Può la Copa América negli Stati Uniti diventare terreno di conquista per i vicini messicani? Decisamente sì.

PRIMO TEMPO

La Copa América per l'Uruguay comincia come peggio non si potrebbe: nell'esecuzione degli inni nazionali parte per errore quello cileno e dopo centonovantaquattro secondi il Messico è in vantaggio, Guardado crossa da sinistra per Héctor Herrera, il centrocampista del Porto non la prende ma ci pensa Álvaro Pereira a fare autorete di testa quasi senza volerlo. Quello dell'ex terzino dell'Inter è il gol nella propria porta più rapido nella storia del torneo, un record di cui non andare certo fieri. Uruguay in grossa difficoltà che non può nemmeno affidarsi a Suárez per risollevarsi, al 21' ancora Messico sempre dalle fasce, stavolta da destra con cross di Corona respinto da Godín sui piedi di Aquino che prova il destro a giro ma Muslera blocca. La Celeste ci impiega mezz'ora per mostrarsi nell'area avversaria, lo fa Cavani ben imbeccato da Lodeiro ma è bravissimo Talavera a chiudere lo specchio col corpo e parare con la mano. Sono tantissime le difficoltà charrúa, Álvaro Pereira è un disastro e viene saltato ogni volta, al 35' sfonda Corona dalle sue parti e sul suo cross Héctor Herrera anticipa anche Chicharito senza beccare la porta, il tempo si chiude con un altro episodio negativo per i campioni del 2011, ossia l'espulsione per doppia ammonizione di Matías Vecino, il secondo giallo per un liscio rinviando il pallone e conseguente fallo su Corona.

SECONDO TEMPO

Fuori Lodeiro per l'ex Lazio Álvaro González, i pericoli l'Uruguay li porta come spesso accade sui calci da fermo, al 49' un corner di Sánchez trova la testa di Giménez a contrasto con Márquez, Talavera liscia ed è fortunato perché il pallone finisce sul fondo. Al 59' clamorosa chance per pareggiare buttata via dalla Celeste: Godín anticipa a metà campo e parte in progressione, suggerisce per Cavani che di prima pesca dall'altra parte dell'area Rolán, l'attaccante del Bordeaux ha tutto il tempo per mirare e fare 1-1 ma di sinistro piazza incredibilmente a lato, Tabárez non la prende benissimo e un minuto dopo lo manda in panchina per Abel Hernández. Bella discesa a metà ripresa di Hirving Lozano, uno dei subentrati, e cross basso per Chicharito che trova Muslera pronto nella parata a terra, l'Uruguay comunque cresce e al 71' sfiora il pari ancora su un'incertezza di Talavera, che però riesce a recuperare di pugno sul successivo colpo di testa di Godín. Le squadre poco dopo tornano a essere in parità numerica, Guardado già ammonito commette fallo su Carlos Sánchez e l'arbitro gli mostra un fiscale secondo giallo, sulla seguente punizione il giocatore del Monterrey (finalista di Liga MX) crossa al centro e trova il solito imperioso stacco di Diego Godín: 1-1. Inerzia che sembrerebbe girare dalla parte sudamericana, ma il Messico ritrova energie e sprint soprattutto grazie a Lozano, che prima impegna Muslera con un destro dal limite e poi, all'85', su un corner battuto corto pesca Rafa Márquez sul secondo palo, il capitano lascia per Raúl Jiménez che gli rende il pallone e l'ex Verona calcia di destro senza pensarci due volte bucando Muslera. Messico nuovamente in vantaggio, l'Uruguay perde la testa e protesta in maniera veemente nei confronti dell'arbitro, nel recupero ancora i subentrati Lozano e Jiménez duettano e quest'ultimo tocca in mezzo per il facile colpo di testa di Héctor Herrera, che stavolta sì riesce a prendersi il gol suo.

Finisce in gloria per il Messico, che con Raúl Jiménez fallisce anche la palla del 4-1, finisce con molta rabbia per l'Uruguay, tanto che Muslera va a protestare con la terna arbitrale e rischia grosso. I messicani raggiungono il Venezuela in testa al Gruppo C e nella notte fra giovedì e venerdì sfideranno la Giamaica per ipotecare con un turno d'anticipo i quarti, mentre per gli uruguayani ci sarà una prova senza appello con la Vinotinto.

IL TABELLINO

Messico (5-3-2): Talavera; Layún, Araujo, D. Reyes, R. Márquez, H. Moreno; J. Corona (61' Dueñas), H. Herrera, Guardado; J. Aquino (55' Lozano), J. Hernández (83' R. Jiménez). Commissario tecnico: Osorio
Uruguay (4-4-2): Muslera; Maxi Pereira, Giménez, Godín, A. Pereira; C. Sánchez I (84' G. Ramírez), Arévalo Ríos, Vecino, Lodeiro (46' A. González); Rolán (60' A. Hernández), Cavani. Commissario tecnico: Tabárez
Arbitro: Enrique Cáceres della federazione paraguayana (Cardozo – Saldivar; Vargas)
Rete: 4' aut. A. Pereira, 74' Godín (U), 87' R. Márquez, 92' H. Herrera
Espulsi: Vecino (U) al 45' per doppia ammonizione, Guardado (M) al 73' per doppia ammonizione
Ammoniti: Giménez, Maxi Pereira, Godín (U), R. Jiménez (M)

[Immagine presa da twitter.com]