È imminente l'avvio anche della nuova stagione di Bundesliga, che partirà domani alle 20.30 con l'anticipo dell'Allianz Arena fra i campioni in carica del Bayern Monaco e l'Amburgo. Per saperne di più sull'edizione numero cinquantatré del massimo campionato tedesco ecco una presentazione delle diciotto squadre.
Negli ultimi anni la Bundesliga ha avuto una crescita vertiginosa, prendendo quattro posti in Champions League a discapito dell'Italia e ottenendo un'ottima visibilità anche fuori dalla Germania, grazie alle iniziative pensate dalla lega e al grande colpo d'occhio che si ha vedendo le partite, con stadi moderni e all'avanguardia sempre pieni in ogni ordine di posto. Nel corso degli anni il campionato ha assunto un ruolo di primaria importanza nel calcio europeo, e ora parlando della Germania non si pensa più solo ed esclusivamente al Bayern Monaco, comunque grande favorito per alzare il Meisterschale, ma anche ad altre realtà che nel corso degli anni si sono guadagnate uno spazio di prestigio nel panorama internazionale, su tutte il Borussia Dortmund finalista della Champions League 2012-2013 nella finale tutta tedesca proprio contro i bavaresi.
LA LOTTA PER IL TITOLO
È tradizione che a prescindere da qualsiasi cosa il favorito numero uno per la vittoria del titolo sia sempre il Bayern Monaco, che peraltro viene da tre stagioni dominate e vinte con largo anticipo. Pep Guardiola potrebbe essere all'ultima stagione in Baviera e se dovesse lasciare vorrebbe farlo riportando la Champions a Monaco, cosa riuscita al suo predecessore Heynckes ma non a lui: per tentare l'assalto all'Europa il Bayern ha speso quasi settanta milioni di euro per aggiungere alla propria rosa Arturo Vidal e Douglas Costa, con quest'ultimo in particolare che sembra già pienamente a suo agio negli schemi della squadra. È partito Bastian Schweinsteiger ma gli altri campioni ovviamente sono rimasti, da Arjen Robben a Thomas Müller passando per Robert Lewandowski, mentre qualche dubbio ancora rimane su Mario Götze. Il Wolfsburg, secondo nella scorsa stagione, ha riiniziato da dove aveva chiuso, ossia vincendo un trofeo: dopo la DFB-Pokal di giugno è arrivata la DFL-Supercup ai rigori proprio contro il Bayern, con Nicklas Bendtner decisivo, la squadra di Dieter Hecking perciò punta a essere la prima avversaria dei bavaresi, anche se c'è incertezza sulla permanenza ai Wölfe di Kevin De Bruyne (richiesto dal Manchester City) e Ivan Perišic, obiettivo dell'Inter. Dopo oltre trentacinque anni il Borussia Mönchengladbach è tornato in Champions League, in attacco è arrivato Josip Drmic ed è stato riscattato Thorgan Hazard, fratello di Eden, mentre Max Kruse è andato al Wolfsburg e Christoph Kramer ha fatto il percorso inverso di Drmic, finendo al Bayer Leverkusen che deve giocare i play-off di Champions contro la Lazio. Roger Schmidt ha dato ai rossoneri un calcio offensivo e con un ritmo altissimo, ora dovrà confermarsi e potrà farlo contando su un acquisto di prestigio, il cileno ex Internacional Charles Aránguiz.
I PIAZZAMENTI EUROPEI
Rivoluzione al Borussia Dortmund: via Jürgen Klopp, artefice dei trionfi degli ultimi anni, dentro Thomas Tuchel, chiamato a riportare in alto i gialloneri dopo una stagione disastrosa, nella quale il BVB è rimasto per varie settimane in zona retrocessione. L'ex Mainz dovrà ridare smalto a una squadra apparsa stanca soprattutto fisicamente, con diversi infortuni degli uomini chiave (su tutti Mats Hummels e Marco Reus), probabilmente non potrà lottare per il titolo da subito non avendo un vero centravanti (è partito Ciro Immobile, a oggi non sostituito), ma al Westfalenstadion ci si aspetta un netto miglioramento nei risultati e la crescita di elementi fin qui sottotono come Henrikh Mkhitaryan, apparso in forma nelle prime uscite. Anche i grandi rivali dello Schalke 04 hanno cambiato in panchina, chiamando André Breitenreiter e abbandonando il calcio difensivo di Roberto Di Matteo in favore di una tattica più votata all'attacco, in questo senso da segnalare l'ingaggio di Franco Di Santo, tredici gol l'anno scorso col Werder Brema. Johannes Geis del Mainz è l'altro acquisto di rilievo dello Schalke, dovrebbe pure rimanere Julian Draxler cercato dalla Juventus. La grande sorpresa dell'anno scorso, l'Augsburg, ha confermato quasi in blocco la rosa della storica qualificazione all'Europa League, riportando in Germania Piotr Trochowski dopo quattro anni a Siviglia: il vero punto di forza dei biancorossi è l'allenatore Markus Weinzierl, uno dei più preparati del torneo. Vorrebbe tornare in Europa il Werder Brema, reduce da un'ottima seconda parte di stagione e con Anthony Ujah sostituto di Di Santo, qualche ambizione europea ce l'ha pure l'Hoffenheim del folle Markus Gisdol, allenatore spregiudicato che ha tentato l'azzardo totale puntando su Kevin Kurányi, non certo l'attaccante più prolifico della storia del calcio.
ZONA TRANQUILLITÀ
L'Eintracht Francoforte non ha confermato Thomas Schaaf, mettendo fine al grande gioco offensivo dell'ex Werder, capace di far diventare capocannoniere Alex Meier con diciannove gol. Ora c'è Armin Veh, privo del portiere (Kevin Trapp è finito al PSG) ma con la meteora interista Luc Castaignos e il rinnovo del peruviano Carlos Zambrano in difesa, tuttavia le ambizioni dell'Eintracht sembrano piuttosto modeste. Non dovrebbe avere problemi a salvarsi il Mainz, che ha incassato 23 milioni dalle cessioni di Geis (Schalke 04) e Okazaki (Leicester City), sostituiti da giocatori di fama minore tra cui Yoshimori Muto, proveniente dalla seconda serie giapponese. A Colonia sono lontani i fasti di Pierre Littbarski, tuttavia il nuovo acquisto Anthony Modeste, centravanti ex Hoffenheim, ha cominciato bene con una tripletta nel primo turno di DFB-Pokal. Spera in una stagione finalmente tranquilla l'Hertha Berlino, salvo all'ultima giornata l'anno scorso nonostante un punto nei quattro turni conclusivi, l'ex giocatore ora diventato allenatore Pál Dárdai non ha apportato grosse rivoluzioni alla rosa, perciò non sembra prossimo un sensibile miglioramento dei risultati e dovrà stare attento.
LE PERICOLANTI
Per il secondo anno consecutivo l'Amburgo, sempre in Bundesliga dalla sua creazione nel 1963, è riuscito a evitare la discesa ai play-out, stavolta addirittura all'ultimo respiro con il pari di Marcelo Díaz su punizione arrivato al 90' del ritorno contro il Karlsruher, che ha prolungato la gara ai supplementari dove Nicolai Müller ha siglato il gol tranquillità. Bruno Labbadia ha pescato dalla Serie A Albin Ekdal, dal Cagliari, mentre van der Vaart è andato al Betis Siviglia, dietro invece l'ex Bayer Leverkusen Emir Spahic cercherà di dare stabilità a una retroguardia apparsa spesso disastrosa, come dimostrato anche dalla sconfitta nel primo turno di DFB-Pokal per 3-2 contro il Carl Zeiss Jena. Discorso più o meno simile per lo Stoccarda, l'altra ex grande di Germania sprofondata nelle zone basse della classifica, la salvezza all'ultima giornata è stata una boccata d'ossigeno per i biancorossi, che però sembrano avviati a un'altra annata di sofferenza perché la rosa non è stata rinforzata a dovere, fatta eccezione per la porta dove sono arrivati Przemyslaw Tyton (PSV Eindhoven) e Mitchell Langerak (Borussia Dortmund) al posto del mediocre Sven Ulreich, diventato vice-Neuer. Per il Darmstadt si tratta del ritorno fra i grandi dopo ben trentatré anni, e ci sarà curiosità per vedere all'opera una squadra che gioca ancora in uno stadio dalla struttura tipicamente anni Ottanta, il club dell'area del Reno viene da due promozioni consecutive e avrà in rosa un italiano, Luca Caldirola; l'altra promossa dalla 2. Bundesliga è l'Ingolstadt, fondata nel 2004 e al suo debutto assoluto nella massima serie. Rischia di essere ancora risucchiato nella lotta per non retrocedere, infine, l'Hannover, che solo tre anni fa aveva giocato i quarti di finale di Europa League contro l'Atlético Madrid poi diventato campione.
[Immagine presa da playingfor90.com]