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Manchester United-Swansea inaugura la ventiduesima stagione della Premier League, il miglior campionato del mondo. Come tutti gli anni sarà una lotta senza esclusione di colpi, con spettacolo garantito in qualsiasi partita. Ecco la preview del torneo.

 

LOTTA PER IL TITOLO
Le premesse per vedere uno scontro al vertice appassionante come qualche mese fa ci sono tutte, anche se qualche attore protagonista potrebbe cambiare. Il Manchester City campione in carica per ora è stato tranquillo sul mercato, con Willy Caballero che farà concorrenza a Joe Hart in porta e l’interessante colpo in difesa di Eliaquim Mangala, preso dal Porto alla pari di Fernando, ma sarà ancora una volta Yaya Touré a guidare i Citizens verso la vetta, considerato che Agüero non è ancora in forma. Viste le difficoltà palesate dal City la grande favorita sembra essere il Chelsea, anche perché per José Mourinho non vincere il titolo per due anni di fila sarebbe un fallimento: per questo il portoghese ha saccheggiato l’Atlético Madrid, riportandosi a casa Thibaut Courtois e ingaggiando Filipe Luís e Diego Costa, mentre in mezzo al campo il grande acquisto è Cesc Fàbregas. I Blues appaiono come una squadra molto solida in tutti i reparti che ha risolto il problema del centravanti avuto l’anno scorso, e ci sarebbe ancora tempo per aggiungere un ulteriore tassello a una rosa competitiva per tutti i fronti. Non potrà che esserci il rilancio del Manchester United, rinvigorito dalla cura Louis van Gaal, la mancata qualificazione alle coppe europee della scorsa stagione obbligherà i Red Devils a un pronto riscatto, al momento manca ancora un leader difensivo per sopperire alle partenze di Ferdinand e Vidic però gli innesti di Ander Herrera e Luke Shaw sono un primo passo verso una veloce risalita alla quale contribuiranno Mata, Rooney, van Persie e il talento Januzaj. Interessante vedere cosa farà l’Arsenal di Wenger, che parte con un trofeo già in tasca (il Community Shield) e un fenomeno come Alexis Sánchez pronto a scatenarsi come ai tempi di Udine, magari i Gunners non vinceranno il titolo neanche quest’anno ma il cileno e i vari Ramsey, Özil, Cazorla e Giroud faranno male a tante difese. Qualche problema ce l’ha il Liverpool, perché rimpiazzare Luis Suárez non sarà affatto facile, Brendan Rodgers ha acquistato tanti giocatori (Emre Can, Rickie Lambert, Adam Lallana, Dejan Lovren, Lazar Markovic e Alberto Moreno) ma nessuno di questi può ovviamente ripetere le gesta dell’uruguayano, servirà dunque affidarsi ancora a Gerrard e alla conferma dei vari Coutinho, Sterling e Sturridge, tuttavia i Reds rischiano seriamente di uscire subito dalle top four.

ZONA EUROPA
L’ambitissimo quarto posto non sarà ristretto alle cinque squadre di vertice, c’è infatti un gruppo di formazioni con velleità quantomeno di lottare per la Champions League. Di questi club quello più attrezzato sembra l’Everton, che per una volta non ha fatto cassa vendendo i propri pezzi pregiati (Baines, Barkley, Coleman e Mirallas su tutti) ma anzi ha ingaggiato a titolo definitivo Romelu Lukaku, che l’anno scorso era solo in prestito dal Chelsea, e dai Blues Roberto Martínez ha appena prelevato in prestito l’interessante Christian Atsu, visto ai Mondiali col Ghana. Qualche incognita accompagna come al solito l’avvio di stagione del Tottenham, sempre alla disperata ricerca di acquisti di prestigio ma con idee molto confuse, potrebbe dunque essere la stagione del rilancio per Erik Lamela, nel caso in cui non dovesse partire prima di fine mercato, oppure per Roberto Soldado, di certo il nuovo manager Mauricio Pochettino si aspetta qualcosa in entrata, magari una punta che Eriksen potrà mettere in condizione di segnare diverse volte a partita. Ritrovate ambizioni europee, dopo qualche anno con luci e ombre, per il Newcastle United, che finalmente ha fatto un mercato intelligente mettendo a segno vari colpi a poco prezzo e con grandi possibilità di successo: Daryl Janmaat e Siem de Jong sono due olandesi che in Eredivisie hanno sempre fatto molto bene (specialmente l’ex capitano dell’Ajax), Facundo Ferreyra è un giovane attaccante argentino di straordinarie potenzialità scappato dall’Ucraina, mentre Emmanuel Rivière e Rémy Cabella sono stati fra i migliori della passata Ligue 1.

POSSIBILI SORPRESE
Nella scorsa stagione era stato il Southampton a fare le migliori cose dalla zona medio-bassa della classifica, adesso però i Saints hanno smantellato la squadra vendendo quasi tutti i migliori a peso d’oro senza sostituirli adeguatamente (almeno per ora), tanto che il manager Ronald Koeman ha ironizzato sulle tante cessioni fatte in estate. Graziano Pellè è il volto nuovo di spicco della squadra del sud dell’Inghilterra, come lui dall’Eredivisie arriva Dušan Tadic che potrebbe fare molto bene, ma le tante uscite (Chambers, Lallana, Lambert, Lovren e Shaw, più forse pure Schneiderlin) pesano tanto. Potrebbe quindi essere il West Ham di Sam Allardyce a farsi notare in positivo, magari con una buona partenza come accaduto l’anno scorso: l’attaccante Enner Valencia, protagonista ai Mondiali con l’Ecuador, è un acquisto di rilievo, c’è anche l’ex laziale Mauro Zárate che torna in Inghilterra dopo l’esperienza del 2008 col Birmingham, a centrocampo il colpo è Cheikhou Kouyaté, preso dall’Anderlecht. Per far quadrare i conti in casa Hammers servirà però come sempre la costanza di rendimento del capitano Kevin Nolan, dato che Andy Carroll starà fuori fino a dicembre. La finale di FA Cup ha proiettato l’Hull City in Europa League, gestire il doppio impegno non sarà semplice ma una salvezza tranquilla sembra alla portata degli uomini di Steve Bruce, con Robert Snodgrass e Tom Ince come principali acquisti (è appena partito Shane Long verso Southampton, ma tanto il titolare in attacco è Jelavic), stesso discorso (partecipazione europea a parte) si può dire per lo Stoke City di Mark Hughes, che dovrà basare la salvezza sulle partite interne e sperare che Mame Biram Diouf, il nuovo centravanti, faccia bene, perché dopo una serie impressionante di flop l’acquisto di Bojan Krkic non sembra affatto una mossa sensata.

OBIETTIVO SALVEZZA
Restare in Premier League è di vitale importanza, e l’anno scorso si è visto quanto sia stata agguerrita la lotta per non retrocedere. Fino a due giorni fa il Crystal Palace non sembrava doversi preoccupare, ma le inaspettate dimissioni di Tony Pulis, capace di un miracolo nel girone di ritorno con un ritmo favoloso, hanno fatto ripiombare nel baratro i londinesi, che rivedono i fantasmi dell’inizio della passata stagione (nove sconfitte nelle prime dieci giornate). Pulis si è dimesso per contrasti con la proprietà sul mercato, e in effetti i soli Fraizer Campbell e Brede Hangeland, peraltro entrambi provenienti da una retrocessione, sembrano troppo poco. Torna in Premier League con grande voglia di restarci il QPR, Harry Redknapp spera che il bomber Charlie Austin si confermi anche ai massimi livelli, per puntellare una difesa battuta infinite volte due anni fa è arrivato un grande nome come Rio Ferdinand (farà coppia con l’altro nuovo acquisto Steven Caulker), al momento c’è ancora Júlio César ma il portiere ex Inter è in uscita dopo l’esperienza canadese. Non sembrano altrettanto ben attrezzate le altre due neopromosse, il Leicester City si affida all’argentino Leonardo Ulloa (ventitré gol in Championship col Brighton) ma ha una rosa con poca esperienza nella massima serie, il Burnley è pressoché sconosciuto e sembra destinato a una comparsa come nella stagione 2009-2010. Chiusura dedicata a quattro squadre che stanno da anni in Premier League ma che rischiano per vari motivi: l’Aston Villa viene dal record negativo di punti e non avrà il bomber Benteke almeno per i primi due mesi, il Sunderland si è risollevato sotto la guida di Gus Poyet salvandosi bene ma necessita di qualche rinforzo in più oltre a Jordi Gómez e Jack Rodwell, lo Swansea ha perso i migliori giocatori (Chico, Davies, de Guzmán, Pablo Hernández, Vorm e Michu, quest’ultimo finito al Napoli da dove potrebbe arrivare Federico Fernández) e sembra destinato a veder partire pure Wilfried Bony a conferma di un netto ridimensionamento, per il West Bromwich infine i dubbi sono dati da un nuovo tecnico con pochissima esperienza (Alan Irvine) e da una rosa con evidenti lacune specialmente nel settore offensivo.

Alle 13.45 di domani si parte con Old Trafford scenario della gara inaugurale, prima di 380 partite ad altissima intensità. È tutto pronto per un’altra stagione entusiasmante di Premier League, tra poche ore si ricomincia.

[Immagine presa da dailymail.co.uk]