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Alle 13.45 di domani riparte la magia della Premier League con la sfida tra Liverpool e Stoke City: fra volti nuovi, grandi ritorni e assenze pesanti anche quest’anno il campionato inglese si preannuncia come il più affascinante e combattuto del mondo.

 

Sarà la prima edizione della Premier League senza Sir Alex Ferguson in panchina: il leggendario manager scozzese si è ritirato al termine della scorsa stagione dopo oltre ventisei anni alla guida del Manchester United e una serie impressionante di trofei. Il suo posto è stato preso da David Moyes, il cui inizio è stato positivo con la vittoria nel Community Shield per 2-0 sul Wigan (vedi articolo), l’ex tecnico dell’Everton potrà contare su due nuovi acquisti, Guillermo Varela e Wilfried Zaha, ma deve risolvere la grana Wayne Rooney che ha chiesto di essere ceduto, se l’attaccante inglese dovesse partire possibili ulteriori movimenti in entrata per affiancare a Hernández, Welbeck e al capocannoniere della passata stagione Robin van Persie un’altra punta e un centrocampista di alto livello. A lanciare la sfida ai campioni in carica saranno Chelsea e Manchester City: i Citizens hanno cambiato allenatore, con Pellegrini al posto di Mancini, e rifatto l’attacco, sostituendo Tévez con Álvaro Negredo e Stevan Jovetic (che si aggiungono ad Agüero e Džeko) più l’esterno spagnolo Jesús Navas e il centrocampista brasiliano Fernandinho, arrivato all’Etihad Stadium per quaranta milioni di euro dallo Shakhtar. Più della solita faraonica campagna acquisti dello sceicco ha fatto scalpore però quanto successo in casa Blues, con il cavallo di ritorno José Mourinho nuovamente in panchina a sei anni di distanza dall’ultima volta e alla ricerca del trionfo in campionato e in Europa dopo aver mancato la Champions League a Madrid. Lo Special One potrebbe presto avere Wayne Rooney (ma non sarà facile), nel frattempo accoglie i nuovi acquisti Schürrle e van Ginkel che si aggiungono a una squadra già rodata formata dai leader dello spogliatoio già presenti nella sua prima esperienza e gli acquisti degli anni recenti, per il portoghese sarà fondamentale il contributo del quartetto formato da Hazard, Lampard, Mata e Oscar, in grado di fornire oltre cinquanta gol complessivi. Un gradino sotto, alla ricerca di un posto Champions, ci sono Arsenal, Liverpool e Tottenham: i Gunners sono stati fin qui immobili sul mercato, Wenger ha preso solo il giovane Yaya Sanogo vendendo però i poco convincenti Chamakh e Gervinho, è atteso un colpo da qui a fine mercato per migliorare una rosa che non sembra all’altezza delle grandi; i Reds puntano molto su Coutinho e Sturridge vista la squalifica (e il probabile addio) di Luis Suárez, con l’aggiunta degli spagnoli Luis Alberto e Iago Aspas e del nuovo portiere Mignolet; gli Spurs invece hanno speso circa sessanta milioni di sterline per comprare Capoue, Chadli, Paulinho e Soldado (gli ultimi due colpi sensazionali) ma a Villas-Boas potrebbe mancare il miglior giocatore dello scorso campionato, Gareth Bale, la cui trattativa per il suo trasferimento record al Real Madrid va avanti da settimane e sembra possa concludersi entro il 2 settembre. Tante squadre in lotta per la metà della classifica: lo Swansea giocherà per la prima volta in Europa League e ha affiancato a Michu, strepitoso trascinatore della scorsa stagione, l’ex punta del Vitesse Bony; l’Everton ha sostituito Moyes con Roberto Martínez e si è assicurato il prestito di uno dei giovani più promettenti del panorama mondiale, il canterano blaugrana Gerard Deulofeu; West Bromwich e West Ham puntano sul rilancio di giocatori che non hanno reso al meglio nelle precedenti squadre, Anelka e Lugano per il WBA e Downing per gli Hammers (oltre al riscatto di Andy Carroll) mentre le sorprese potrebbero essere Norwich e Southampton, rinforzatesi in maniera massiccia con gli acquisti da una parte di Fer, Hooper e van Wolfswinkel e dall’altra di Lovren e Wanyama (assieme alla conferma del bomber Rickie Lambert, a segno nel debutto in nazionale contro la Scozia mercoledì scorso). Obiettivo salvezza tranquilla e pochi acquisti per Aston Villa (è rimasto Benteke, almeno per ora), Fulham, Newcastle United (preso Loïc Rémy dal QPR) e Stoke City, molto mobile invece il Sunderland di Paolo Di Canio con gli innesti di Altidore, Giaccherini e Mannone. Chiusura dedicata alle tre neopromosse, che sono anche le principali candidate al ritorno nel Championship: Cardiff City, Crystal Palace e Hull City non sembrano avere una rosa adeguata per rimanere in Premier League (forse solo i gallesi hanno qualcosa in più, con il veterano Bellamy e lo specialista dei calci piazzati Whittingham) ma occhio alle sorprese come spesso è successo negli ultimi anni. Saranno nove mesi ad altissima intensità, lo spettacolo della Premier League sta per ricominciare.

[Immagine presa da theimage.co.au]