La nuova stagione di Ligue 1 è alle porte. Quest’anno, in attesa di novità per la questione Bale-Real, il campionato francese ha decisamente sorpassato la Liga spagnola nel giro d’affari del mercato in entrata.
Il Paris Saint-Germain campione in carica si presenta ai blocchi di partenza con un nuovo logo, tanto contestato dai tifosi, un nuovo allenatore e oltre 110 milioni di euro spesi per la nuova squadra; ma a differenza degli anni scorsi i giocatori in entrata sono soltanto tre, almeno fino a oggi. Nella panchina del Parco dei Principi in questa stagione siederà Laurent Blanc, che dopo l’anno sabbatico in seguito al fallimento coi Bleus a Euro 2012, ritrova collocazione in patria. Tra i giocatori a sua disposizione ci saranno, oltre a Ibrahimovic e tutto il resto della rosa campione di Francia in carica, il ritirato Beckham a parte, il parigino Lucas Digne, fresco di titolo mondiale con l’Under 20, il difensore Marquinhos, prelevato dalla Roma con una cifra record per un 19enne, e soprattutto la telenovela dell’estate Edinson Cavani, che dopo 3 stagioni e oltre 100 goal lascia il Napoli, con mesi di tira e molla e una coda di non poche polemiche, e approda sotto la Tour Eiffel per 63 milioni di euro.
La squadra che tutti danno come prima antagonista del PSG è, incredibilmente, una neopromossa; strano a dirsi, ma suona molto meglio se si dice che questa neopromossa è il Monaco di Claudio Ranieri. Sono quasi 150 i milioni che il magnate russo Rybolovlev ha sborsato per portare nel Principato campionissimi come Radamel Falcao e João Moutinho, uomini di esperienza come Eric Abidal e Ricardo Carvalho e giovani molto promettenti come Nicolat Isimat-Mirin e soprattutto James Rodríguez, vero prospetto del calcio colombiano e mondiale. Ciò che ha consentito al magnate russo di spendere così tanto, oltre alla sua disponibilità economica, è il sistema fiscale del Principato che permette di pagare tasse nettamente inferiori sugli stipendi rispetto al territorio francese. La FFF è subito corsa ai ripari, imponendo dalla prossima stagione a tutte le squadre di avere sede, e conseguentemente tutti i registri contabili, su territorio francese; vedremo se le finanze di Rybolovlev riusciranno a superare questo ostacolo.
Tra le squadre che cercano un posto in Europa c’è sicuramente il Lione. Tornato in Champions League dopo un anno di assenza, punta a tornare in alto, anche se ormai vede come un ricordo le trionfali stagioni dei 7 titoli consecutivi tra 2001 e 2008. Confermato Remy Garde alla guida, la squadra ha perso due perni della difesa come Réveillère e Lovren ma ha acquisito altri due difensori di altrettanto valore come Miguel Lopes dallo Sporting Lisbona e Henri Bedimo dal Montpellier. Il Lille vuole continuare a fare corsa di testa mantenendo la sua politica: valorizzare i giovani, rivenderli a cifre altissime e continuare a valorizzarne dei nuovi; in passato è successo con Bastos, Gervinho e Hazard, quest’anno è stata la volta di Digne e Chedjou, sostituiti da Simon Kjær e dal ritorno di Florian Thauvin, anch’egli protagonista della cavalcata dell’Under 20 al titolo mondiale. Altre due squadre di vertice dello scorso anno, che cercheranno di ripetersi in questa nuova stagione, sono il Nizza, forte della spinta del nuovo stadio, che ha mantenuto la stessa struttura dell’anno scorso, perdendo solo Civelli, difensore argentino accostato anche a diverse squadre italiane ma alla fine volato in Turchia al Bursaspor, e il Saint-Étienne, che affronta l’Europa League senza il bomber Aubameyang, ora al Borussia Dortmund, ma con nuovi giovani di sicuro avvenire, come Sissoko, prelevato dal Wolfsburg, e Tabanou, nelle scorse stagioni al Tolosa. Infine il Montpellier, campione di Francia nel 2012 ma che non è riuscito a ripetersi la scorsa stagione non centrando neanche un posto in Europa; ci proverà quest’anno, guidato dal nuovo allenatore Fernandez, ex Nancy.
Tra le squadre che, invece, cercheranno di evitare la parte destra della classifica ci sono senza dubbio le due squadre corse: l’Ajaccio di Mutu e del nuovo allenatore Ravanelli cercherà di migliorare la salvezza arrivata a fine campionato con nuovi uomini di esperienza come gli ex Lille Bonnart e Pedretti, mentre il Bastia punta forse a qualcosa di più, anche grazie a una campagna acquisti che ha portato uomini di spessore internazionale come Squillaci, svincolatosi dall’Arsenal, e il ritorno a casa di Modesto, cresciuto proprio nel club del nord della Corsica e affermatosi in giro per l’Europa con le maglie di Cagliari, Monaco e Olympiakos. Infine le altre due neopromosse: il Nantes, che torna nel massimo campionato dopo 3 stagioni di purgatorio, in attesa di riconquistare i vertici come nella metà negli anni ’90, quando fu campione di Francia nel ’95 e semifinalista di Champions l’anno successivo, eliminata dalla Juventus di Lippi che poi fu campione d’Europa, e il Guingamp, che cerca stabilità nella prima divisione dopo anni di sali-scendi tra le varie categorie.
Venerdì si comincia, con l’esordio dei campioni in carica del PSG sul campo del Montpellier. Speriamo che, oltre al cospicuo giro economico, la Ligue 1 ci regali anche un po’ di spettacolo in questa nuova stagione, cosa che non sempre è avvenuta in passato.