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Il 9 agosto ricomincia la Bundesliga, primo appuntamento di livello per i calciofili in astinenza estiva.

 

Non può non essere il Bayern la favorita, come tutti gli anni. Quest’anno però riparte dopo aver sbancato Germania ed Europa nella passata stagione, mettendo in bacheca Champions League, Bundesliga e Coppa di Germania. Chiuso nel migliore dei modi il capitolo Heynckess, alla guida del Bayern è arrivato l’allenatore più vincente degli ultimi decenni: Pep Guardiola. Alla conferenza stampa di presentazione, con un perfetto tedesco, e nei primi giorni di ritiro ha già fatto capire che il suo credo tattico sarà lo stesso che l’ha contraddistinto a Barcellona, quel tiki-taka che in molti provano a copiargli, spesso senza successo. Oltre al nuovo mister, all’Allianz Arena sfileranno anche i nuovi volti di Thiago Alcàntara, fedelissimo di Guardiola, e Mario Gotze, soffiato già dal mese di Aprile, per la modica cifra di 37 milioni di euro, al Borussia Dortmund. Già, il Borussia Dortmund… Dopo due stagioni trionfali, la squadra di Klopp l’anno scorso si è dovuta chinare al Bayern sia in campionato che in finale di Champions League, la prima della storia tra due squadre tedesche e dalla quale i gialli di Westfalia mancavano da 16 anni. L’assalto al Bayern è cominciato nel migliore dei modi: sia sul campo, con la vittoria in Supercoppa, sia fuori dal campo, con la forte resistenza agli attacchi a suon di milioni per Lewandowski, che era già stato addirittura annunciato dal club bavarese e che invece Klopp è riuscito a mantenere a Dortmund, almeno per ora. Con i soldi di Gotze sono arrivati due talenti classe 1989: Aubameyang, che dopo i trascorsi giovanili al Milan è esploso al Saint Etienne con 37 goal in 2 stagioni, e Mkhitaryan, che negli ultimi anni ha regalato a Donetsk 50 goal, prima nel Metalist e poi nello Shakhtar.

Alle spalle di Bayern e Dortmund cercano riconferme tre squadre: il Bayer Leverkusen di Hyypia, nonostante la partenza di Schurrle a Londra sponda Chelsea, punta in alto con la qualificazione in Champions League e una notevole campagna acquisti come Donati dall’Inter, tra i protagonisti dell’argento degli azzurrini di Mangia in Israele, il portiere Palop svincolato dal Siviglia e il ritorno in Germania di Hilbert, dopo 3 anni al Besiktas; lo Schalke 04 affronta i play-off di Champions senza il ritirato Metzelder, ma con al suo posto Felipe Santana, che negli anni scorsi si è tolto tante soddisfazioni a Dortmund; e poi c’è il Friburgo, vera rivelazione della scorsa stagione nella quale ha sfiorato la qualificazione in Champions perdendo proprio con lo Schalke all’ultima giornata, affronta l’Europa League con tanto entusiasmo e una squadra completamente rinnovata, su tutti il bomber Mike Hanke, uno dei più prolifici nella storia della Bundesliga. Chi invece cerca riscatto sono tante nobili decadute, reduci da qualche stagione sottotono. Lo Stoccarda di Labbadia, dopo la finale di Coppa di Germania persa con il Bayern, punta a migliorare il dodicesimo posto della scorsa stagione; il Werder Brema saluta l’allenatore Schaaf dopo 14 anni e riparte da Robin Dutt; un posto in Europa lo cercano anche l’Amburgo di Thorsten Fink, che cerca di riconquistare le alte posizioni con tanti giovani in rosa, l’Hoffenheim e il Wolfsburg, che dopo gli exploit del 2008-2009, campione di inverno il primo e campione di Germania il secondo, non sono mai stati capaci di ripetersi. Infine le neopromosse Hertha Berlino, altra nobile molto in ombra negli ultimi anni, e la sorpresa Eintracht Braunschweig, assente in Bundesliga dal 1985, che cercheranno di mantenere la posizione nella massima serie.

Questo è lo scenario in cui riparte la Bundesliga, forse il campionato più divertente e imprevedibile d’Europa, quest’anno ancora più ricco e titolato. Tranquilli calciofili, l’astinenza sta per finire.

[Immagine da www.independent.com.mt]