Stasera alle ore 21 comincia la Premier League 2018-2019 con l’anticipo della prima giornata Manchester United-Leicester City (vedi calendario): ecco la presentazione del campionato inglese.
La Premier League riparte senza botti. Gli inglesi hanno approvato la chiusura anticipata della sessione di calciomercato al giorno prima dell’inizio del campionato e alle 17 (ora locale, le 18 in Italia) di ieri sono finite le trattative, ma non ci sono stati colpi di rilievo assoluto e soprattutto, curiosamente, i più pagati sono stati i portieri. Si riparte con la caccia al Manchester City campione in carica e reduce dal record di cento punti: la sensazione è che il livello medio, complici anche delle neopromosse che non hanno badato a spese, sia aumentato, ma ai piani alti alcune big sono rimaste pressoché immobili e, se dovessero essere confermati i valori della scorsa stagione, i Citizens potrebbero avere ancora vita facile.
ARSENAL
Dopo ventidue anni si cambia. Niente più Arsène Wenger, in panchina è arrivato Unai Emery e questa è la grande rivoluzione nel mondo Gunners. I tifosi sperano di tornare ai fasti di un tempo, non avendo più il manager alsaziano tanto contestato, ma almeno inizialmente si dovrebbero accontentare di un posto in seconda fila. Sono arrivati Bernd Leno in porta, Stephan Lichtsteiner e Sokratis Papastathopoulos in difesa, Mattéo Guendouzi e Lucas Torreira in mezzo ma nessuno davanti, dove ha rinnovato Mesut Özil e Pierre-Emerick Aubameyang farà la sua prima stagione completa. Obiettivo: Champions League.
BOURNEMOUTH
L’investimento grosso è arrivato alla fine e ha pure stupito: ventotto milioni di euro spesi dalle Cherries per Jefferson Lerma, mediano colombiano proveniente dal Levante e visto ai Mondiali. Una cifra grossa per una squadra che forse aveva più bisogno di una punta da doppia cifra o di un difensore centrale (dietro è arrivato Diego Rico, ma è un terzino). Tocca a Eddie Howe, fra i migliori manager inglesi, far rendere al meglio una squadra ormai stabile in Premier League, essendo al quarto anno di fila. Callum Wilson e Joshua King puntano la quota dieci gol (l’anno scorso sette) per migliorare il dodicesimo posto. Obiettivo: salvezza.
BRIGHTON
Dopo la brillante salvezza di maggio sulla costa si prova ad alzare l’asticella. I settanta milioni spesi per rinforzare la rosa a disposizione di Chris Hughton lo testimoniano: niente colpi da copertina ma tanti giocatori che possono rendere, come i difensori Bernardo e Leon Balogun (più la meteora interista Martín Montoya), il centrocampista Yves Bissouma (ex Lille) e la punta Florin Andone, ma la cifra più alta è stata spesa per l’iraniano Alireza Jahanbakhsh, capocannoniere in Eredivisie con ventuno gol da ala destra. È attrezzata bene, deve solo evitare di pagare il secondo anno, spesso fatale. Obiettivo: metà classifica.
BURNLEY
È stato un anno memorabile lo scorso, con la qualificazione europea che mancava dal 1967, e per ora l’Europa League dei Clarets prosegue. Ripetere l’exploit sarà difficile soprattutto in caso di doppio impegno continuo, confermarsi nella parte sinistra della classifica forse meno. Sean Dyche ha la stessa ossatura valsa il settimo posto, gli unici nuovi sono Ben Gibson a centrocampo, Matěj Vydra (ex Udinese) in attacco e Joe Hart in porta, scelta dell’ultimo momento per gli infortuni di Tom Heaton e Nick Pope (quindi non sarà essere titolare fisso). Non ha più l’effetto sorpresa ma restano cartucce da spendere. Obiettivo: metà classifica.
CARDIFF CITY
Delle tre neopromosse è quella che si è fatta notare meno, forse perché il proprietario Vincent Tan non vuole ripetere gli errori del 2013-2014, quando si presentò con tante ambizioni e finì ultimo rimediando diverse figuracce. Tolto Víctor Camarasa, prelevato ieri dal Real Betis, gli altri acquisti sono quasi tutti dal Championship, dove l’anno scorso i Bluebirds (tornati ad avere la maglia blu dopo la rivoluzione rossa di qualche anno fa, mai accettata dai tifosi) hanno fatto novanta punti. Neil Warnock non avrà un compito facile e a settembre sfiderà tre big di fila, deve fare punti subito o rischia di restare al palo. Obiettivo: salvezza.
CHELSEA
Mandato via in malo modo Antonio Conte ora c’è Maurizio Sarri, che cercherà di vincere un trofeo e confermare il gran gioco visto a Napoli. Dal mercato non è arrivata una mano: sono stati spesi tanti soldi ma solo per due giocatori, Kepa Arrizabalaga (ottanta milioni di euro, portiere più caro al mondo e sostituto di Thibaut Courtois) e il pupillo Jorginho (cinquanta milioni di sterline), più Mateo Kovačić in prestito. Eden Hazard, eventualmente riadattabile come centravanti alla Mertens, per ora è rimasto ma il KO nel Community Shield ha mostrato delle lacune difensive da risolvere in fretta e senza volti nuovi. Obiettivo: Champions League.
CRYSTAL PALACE
Roy Hodgson ci riprova. Dopo aver salvato, con tanto di undicesimo posto, una squadra partita con sole sconfitte sotto Frank de Boer il veterano manager inglese cerca un nuovo miracolo coi londinesi, che partono con poche variazioni e l’addio dell’ex leader Yohan Cabaye, sostituito da Cheikhou Kouyaté. Vicente Guaita è il nuovo portiere (si gioca il posto con Wayne Hennessey) e Max Meyer il colpo a parametro zero, infine c’è Jordan Ayew che porta con sé un’inquietante serie di retrocessioni coi suoi precedenti club. Aver resistito agli assalti per Wilfried Zaha è un punto a favore non da poco. Obiettivo: salvezza.
EVERTON
Rivoluzione per tornare in Europa. La stagione dei Toffees è iniziata malissimo e proseguita discretamente, ma Sam Allardyce alla fine è stato sostituito da Marco Silva, già cercato ai tempi del Watford da cui si è portato Richarlison per ben quaranta milioni di sterline. Solo ieri al portoghese sono stati dati André Gomes e Yerry Mina (dal Barcellona, dove è stato preso pure Lucas Digne) più il parametro zero Bernard. Non c’è più Wayne Rooney e i due terzini Leighton Baines e Seamus Coleman sono reduci da problemi vari (età il primo, infortunio gravissimo il secondo), ma la proprietà punta in alto. Obiettivo: coppe europee.
FULHAM
Oltre un decennio in Premier League con ottimi risultati, poi la retrocessione del 2014 e un periodo buio chiuso il 26 maggio a Wembley nella finale play-off con l’Aston Villa. I Cottagers tornano nella massima serie per restarci, perché la rosa era già buona (su tutti il classe 2000 Ryan Sessegnon, da cui ci si aspetta tanto) e sono stati aggiunti innesti di categoria, come il portiere Sergio Rico, il difensore Alfie Mawson e il centrocampista Jean Michaël Seri. Troppe scommesse in attacco con Aleksandar Mitrović, André Schürrle e Luciano Vietto tutti in cerca di riscatto, ma vale più di una semplice salvezza. Obiettivo: metà classifica.
HUDDERSFIELD
Come per il Brighton l’obiettivo è ripetere l’annata di esordio. David Wagner si affida alla Bundesliga dietro (Jonas Lössl riscattato in porta, Erik Durm e Florent Hadergjonaj) ma i soldi veri sono stati pagati al Monaco, che ha ricevuto trenta milioni per Adama Diakhaby e Terence Kongolo (quest’ultimo in prestito da gennaio e soltanto riscattato). Juninho Bacuna è un nome poco conosciuto che può sorprendere, dopo i buoni trascorsi in Eredivisie, Ramadan Sobhi prova a rilanciarsi dopo il flop allo Stoke City. Non si è indebolito dall’anno scorso e il leader in mezzo Aaron Mooy è rimasto, manca il bomber. Obiettivo: salvezza.
LEICESTER CITY
L’exploit del 2015-16 non ha avuto seguito, ora le Foxes puntano a essere la prima del livello medio. Uno degli eroi del titolo, Riyad Mahrez, ha ceduto alle lusinghe del Manchester City ed è stato rimpiazzato da Rachid Ghezzal, mentre Jamie Vardy ha rinnovato. La squadra non è male e Claude Puel l’ha rinforzata dietro, col terzino destro Ricardo Pereira (dal Porto) e in mezzo Filip Benković e Çağlar Söyüncü, giovani presi in settimana a cui faranno da chioccia Jonny Evans e Harry Maguire. Forse troppe venti milioni di sterline per James Maddison, trequartista dell’Under-21 non ancora affermato. Obiettivo: metà classifica.
LIVERPOOL
Dopo la finale di Champions League e lo scettro (effimero) di club che ha speso di più non si può nascondere: punta a riportare ad Anfield il titolo che manca dalla First Division 89-90. Il tridente con Roberto Firmino, Sadio Mané e soprattutto Mohamed Salah è confermato con l’aggiunta di Xherdan Shaqiri, la grana portiere è stata risolta prendendo quello che a oggi è il migliore del ruolo (Alisson Becker) e a centrocampo Fabinho e Naby Keïta danno copertura e qualche gol: la squadra assemblata per Jürgen Klopp non è perfetta, magari sarebbe servito un altro centrale, ma basta per essere la prima antagonista. Obiettivo: titolo.
MANCHESTER CITY
Ha preso solo Riyad Mahrez, che nemmeno sarà titolare fisso (seppur pagato caro), ma si può chiedere di migliorare una squadra che ha fatto cento punti? Pep Guardiola preferisce puntare sugli stessi dell’anno scorso, già fortissimi, sperando che gli infortuni diano tregua ai pilastri Sergio Agüero, Gabriel Jesus, İlkay Gündoğan e Bernard Mendy. Aymeric Laporte ha passato il periodo di ambientamento e così la difesa è sistemata, Kevin De Bruyne e David Silva sono una garanzia per creare occasioni in qualità industriale. Parte un gradino sopra tutti, solo la Champions League può dare qualche distrazione. Obiettivo: titolo.
MANCHESTER UNITED
Tuoni e fulmini a Old Trafford. Estate dura per José Mourinho, che ha visto sfumare tutti gli obiettivi di mercato e alla fine è rimasto solo con Diogo Dalot e Fred, ottanta milioni in due ma non certo quello che serve per colmare i diciannove punti di distacco presi dai rivali cittadini. L’attacco è completo (Romelu Lukaku e Alexis Sánchez prime scelte di lusso), la difesa per niente e su questo il manager portoghese ha provato in tutti i modi a spingere ma non è arrivato nessuno: servirà che tutti i componenti del pacchetto arretrato facciano un salto di qualità, così come Paul Pogba dopo i Mondiali. Parte dietro. Obiettivo: titolo.
NEWCASTLE UNITED
Il contestatissimo proprietario Mike Ashley continua a non vendere e Rafa Benítez pare che sia già sul piede di guerra. Si preannuncia un’altra stagione di sofferenza per i Magpies, lontani parenti di quella squadra che con Alan Shearer giocava anche in Champions League. Ciò che preoccupa è che quattro dei sette rinforzi arrivano da una retrocessione (Federico Fernández, Ki Sung-yueng, José Salomón Rondón e Fabian Schär) e gli altri non sono certo quello che serve per il salto di qualità (Martin Dúbravka – riscattato come Kenedy -, Mikel Merino e Yoshinori Muto). Sulla carta è fra le meno attrezzate. Obiettivo: salvezza.
SOUTHAMPTON
Evitata la retrocessione soltanto a pochi giorni dalla fine del campionato i Saints cercano di dimenticare la fallimentare annata conclusa a maggio. La squadra ha di fatto avuto un ritocco per reparto: Angus Gunn in porta, Jannik Vestergaard in difesa, Stuart Armstrong a centrocampo e all’ultimo minuto Danny Ings in attacco (ma viene da anni di problemi fisici). Partito Dušan Tadić sarà Mohamed Elyounoussi il suo sostituto sulla trequarti, con Mark Hughes che dovrà far migliorare il rendimento di alcuni giocatori sottotono e che, almeno inizialmente, manterrà Shane Long o Charlie Austin da prima punta. Obiettivo: salvezza.
TOTTENHAM
Acquisti zero, cessioni zero. Non era mai accaduto nell’era moderna della Premier League che una squadra mantenesse esattamente la stessa rosa della passata stagione, ma gli Spurs dovendo completare il nuovo stadio (sarà pronto a settembre) hanno preferito dirottare gli investimenti sull’impianto sorto accanto a White Hart Lane. Mauricio Pochettino riparte quindi dagli stessi pilastri di sempre, ossia Christian Eriksen e Harry Kane, mentre Son Heung-min salterà il via perché impegnato ai Giochi asiatici per evitare di fare il servizio di leva. Da ritarare Toby Alderweireld dopo le voci di mercato. Obiettivo: Champions League.
WATFORD
Tira un’aria strana a Vicarage Road, dove il Watford ha perso il suo miglior giocatore (Richarlison) ma trovato definitivamente Gerard Deulofeu, riscattato dal Barcellona. Lo spagnolo Javi Gracia in panchina è riuscito a raggiungere un mediocre quattordicesimo posto, subentrato in corsa a Marco Silva, e non sembra che la famiglia Pozzo abbia migliorato granché la rosa. In porta ora c’è Ben Foster, retrocesso col West Bromwich, in difesa Adam Masina è stato preso dal Bologna e pure l’altro terzino è nuovo, Marc Navarro ex Espanyol. A Troy Deeney il compito di fare i gol per salvarsi. Obiettivo: salvezza.
WEST HAM
La solita girandola di trasferimenti ha accompagnato un club che da qualche anno si è stabilizzato nella parte medio-bassa. L’impressione è che, abbandonato Upton Park, gli Hammers abbiano perso qualcosa e le ambizioni della proprietà non siano il massimo. Con Manuel Lanzini e Winston Reid fuori per gravi infortuni alle ginocchia toccherà ai nuovi trascinare i londinesi, privi di Kouyaté. Lucas Pérez ci riprova dopo il flop all’Arsenal, Issa Diop e Andriy Yarmolenko sono scommesse come Felipe Anderson, Jack Wilshere è un usato (più o meno sicuro). Qualcosa rischia se non si adattano. Obiettivo: metà classifica.
WOLVERHAMPTON
Grande novità del campionato, torna in Premier League dopo sei anni e con la mano di Jorge Mendes. L’agente portoghese ha portato una marea di suoi assistiti, molti dei quali peraltro connazionali: João Moutinho e Rui Patrício si aggiungono a Rúben Neves e al manager Nuno Espírito Santo, già protagonisti nel dominio in Championship con Diogo Jota e Rúben Vinagre, entrambi riscattati. Da considerare anche gli arrivi di Jonny Castro, Leander Dendoncker e Raúl Jiménez, il più pagato è Adama Traoré dal Middlesbrough. L’intenzione è rientrare subito nel grande giro, ma prima deve adattarsi. Obiettivo: coppe europee.