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Nonostante tre evidenti sviste a proprio sfavore i messicani riescono a superare il Camerun e tenere il passo del Brasile nel Gruppo A: decisivo un gol di Oribe Peralta all’ora di gioco.

 

Non c’è male come inizio: ieri il ridicolo rigore regalato al Brasile dal signor Nishimura, oggi due gol regolari annullati al Messico e un rigore, piuttosto netto, negato sempre ai centroamericani. I Mondiali sono iniziati sotto il segno degli svarioni da parte delle terne arbitrali, e anche a Natal, dove l’Italia giocherà la terza e ultima gara del girone contro l’Uruguay, ai ventidue in campo è stato necessario aggiungere altri due protagonisti, il colombiano Wilmar Roldán e il suo assistente, Fernando Clavijo. Buon per il Messico che alla fine siano arrivati i tre punti, perché altrimenti le polemiche avrebbero quantomeno avvicinato quelle dei croati. Ha vinto El Tricolor, e il commissario tecnico Miguel Herrera potrà ritenersi soddisfatto di quanto visto in campo, perché le sue scelte sono state tutte ripagate: niente Javier Hernández, uomo di punta della nazionale, ma attacco centrato su Oribe Peralta, due anni fa decisivo per l’oro alle Olimpiadi di Londra con una doppietta nel 2-1 al Brasile nella finale di Wembley. La selezione messicana è arrivata ai Mondiali con molti dubbi sia per quanto riguarda la formazione (alla fine i ballottaggi, come annunciato dal CT alla vigilia, li vincono il portiere Ochoa, il già citato Peralta e José Juan Vázquez, preferito ai più talentuosi Fabián e Peña) sia per il percorso non proprio netto di avvicinamento al campionato del mondo, con una qualificazione ritrovata all’ultimo istante e cementata nei play-off contro la Nuova Zelanda giocando solo con giocatori del torneo locale. Di contro il Camerun ha confermato tutti i problemi dei giorni scorsi, il gruppo sembra essere piuttosto spaccato quanto la squadra in campo, con Samuel Eto’o costretto a giocare per tre perché gli altri due attaccanti, Choupo-Moting e Moukandjo, la palla non la vedono nemmeno col binocolo, e dai centrocampisti non è che siano arrivati grandi rifornimenti: sarà difficile per gli africani evitare l’eliminazione e l’ultimo posto.

PRIMO TEMPO
È il Messico a fare la partita, il Camerun sembra alquanto impaurito e si rintana dietro, il primo tiro è di Miguel Arturo Layún Prado al 7′ con facile parata di Itandje. Primo episodio da moviola poco dopo, quando Giovani dos Santos devia in rete un cross dalla destra ma il guardalinee segnala una posizione irregolare più che dubbia, sembra infatti che il giocatore del Villarreal sia avanti col braccio, che come noto non conta. Gli africani cercano di approfittare dalla situazione a loro favorevole e Samuel Eto’o sfiora il vantaggio a metà tempo, colpendo il palo con una bella girata da dentro l’area su centro dalla sinistra di Assou-Ekotto, la punta in uscita dal Chelsea va così a un passo dallo 0-1. Sono comunque degli uomini del Piojo Herrera le migliori occasioni, al 27′ Guardado batte in mezzo una punizione e Rafa Márquez toglie il pallone dalla testa di Héctor Moreno, privandolo di una facile battuta a rete, subito dopo altro gol annullato e anche stavolta era regolare: calcio d’angolo verso il centro, sfiora Choupo-Moting (del Camerun) e dos Santos da pochi passi mette dentro di testa, impossibile che ci sia un qualsiasi fuorigioco eppure Clavijo alza ancora la bandierina. Il Messico è piuttosto scosso per il doppio errore a sfavore e chiude male il tempo, ma trova l’opportunità per un’altra giocata prima dell’intervallo, Chedjou abbatte il povero dos Santos, neanche in questa circostanza aiutato da Roldán che segnala solamente calcio d’angolo.

SECONDO TEMPO
Subito una grande occasione per il Messico in avvio, dos Santos smarca Peralta davanti a Itandje che è bravo a coprire lo specchio della porta con il corpo e respingere di piede il diagonale del centravanti avversario. Il Camerun ci prova su punizione, con un tiro di Assou-Ekotto toccato in barriera da Vázquez e terminato fuori con qualche brivido, non ci sono però azioni degne di nota da parte dei Leoni indomabili e così al 61′ il Messico passa, Giovani dos Santos si divora la prima occasione tirando addosso a Itandje, irrompe da dietro Oribe Peralta, molto bravo a seguire l’azione, e stavolta non c’è nessun guardalinee al mondo che gli può negare l’uno a zero. Prima gioia ai Mondiali per l’attaccante appena passato dal Santos Laguna al Club América per dieci milioni di dollari, cifra da record per il calcio messicano. Una volta avanti El Tricolor non ha più la necessità di premere e anzi gestisce il pallone facendo passare i secondi, Miguel Herrera non snatura la squadra mettendo in campo prima Fabián e poi Chicharito tenendo il baricentro alto, questo però non impedisce al Camerun di avere una chance con Eto’o, su errato disimpegno avversario, destro sul fondo con leggera deviazione di Héctor Moreno. I due nuovi entrati del Messico imbastiscono una grande chance per il raddoppio, Hernández dal fondo mette in mezzo per Fabián ed è un altro subentrato, Nounkeu, a salvare in scivolata, un intervento simile lo fa nell’altra area Maza Rodríguez all’86’, salvando i suoi su un cross di Moukandjo (unica giocata di rilievo del numero otto camerunense). Nel recupero Moukandjo, con un colpo di testa, permette a Ochoa di esibirsi in un tuffo plastico per bloccare il pallone, poi però si addormenta nella sua area e quasi il Messico raddoppia, con un cross di Layún Prado mandato alto da Hernández.

Con questa vittoria il Messico si mette in una posizione invidiabile, non tanto perché tiene il ritmo del Brasile padrone di casa quanto perché allo scontro diretto con la Croazia, presumibilmente decisivo per le sorti del passaggio del turno, ci arriverà al massimo a pari punti, dovendo affrontare i verde-oro nella prossima partita martedì alle 21 ora italiana. Per il Camerun i Mondiali iniziano malissimo e mercoledì notte la sfida contro i croati sa già molto di dentro o fuori.

IL TABELLINO
Messico (5-3-2):
Ochoa; P. Aguilar, F. Rodríguez, R. Márquez, H. Moreno, Layún Prado; Guardado (69′ Fabián), J. J. Vázquez, H. Herrera (92′ Salcido); Peralta (74′ J. Hernández), dos Santos. Commissario tecnico: M. Herrera
Camerun (4-3-3): Itandje, Djeugoué (46′ Nounkeu), N’Koulou, Chedjou, Assou-Ekotto; Mbia, Song (79′ Webó), Enoh; Moukandjo, Eto’o, Choupo-Moting. Commissario tecnico: Finke
Arbitro: Wilmar Roldán della federazione colombiana (Clavijo – Díaz; Hauata)
Rete: 61′ Peralta
Ammoniti: H. Moreno (M), Nounkeu (C)

[Immagine presa da fifa.com]