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Mancano solamente otto giorni alla gara inaugurale dei Mondiali di Brasile 2014, il grande evento dell’anno che tutto il mondo del calcio aspetta. Continua l’approfondimento sulle squadre qualificate, con la presentazione dell’ultimo dei tre avversari dell’Italia nel Gruppo D: la Costa Rica.

 

Sono passati 24 anni dal mondiale italiano, quando, alla loro prima apparizione a una fase finale del Mondiale, i costaricensi riuscirono, guidati da Bora Milutinovic, a superare la fase a gruppi, togliendosi la soddisfazione di sconfiggere Scozia e Svezia, per poi schiantarsi contro la Cecoslovacchia agli ottavi di finale. I Ticos sono alla terza partecipazione a un Mondiale e sicuramente non sono stati particolarmente fortunati con il sorteggio. Jorge Luis Pinto, allenatore colombiano, cercherà di evitare figuracce, provando per lo meno a lasciare il segno e a mettere in difficoltà le tre corazzate. Superare il turno sarà un sogno difficilmente realizzabile, ma la storia dei Mondiali ci insegna a non dare mai niente per scontato.

Come arriva in Brasile
Con l’accesso diretto al terzo turno, nelle qualificazioni la Costa Rica è arrivata seconda dietro il super Messico a punteggio pieno e davanti a Guyana ed El Salvador. Situazione completamente capovolta nel girone finale: gli Stati Uniti hanno chiuso primi, proprio con la Costa Rica alle spalle, mentre il Messico è dovuto passare per gli spareggi per arrivare in Brasile, sconfitto proprio all’ultima partita dai Ticos per 2-1 con i goal di Bryan Ruiz e Álvaro Saborio. Non benissimo le amichevoli di preparazione giocate da novembre a oggi: quattro sconfitte e una misera vittoria per 2-1 sul Paraguay sono un bottino magrissimo, con la rosa già definita è arrivata una pesante sconfitta per 3-1 contro il Giappone.

La rosa
Jorge Luis Pinto ha innanzitutto dovuto fare i conti con una grana: Esteban Alvarado, portiere dell’AZ Alkmaar, non è stato convocato (era tra le riserve, ma non è stato inserito nei ventitré) nonostante i tifosi e la stampa spingessero per portarlo almeno come riserva del titolarissimo Keylor Navas, questo perché l’estremo difensore è stato più volte protagonista di gesti non proprio amichevoli (un calcio a un tifoso in una partita contro l’Ajax, giusto per citarne uno) e il CT ha preferito puntare su giocatori più disciplinati. In difesa Michael Umaña e Júnior Díaz (quest’ultimo impegnato nella scorsa stagione in Bundesliga con la maglia del Mainz) sono i più esperti del gruppo, con quasi centocinquanta presenze in due, e dovrebbero essere senza dubbio titolari, a metà campo l’elemento di maggiore importanza è senza dubbio Christian Bolaños, trentenne di proprietà del Copenaghen con all’attivo anche diversi gettoni di presenza in Champions League nelle ultime stagioni. È però in attacco che si trovano i nomi più conosciuti: il capitano Bryan Ruiz ha diviso la stagione tra Fulham e PSV Eindhoven, mentre il giovane Joel Campbell si è fatto notare per aver segnato un gol favoloso con il suo Olympiakos al Manchester United nell’andata degli ottavi di finale di Champions League.

Punti forti e punti deboli
La forza della Costa Rica sta nei due estremi: da una parte il portiere Keylor Navas è stato protagonista di una stagione super con il Levante, risultando il miglior portiere della Liga assieme a Thibaut Courtois (del quale potrebbe essere il successore tra i pali dell’Atlético Madrid), dall’altra Joel Campbell garantisce velocità e inventiva poco comuni a una squadra che non abbonda certo di talento (in questo senso però è giusto citare anche Bryan Ruiz, molto tecnico ma non sempre all’altezza della situazione). Il grosso problema sta nel pacchetto arretrato, che non gode di grandi credenziali e soprattutto non ha giocatori affermati a livello internazionale, a parte Júnior Díaz del Mainz gli altri giocano in campionati di fascia medio-bassa (Jupiler League e MLS, per esempio) o in patria, e questo potrebbe essere un punto a sfavore visti i grandi attaccanti che i Ticos dovranno affrontare, da Balotelli a Sturridge passando per Cavani, Rooney e Suárez. Da segnalare anche un paio di infortuni pesanti: Álvaro Saborio, autore di otto gol nelle qualificazioni, ma il giocatore del Real Salt Lake si è fratturato il quinto metatarso del piede destro in allenamento proprio alla vigilia delle convocazioni, all’esterno dell’Everton Bryan Oviedo è andata persino peggio perché a gennaio in FA Cup si è rotto tibia e perone, non riuscendo a recuperare in tempo.

Commento finale
Perché girarci tanto attorno? Delle tre avversarie degli azzurri la Costa Rica è sicuramente la più abbordabile, ma questo non vuol dire che chiuderà a zero punti e che la vittoria nel match del 20 giugno all’Arena Pernambuco di Recife sia scontata. Anzi, a dire il vero Cesare Prandelli dovrà tenere altissima la concentrazione a prescindere dal risultato che l’Italia otterrà contro l’Inghilterra, perché storicamente la seconda partita della fase a gironi è stata molto sofferta o sottovalutata (ultima vittoria datata 1998, 3-0 sul Camerun, poi sconfitta contro la Croazia nel 2002 e i due 1-1 contro Stati Uniti nel 2006 e soprattutto Nuova Zelanda nel 2010). Sarà importante vedere l’approccio dei costaricensi contro l’Uruguay nella prima gara, per capire bene come affrontarli e trovare le adeguate contromisure.

I convocati
Portieri:
1. Keylor Navas (Levante – SPA)
18. Patrick Pemberton (Alajuelense)
23. Daniel Cambronero (Herediano)

Difensori:
2. Johnny Acosta (Alajuelense)
3. Giancarlo González (Columbus Crew – USA)
4. Michael Umaña (Saprissa)
6. Óscar Duarte (Bruges – BEL)
8. David Myrie (Herediano)
12. Waylon Francis (Columbus Crew – USA)
15. Júnior Díaz (Mainz – GER)
16. Cristian Gamboa (Rosenborg – NOR)
19. Roy Miller (New York Red Bulls – USA)

Centrocampisti:
5. Celso Borges (AIK Solna – SVE)
7. Christian Bolaños (Copenhagen – DAN)
11. Michael Barrantes (Aaselund – NOR)
13. Esteban Granados (Herediano)
17. Yeltsin Tejeda (Saprissa)
20. Diego Calvo (Valerenga – NOR)
22. José Miguel Cubero (Herediano)

Attaccanti:
9. Joel Campbell (Olympiakos – GRE)
10. Bryan Ruiz (PSV Eindhoven – OLA)
14. Randall Brenes (Cartaginés)
21. Marco Ureña (Kuban Krasnodar – RUS)

Articolo scritto da pieloi

[Immagine presa da efabula.com]