Un sinistro a giro sul secondo palo come pochi campioni sanno fare, quando l'orologio segna il minuto novanta, nel giorno del ventennale del goal di Maradona alla Grecia a USA '94. In una partita che sembrava stregata, con un Iran molto più pericoloso dell'Argentina, la zampata della Pulga salva la situazione e regala a Sabella i tre punti che vogliono dire qualificazione e quasi primo posto, in attesa di Nigeria-Bosnia di stanotte e dell'ultimo turno di mercoledì.
PRIMO TEMPO
Sabella ascolta Messi e schiera la formazione del pueblo: 4-3-3 con un difensore in meno rispetto alla gara con la Bosnia, Campagnaro, e un attaccante in più, Higuaín, con Gago al posto di Maxi Rodríguez a centrocampo. Anche l'Iran conferma la formazione che ha pareggiato con la Nigeria, con solo Shojaei al posto Heydari.
Prima occasione per l'Argentina al 13° con un lancio di Gago per Higuaín, ma Haghighi esce puntuale e riesce a chiudere lo specchio al Pipita. Ancora Argentina al 22° con un'azione manovrata sulla sinistra, sponda di Higuaín per Agüero che calcia a giro ma ancora Haghighi chiude la porta. Due minuti più tardi corner di Di María e Marcos Rojo di testa mette fuori di un niente. Primo affondo dell'Iran a quattro dalla fine del primo tempo, ancora su corner e ancora con un colpo di testa fuori di poco, stavolta di Hosseini. Finisce un primo tempo noioso, con un'Argentina sterile e un Iran che controlla senza troppa fatica.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa è incredibilmente l'Iran ad avere le occasioni migliori. Al 52° cross da destra di Montazeri, Ghoochannejhad anticipa Fernández di testa ma Romero riesce a respingere. Al 59° si sveglia Messi con una progressione solitaria ma il suo piatto sinistro si spegne a lato di pochissimo. Al 67° si ripete la stessa scena di un quarto d'ora prima: cross di Montazeri, colpo di testa in anticipo, stavolta di Dejagah su Zabaleta, e ancora Romero che si supera deviando sopra la traversa. Al 74° ci riprova Messi, stavolta su punizione, ma la palla sbatte sull'esterno della rete. All'86° Romero salva per la terza volta l'Argentina, stavolta su una sgroppata solitaria in contropiede di Ghoochannejhad che arriva stanco e non calcia potente. Ma al 91° arriva il lampo che illumina la partita: Messi riceve palla al limite dell'area, con una finta si crea lo spazio per calciare e lascia andare un sinistro a giro che muore proprio all'angolino, con Haghighi che si distente ma può solo vedere il pallone gonfiare la rete. L'impressione è che gli sia stato concesso troppo spazio, ma il pallone lì, al 91°, con un paese sulle spalle e tutto il mondo che ti guarda, lo metti solo se ti chiami Leo Messi. Fischio finale dopo quattro di recupero, Argentina praticamente agli ottavi e in attesa di Nigeria-Bosnia per sapere se il primo posto nel girone sarà sicuro stanotte o solo mercoledì sera.
IL TABELLINO
ARGENTINA (4-3-3): Romero – Zabaleta, Fernández, Garay, Rojo – Gago, Mascherano, Di María (93° Biglia) – Agüero (77° Lavezzi), Higuaín (77° Palacio), Messi. All: Sabella.
IRAN (4-5-1): Haghighi A. – Hosseini Sadeghi Montazeri Pooladi – Hajsafi (88° Haghighi R.) Shojaei (77° Heydari) Nekounam Teymourian Dejagah (85° Jahanbakhsh) – Ghoochannejhad. All: Queiroz.
ARBITRO: Mazic (SRB)
AMMONITI: Nekounam 53° (I), Shojaei 72° (I).
GOAL: Messi 91° (A).
[Immagine da www.fifa.com]