La nazionale elvetica fa tutto nel secondo tempo, ribaltando il vantaggio iniziale di Enner Valencia, con le reti di Mehmedi e Seferovic (in gol a trenta secondi dalla fine).
Nel caldo pomeriggio di Brasilia, abbiamo assistito al primo “avviso” alla Francia, squadra iper – favorita per il primo posto finale nel gruppo E.
La raccomandata arriva direttamente dai “vicini” delle Alpi, gli svizzeri guidati dall'intramontabile Omar Hitzfeld, c.t. tedesco dalla grande esperienza internazionale e dall'enorme acume tattico.
Gli elvetici sono riusciti, non senza difficoltà, a domare i tarantolati ecuadoriani, grazie ad un gioco solido, lento ma, alla luce del risultato finale, decisamente efficace.
L'Ecuador tuttavia non ha affatto demeritato, trascinato dal talento ribelle di Montero e di Enner Valencia e, fino all'ultimo minuto di gioco, è andato più volte vicino al gol del vantaggio.
Ancora una volta il commissario tecnico della nazionale rossocrociata, ha dato ampio sfoggio della sua bravura, sostituendo gli spenti Stocker e Drmic, con Seferovic e Mehmedi, rivelatisi poi decisivi .
PRIMO TEMPO – La Svizzera soffre fin dall'inizio la velocità degli ecuadoriani. Il match è molto equilibrato, quasi noioso, e non regala molti sussulti fino al minuto 22, quando Enner Valencia insacca di testa, solo al centro dell'area, senza nessuno che lo marchi, un perfetto calcio di punizione dalla sinistra di Ayovi.
La nazionale sudamericana si rintana così nella sua area, concedendo agli elvetici solo qualche occasionale tiro dalla distanza, come quello di Inler che costringe il non irresistibile Dominguez, ad un provvidenziale colpo di reni.
Gli attaccanti rossocrociati, Stocker e Drmic, faticano a trovare il guizzo decisivo , subendo per tutti i primi 45' di gioco, lo strapotere fisico dei centrali sudamericani
SECONDO TEMPO – Nella ripresa Hitzfeld capisce che qualcosa nella sua creatura non va e decide, saggiamente, di sostituire Drmic con Mehmedi.
Dopo solo due minuti di gioco, gli elvetici pareggiano i conti con un gol fotocopia di quello ecuadoriano. E' proprio Mehmedi, con una grande incornata, favorito dalla marcatura ballerina di Carlos Gruezo, a rimettere la sua nazionale in carreggiata.
L'Ecuador, nonostante il gol subito, comincia a mettere in continua apprensione la retroguardia svizzera. Il motivo dominante di questa fase della partita è il confronto senza esclusione di colpi tra Lichtsteiner e Montero, letteralmente dominato dal sudamericano, steso più volte dall'arcigno terzino della Juventus.
L'Ecuador sfiora il vantaggio in ben due occasioni, l'ultima al 92° inoltrato, sempre con Enner Valencia, troppo lento nel concludere a rete una buona azione in contropiede.
Sul ribaltamento di fronte successivo nasce il gol della Svizzera, orchestrato da una grande azione personale di Behrami. Il centrocampista del Napoli recupera il pallone e dopo aver resistito ad una clamorosa bordata infertagli da un avversario, riesce a servire l'accorrente Rodriguez sulla sinistra.
Il terzino pennella verso il centro un pallone al bacio per Seferovic (subentrato poco prima allo spento Stocker) che, di prima intenzione, spedisce in rete la sfera.
Per l'Ecuador è un incubo alla luce del sole, dopo una prestazione decisamente positiva. Per la Svizzera è il primo messaggio alla Francia della stellina bianconera Paul Pogba.
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